Malus sylvestris (L.) Mill. - Melo selvatico
Moderatori: Marinella Zepigi, Anja
- Silvano Radivo
- Messaggi: 3367
- Iscritto il: 27 nov 2007, 20:24
- Nome: Silvano
- Cognome: Radivo
- Residenza(Prov): Udine (UD)
- Località: Udine
Malus sylvestris (L.) Mill. - Melo selvatico
Malus sylvestris (L.) Mill.
Gard. Dict., ed. 8. Malus no. 1 (1768)
Basionimo: Pyrus malus L. V sylvestris L. - Sp. Pl.: 479 (1753)
Altri sinonimi: Malus acerba Mérat
Rosaceae
Melo selvatico, Melastro, Crab apple, Pommier sauvage, Wild-Apfel.
Forma Biologica: P scap - Fanerofite arboree. Piante legnose con portamento arboreo.
Descrizione: Alberello di aspetto per lo più gracile, alto 3-10 m, non molto longevo (fino a circa 80 anni), con fusto ±diritto; rami principali robusti e patenti; rametti inizialmente verdastri, poi bruno-rossicci, induriti all'apice e di regola spinescenti; chioma globosa e densamente fogliosa; corteccia grigio-bruna, piuttosto liscia in gioventù e sfaldantesi in placche a maturità; gemme disposte a spirale, ovato-arrotondate e smussate, con molte perule rosso-brune.
Foglie alterne, semplici a lamina coriacea ovato-rotondata (lar. 25-40 x 35-80 mm), verde-opaca scura e glabra sulle due facce (inizialmente solo leggermente e temporaneamente pubescente sulla pagina inferiore), apice attenuato acuto e margine fittamente e minutamente seghettato (per lo più doppiamente) o crenato; picciolo di norma più breve della lamina, lungo al massimo quanto la stessa, anch'esso pubescente solo in fase giovanile; nervature secondarie curvate e convergenti verso l'apice, molto evidenti inferiormente.
Fiori ermafroditi in cime ombrelliformi o corimbi pauciflori (3-7 fiori) portati da brachiblasti, con peduncoli glabri o poco tomentosi, sepali lunghi fino a 7 mm ed acuminati, patenti o, più spesso, ripiegati all'indietro, internamente peloso-feltrosi; 5 petali subrotondi, solitamente non sovrapponentisi, lunghi 10-15 mm, bianchi (solo nei boccioli, talvolta, rosei esternamente); stami con antere gialle; ovario con 5 stili saldati tra loro alla base.
Frutti (pomi) globosi o globosi-ovoidi di Ø 2-3 cm, giallo-verdastri, a volte con striature rossastre, molto profumati a maturità, ma di sapore decisamente acido e non commestibili, doppiamente ombelicati, con presenza dei residui calicini eretto-patenti; polpa priva di cellule pietrose (scleroidi). Semi circa 10, ovoidali-compressi, bianchi internamente, ricoperti a maturità da un tegumento bruno.
Tipo corologico: Centroeurop. - Europa temperata dalla Francia all'Ucraina.
Europ.-Caucas. - Europa e Caucaso.
Distribuzione: Si trova spontanea e sporadica in quasi tutte le regioni.
Habitat: Specie a largo areale europeo ed anche asiatico occidentale, mesofila e lucivaga; vegeta con individui solitari in boschi di latifoglie sia puri che misti con conifere, preferendo spazi marginali o radure, dove riesce ad espandere la chioma in forma globosa; predilige terreni limosi o sabbiosi ricchi di humus e ben drenati; tollera bene e quasi esige climi rigidi invernali, pur soffrendo grandemente per gelate tardive durante la fioritura. Da 0 a 800 (1400) m.
Sistematica e possibili confusioni: Viene spesso confusa con soggetti ± inselvatichiti di Malus domestica Borkh. (= Pyrus malus L.; M. communis DC.; M. sylvestris var. mitis Wallr., incl var. tomentosa Koch et var. dasyphylla Asch. et Gr.); questa (melo coltivato) è considerata forma ibridogena tra M. sylvestris e specie del vicino Oriente, ma molti sostengono che il vero antenato del melo coltivato non è M. sylvestris, bensì M. sieversii (Ledeb.) M. Roem., proveniente dall'Asia centrale. I caratteri diacritici più importanti del melo domestico sono:
* la tomentosità marcata e persistente di foglie (soprattutto inferiormente), piccioli, peduncoli fiorali ed esterno del calice;
* l'assenza regolare di spine sui rami;
* i fiori - in ricche cime - non solo bianchi, ma anche intensamente rosei (talora rossi), con petali lunghi fino a 25 mm e sovrapposti tra loro;
* i frutti di dimensioni molto maggiori, commestibili (dolciastri anche da immaturi) e con residui calicini solitamente ripiegati verso l'interno;
* l'antesi più tardiva rispetto alla specie sylvestris.
In assenza, in particolare, dei frutti confusione può anche insorgere con Pyrus communis L. (= P. pyraster Burgsd.), ugualmente munito di spine sui rami, ma con foglie a picciolo di norma uguale o maggiore della lamina, scure e lucide di sopra, più chiare di sotto, glabre a maturità, finemente seghettate o intere, di rado acute, spesso ovato-cordate o subrotonde e con nervature secondarie esili e poco incurvate; fiori sempre e solo bianchi con stami rosso-violetti e stili non saldati alla base, gemme coniche appuntite, frutti conici-arrotondati ombelicati solo all'apice, con polpa provvista di scleroidi.
Tassonomia filogenetica
______________________________________________________________________________
Etimologia: Di origine pre-indoeuropea, il termine generico deriva dal greco malon, passato al latino malum (tardo latino melum); l'attributo specifico, sempre dal latino, indica "pianta che si trova nei boschi".
Proprietà ed utilizzi: Specie commestibile officinale
Pianta molto conosciuta ed apprezzata fin dalle origini dell'uomo, coltivata in numerosissime varietà per i suoi frutti nutrienti e ricchi di benefiche proprietà. Essi, oltre ad essere consumati freschi ed anche essiccati, si prestano ad essere trasformati in marmellate, gelatine, sidro (vino di mele), succhi di frutta, aceti, distillati; possono anche essere cotti in disparate maniere, canditi ed impiegati nella preparazione di vari dolci. Riguardo alle proprietà curative, nella medicina popolare le mele sono celebrate come rimedi contro il catarro, il diabete, la dissenteria, le disfunzioni biliari, la tosse, le infiammazioni, le infezioni, lo scorbuto, le verruche, addirittura i tumori; si riconoscono loro altresì doti aperitive, battericide, depurative, digestive, diuretiche, rinfrescanti e toniche. I semi contengono modeste quantità di cianuro e possono causare avvelenamenti, anche gravi !, se consumati in dosi abbondanti (fortunatamente ciò non rientra tra le abitudini di chi mangia mele).
I meli fioriti sono di gran pregio ornamentale, tanto che ne esistono diverse varietà da giardino; sono anche piante mellifere per eccellenza.
Il legno ad alburno roseo e durame rosso-bruno, compatto e a tessitura fine, anche se meno pregiato e durevole di quello del pero, veniva talora usato per lavorazioni al tornio e per intarsio.
Note e Curiosità: Nella mitologia antica ricorre più volte la leggenda del melo, albero sacro ad Era, sposa di Zeus, che produce frutti d'oro, rappresentando il simbolo della conoscenza salvifica e dell'immortalità. La mela d'oro attribuita da Paride ad Afrodite ne ha originato anche l'emblema della bellezza femminile e della carnalità.
Il concetto della conoscenza è ripreso anche nel mito biblico del peccato originale, commesso da Adamo ed Eva nel giardino dell'Eden: l'albero della vita, i cui frutti non dovevano essere colti e mangiati in disubbidienza al Creatore, è stato interpretato e raffigurato nel Medio Evo cristiano come un melo, simbolo del bene e del male.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.
______________________________________________________________________________
Principali Fonti
Pignatti S. - Flora d'Italia - 1982 Edagricole
Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di) - An annotated checklist of the Italian vascular flora - 2005 Palombi Editori
Fenaroli L. - Gli alberi d'Italia - 1967 Ed. Martello
Pavari A. - Monti e Boschi - 1957 T.C.I.
Cattabiani A. - Florario - 1996 Mondadori
Scheda realizzata da Silvano Radivo con la collaborazione di Graziano Propetto
Gard. Dict., ed. 8. Malus no. 1 (1768)
Basionimo: Pyrus malus L. V sylvestris L. - Sp. Pl.: 479 (1753)
Altri sinonimi: Malus acerba Mérat
Rosaceae
Melo selvatico, Melastro, Crab apple, Pommier sauvage, Wild-Apfel.
Forma Biologica: P scap - Fanerofite arboree. Piante legnose con portamento arboreo.
Descrizione: Alberello di aspetto per lo più gracile, alto 3-10 m, non molto longevo (fino a circa 80 anni), con fusto ±diritto; rami principali robusti e patenti; rametti inizialmente verdastri, poi bruno-rossicci, induriti all'apice e di regola spinescenti; chioma globosa e densamente fogliosa; corteccia grigio-bruna, piuttosto liscia in gioventù e sfaldantesi in placche a maturità; gemme disposte a spirale, ovato-arrotondate e smussate, con molte perule rosso-brune.
Foglie alterne, semplici a lamina coriacea ovato-rotondata (lar. 25-40 x 35-80 mm), verde-opaca scura e glabra sulle due facce (inizialmente solo leggermente e temporaneamente pubescente sulla pagina inferiore), apice attenuato acuto e margine fittamente e minutamente seghettato (per lo più doppiamente) o crenato; picciolo di norma più breve della lamina, lungo al massimo quanto la stessa, anch'esso pubescente solo in fase giovanile; nervature secondarie curvate e convergenti verso l'apice, molto evidenti inferiormente.
Fiori ermafroditi in cime ombrelliformi o corimbi pauciflori (3-7 fiori) portati da brachiblasti, con peduncoli glabri o poco tomentosi, sepali lunghi fino a 7 mm ed acuminati, patenti o, più spesso, ripiegati all'indietro, internamente peloso-feltrosi; 5 petali subrotondi, solitamente non sovrapponentisi, lunghi 10-15 mm, bianchi (solo nei boccioli, talvolta, rosei esternamente); stami con antere gialle; ovario con 5 stili saldati tra loro alla base.
Frutti (pomi) globosi o globosi-ovoidi di Ø 2-3 cm, giallo-verdastri, a volte con striature rossastre, molto profumati a maturità, ma di sapore decisamente acido e non commestibili, doppiamente ombelicati, con presenza dei residui calicini eretto-patenti; polpa priva di cellule pietrose (scleroidi). Semi circa 10, ovoidali-compressi, bianchi internamente, ricoperti a maturità da un tegumento bruno.
Tipo corologico: Centroeurop. - Europa temperata dalla Francia all'Ucraina.
Europ.-Caucas. - Europa e Caucaso.
Distribuzione: Si trova spontanea e sporadica in quasi tutte le regioni.
Habitat: Specie a largo areale europeo ed anche asiatico occidentale, mesofila e lucivaga; vegeta con individui solitari in boschi di latifoglie sia puri che misti con conifere, preferendo spazi marginali o radure, dove riesce ad espandere la chioma in forma globosa; predilige terreni limosi o sabbiosi ricchi di humus e ben drenati; tollera bene e quasi esige climi rigidi invernali, pur soffrendo grandemente per gelate tardive durante la fioritura. Da 0 a 800 (1400) m.
Sistematica e possibili confusioni: Viene spesso confusa con soggetti ± inselvatichiti di Malus domestica Borkh. (= Pyrus malus L.; M. communis DC.; M. sylvestris var. mitis Wallr., incl var. tomentosa Koch et var. dasyphylla Asch. et Gr.); questa (melo coltivato) è considerata forma ibridogena tra M. sylvestris e specie del vicino Oriente, ma molti sostengono che il vero antenato del melo coltivato non è M. sylvestris, bensì M. sieversii (Ledeb.) M. Roem., proveniente dall'Asia centrale. I caratteri diacritici più importanti del melo domestico sono:
* la tomentosità marcata e persistente di foglie (soprattutto inferiormente), piccioli, peduncoli fiorali ed esterno del calice;
* l'assenza regolare di spine sui rami;
* i fiori - in ricche cime - non solo bianchi, ma anche intensamente rosei (talora rossi), con petali lunghi fino a 25 mm e sovrapposti tra loro;
* i frutti di dimensioni molto maggiori, commestibili (dolciastri anche da immaturi) e con residui calicini solitamente ripiegati verso l'interno;
* l'antesi più tardiva rispetto alla specie sylvestris.
In assenza, in particolare, dei frutti confusione può anche insorgere con Pyrus communis L. (= P. pyraster Burgsd.), ugualmente munito di spine sui rami, ma con foglie a picciolo di norma uguale o maggiore della lamina, scure e lucide di sopra, più chiare di sotto, glabre a maturità, finemente seghettate o intere, di rado acute, spesso ovato-cordate o subrotonde e con nervature secondarie esili e poco incurvate; fiori sempre e solo bianchi con stami rosso-violetti e stili non saldati alla base, gemme coniche appuntite, frutti conici-arrotondati ombelicati solo all'apice, con polpa provvista di scleroidi.
Tassonomia filogenetica
______________________________________________________________________________
Etimologia: Di origine pre-indoeuropea, il termine generico deriva dal greco malon, passato al latino malum (tardo latino melum); l'attributo specifico, sempre dal latino, indica "pianta che si trova nei boschi".
Proprietà ed utilizzi: Specie commestibile officinale
Pianta molto conosciuta ed apprezzata fin dalle origini dell'uomo, coltivata in numerosissime varietà per i suoi frutti nutrienti e ricchi di benefiche proprietà. Essi, oltre ad essere consumati freschi ed anche essiccati, si prestano ad essere trasformati in marmellate, gelatine, sidro (vino di mele), succhi di frutta, aceti, distillati; possono anche essere cotti in disparate maniere, canditi ed impiegati nella preparazione di vari dolci. Riguardo alle proprietà curative, nella medicina popolare le mele sono celebrate come rimedi contro il catarro, il diabete, la dissenteria, le disfunzioni biliari, la tosse, le infiammazioni, le infezioni, lo scorbuto, le verruche, addirittura i tumori; si riconoscono loro altresì doti aperitive, battericide, depurative, digestive, diuretiche, rinfrescanti e toniche. I semi contengono modeste quantità di cianuro e possono causare avvelenamenti, anche gravi !, se consumati in dosi abbondanti (fortunatamente ciò non rientra tra le abitudini di chi mangia mele).
I meli fioriti sono di gran pregio ornamentale, tanto che ne esistono diverse varietà da giardino; sono anche piante mellifere per eccellenza.
Il legno ad alburno roseo e durame rosso-bruno, compatto e a tessitura fine, anche se meno pregiato e durevole di quello del pero, veniva talora usato per lavorazioni al tornio e per intarsio.
Note e Curiosità: Nella mitologia antica ricorre più volte la leggenda del melo, albero sacro ad Era, sposa di Zeus, che produce frutti d'oro, rappresentando il simbolo della conoscenza salvifica e dell'immortalità. La mela d'oro attribuita da Paride ad Afrodite ne ha originato anche l'emblema della bellezza femminile e della carnalità.
Il concetto della conoscenza è ripreso anche nel mito biblico del peccato originale, commesso da Adamo ed Eva nel giardino dell'Eden: l'albero della vita, i cui frutti non dovevano essere colti e mangiati in disubbidienza al Creatore, è stato interpretato e raffigurato nel Medio Evo cristiano come un melo, simbolo del bene e del male.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.
______________________________________________________________________________
Principali Fonti
Pignatti S. - Flora d'Italia - 1982 Edagricole
Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di) - An annotated checklist of the Italian vascular flora - 2005 Palombi Editori
Fenaroli L. - Gli alberi d'Italia - 1967 Ed. Martello
Pavari A. - Monti e Boschi - 1957 T.C.I.
Cattabiani A. - Florario - 1996 Mondadori
Scheda realizzata da Silvano Radivo con la collaborazione di Graziano Propetto
- Silvano Radivo
- Messaggi: 3367
- Iscritto il: 27 nov 2007, 20:24
- Nome: Silvano
- Cognome: Radivo
- Residenza(Prov): Udine (UD)
- Località: Udine
Re: Malus sylvestris (L.) Mill. - Melo selvatico
Malus sylvestris (L.) Mill.
Rosaceae: Melo selvatico
Porpetto(UD), 11m, ago 2009
Foto di Silvano Radivo
corteccia di pianta giovane
Rosaceae: Melo selvatico
Porpetto(UD), 11m, ago 2009
Foto di Silvano Radivo
corteccia di pianta giovane
- Allegati
-
- {F 3152}
- 1Mal_sylv.jpg (184.53 KiB) Visto 19025 volte
- Silvano Radivo
- Messaggi: 3367
- Iscritto il: 27 nov 2007, 20:24
- Nome: Silvano
- Cognome: Radivo
- Residenza(Prov): Udine (UD)
- Località: Udine
Re: Malus sylvestris (L.) Mill. - Melo selvatico
Malus sylvestris (L.) Mill.
Rosaceae: Melo selvatico
Muzzana(UD), 8m, apr 2008
Foto di Silvano Radivo
corteccia di albero maturo
Rosaceae: Melo selvatico
Muzzana(UD), 8m, apr 2008
Foto di Silvano Radivo
corteccia di albero maturo
- Allegati
-
- {F 3152}
- 2Mal_sylv.jpg (195.45 KiB) Visto 19025 volte
- Silvano Radivo
- Messaggi: 3367
- Iscritto il: 27 nov 2007, 20:24
- Nome: Silvano
- Cognome: Radivo
- Residenza(Prov): Udine (UD)
- Località: Udine
Re: Malus sylvestris (L.) Mill. - Melo selvatico
Malus sylvestris (L.) Mill.
Rosaceae: Melo selvatico
Porpetto(UD), 11m, apr 2010
Foto di Silvano Radivo
albero in fiore
Rosaceae: Melo selvatico
Porpetto(UD), 11m, apr 2010
Foto di Silvano Radivo
albero in fiore
- Allegati
-
- {F 3152}
- 3Mal_sylv.jpg (185.67 KiB) Visto 19025 volte
- Silvano Radivo
- Messaggi: 3367
- Iscritto il: 27 nov 2007, 20:24
- Nome: Silvano
- Cognome: Radivo
- Residenza(Prov): Udine (UD)
- Località: Udine
Re: Malus sylvestris (L.) Mill. - Melo selvatico
Malus sylvestris (L.) Mill.
Rosaceae: Melo selvatico
Porpetto(UD), 11m, ago 2009
Foto di Silvano Radivo
foglia, pagina superiore glabra
Rosaceae: Melo selvatico
Porpetto(UD), 11m, ago 2009
Foto di Silvano Radivo
foglia, pagina superiore glabra
- Allegati
-
- 4Mal_sylv.jpg (185.2 KiB) Visto 19025 volte
- Silvano Radivo
- Messaggi: 3367
- Iscritto il: 27 nov 2007, 20:24
- Nome: Silvano
- Cognome: Radivo
- Residenza(Prov): Udine (UD)
- Località: Udine
Re: Malus sylvestris (L.) Mill. - Melo selvatico
Malus sylvestris (L.) Mill.
Rosaceae: Melo selvatico
Porpetto(UD), 11m, apr 2010
Foto di Silvano Radivo
foglie, pagina inferiore glabra (solo debolmente e temporaneamente pubescente)
Rosaceae: Melo selvatico
Porpetto(UD), 11m, apr 2010
Foto di Silvano Radivo
foglie, pagina inferiore glabra (solo debolmente e temporaneamente pubescente)
- Allegati
-
- 5Mal_sylv.jpg (194.76 KiB) Visto 19025 volte
- Silvano Radivo
- Messaggi: 3367
- Iscritto il: 27 nov 2007, 20:24
- Nome: Silvano
- Cognome: Radivo
- Residenza(Prov): Udine (UD)
- Località: Udine
Re: Malus sylvestris (L.) Mill. - Melo selvatico
Malus sylvestris (L.) Mill.
Rosaceae: Melo selvatico
Muzzana(UD), 8m, apr 2010
Foto di Silvano Radivo
fiori a petali bianchi non sovrapposti, antere gialle
Rosaceae: Melo selvatico
Muzzana(UD), 8m, apr 2010
Foto di Silvano Radivo
fiori a petali bianchi non sovrapposti, antere gialle
- Allegati
-
- {F 3152}
- 6Mal_sylv.jpg (186.5 KiB) Visto 19025 volte
- Silvano Radivo
- Messaggi: 3367
- Iscritto il: 27 nov 2007, 20:24
- Nome: Silvano
- Cognome: Radivo
- Residenza(Prov): Udine (UD)
- Località: Udine
Re: Malus sylvestris (L.) Mill. - Melo selvatico
Malus sylvestris (L.) Mill.
Rosaceae: Melo selvatico
Muzzana(UD), 8m, apr 2010
Foto di Silvano Radivo
bocciolo esternamente roseo, stili saldati tra loro alla base
Rosaceae: Melo selvatico
Muzzana(UD), 8m, apr 2010
Foto di Silvano Radivo
bocciolo esternamente roseo, stili saldati tra loro alla base
- Allegati
-
- {F 3152}
- 7Mal_sylv.jpg (146.6 KiB) Visto 19024 volte
- Silvano Radivo
- Messaggi: 3367
- Iscritto il: 27 nov 2007, 20:24
- Nome: Silvano
- Cognome: Radivo
- Residenza(Prov): Udine (UD)
- Località: Udine
Re: Malus sylvestris (L.) Mill. - Melo selvatico
Malus sylvestris (L.) Mill.
Rosaceae: Melo selvatico
Porpetto(UD), 11m, ago 2009
Foto di Silvano Radivo
frutti caduti a terra
Rosaceae: Melo selvatico
Porpetto(UD), 11m, ago 2009
Foto di Silvano Radivo
frutti caduti a terra
- Allegati
-
- 8Mal_sylv.jpg (185.65 KiB) Visto 19024 volte
- Silvano Radivo
- Messaggi: 3367
- Iscritto il: 27 nov 2007, 20:24
- Nome: Silvano
- Cognome: Radivo
- Residenza(Prov): Udine (UD)
- Località: Udine
Re: Malus sylvestris (L.) Mill. - Melo selvatico
Malus sylvestris (L.) Mill.
Rosaceae: Melo selvatico
Porpetto(UD), 11m, ago 2009
Foto di Silvano Radivo
Rosaceae: Melo selvatico
Porpetto(UD), 11m, ago 2009
Foto di Silvano Radivo
- Allegati
-
- 9Mal_sylv.jpg (165.48 KiB) Visto 19024 volte
- Silvano Radivo
- Messaggi: 3367
- Iscritto il: 27 nov 2007, 20:24
- Nome: Silvano
- Cognome: Radivo
- Residenza(Prov): Udine (UD)
- Località: Udine
Re: Malus sylvestris (L.) Mill. - Melo selvatico
Malus sylvestris (L.) Mill.
Rosaceae: Melo selvatico
Porpetto(UD), 11m, ago 2009
Foto di Silvano Radivo
Rosaceae: Melo selvatico
Porpetto(UD), 11m, ago 2009
Foto di Silvano Radivo
- Allegati
-
- {F 3152}
- 10Mal_sylv.jpg (174.12 KiB) Visto 19024 volte
- Anja
- Moderatore
- Messaggi: 9776
- Iscritto il: 22 nov 2007, 16:37
- Nome: Anja
- Cognome: Michelucci
- Residenza(Prov): Firenze (FI)
- Località: Firenze
Re: Malus sylvestris (L.) Mill. - Melo selvatico
Malus sylvestris (L.) Mill.
Missaglia (LC), 290 m, dic 2012
Foto di Giuseppe Sardi
Gemme
Missaglia (LC), 290 m, dic 2012
Foto di Giuseppe Sardi
Gemme
IPFI: la rassegna aggiornata della flora italiana
Ci sono solo due giorni all’anno in cui non puoi fare niente: uno si chiama ieri, l’altro si chiama domani (Dalai Lama)
Natura non facit saltus (Linneo)
Ci sono solo due giorni all’anno in cui non puoi fare niente: uno si chiama ieri, l’altro si chiama domani (Dalai Lama)
Natura non facit saltus (Linneo)
-
- Amministratore
- Messaggi: 7999
- Iscritto il: 22 nov 2007, 12:08
- Nome: Carlo
- Cognome: Cibei
- Residenza(Prov): Genova (GE)
- Località: Genova
Re: Malus sylvestris (L.) Mill. - Melo selvatico
Malus sylvestris (L.) Mill.
Porpetto(UD), 11m, ago 2009
Foto di Silvano Radivo - Riccardo Luciano
Porpetto(UD), 11m, ago 2009
Foto di Silvano Radivo - Riccardo Luciano
- Allegati
-
- {F 3152}
- Malus_sylvestris_Silvano_Radivo_Riccardo_Lucianos.jpg (86.13 KiB) Visto 2801 volte
“... c'è chi vede il bicchiere mezzo pieno e chi lo vede mezzo vuoto. In realtà è sempre tutto pieno, di due sostanze diverse.”
Ester Armanino - L'Arca
Ester Armanino - L'Arca