Rouy, Fl. Fr. 10: 197 (1908)
Basionimo: Primula graveolens Hegetschw. - Fl. Schweiz: 194 (1839)
Altri sinonimi: Primula viscosa All. non Vill., Primula cynoglossifolia (Widmer) Landolt, Primula latifolia Lapeyr. subsp. cynoglossifolia (Widmer) L.B.Zhang, Primula latifolia Lapeyr. V cynoglossifolia Widmer, Primula latifolia auct. Fl. Ital.
Primulaceae
Primula puzzolente, Français: Primevère odorante
Forma Biologica: H ros - Emicriptofite rosulate. Piante perennanti per mezzo di gemme poste a livello del terreno e con foglie disposte in rosetta basale.
Descrizione: Pianta erbacea rosulata perenne; provvista di un fusto sotterraneo robusto, strisciante, sublegnoso (lungo fino a 30 cm con diametro massimo fino a 3 cm), avvolti nella porzione terminale dai resti marcescenti delle foglie dell'annata precedente, talvolta itale fusto si presenta ramificato e può portante più di una rosetta, in grado di sviluppare uno scapo fiorale, in questi casi la pianta tende ad assumere un portamentgo camefitico; foglie tutte basali e in rosetta, a contorno obovato, odorose (odore acre, piuttosto sgradevole e simile a quello del sudore umano), con margine grossamente dentato nella porzione apicale per denti triangolari ottusi (il margine spesso si presenta solo ondulato-subintero), lunghe fino a 9-10 cm e larghe 1-4 cm, lamina fogliare progressivamente ristretta nel picciuolo, ricoperta su ambedue le pagine da un denso tomento di corti peli ialini misti a peli ghiandolari, che ne rendono la superficie vischiosa al tatto; fiori attinomorfi, ermafroditi ed eterostili, con antere e polline di colore giallo dorato; corolle imbutiformi di colore variabile dal viola al rosso-violetto,tubo corollino lungo fino a 12 mm e lobi lunghi 4-6 mm; fiori sempre disposti in ombrella multiflora (solitamente 8-20 flora), normalmente unilaterale, portata da uno scapo afillo, lungo dai 5 ai 20 cm; frutto a capsula uniloculare, deiscente, lunga 3-4 mm e larga circa altrettanto.
Tipo corologico: Orof. SW-Europ. - Orofita sudovest-europea, con areale gravitante specialmente sulla Penisola Iberica (talora anche Massiccio Centrale); rara o mancante nei Balcani.
Subendem. - Entità presente soprattutto nell'area italiana, ma con limitati sconfinamenti in territori vicini.
Distribuzione: Arco alpino occidentale e centrale.
Habitat: Rupi, pendii sassosi, macereti umidi (specie silicicola), diffusa prevalentemente nell'orizzonte subalpino e alpino (1600-3000 m).
Sistematica e possibili confusioni: Primula latifolia Lapeyr. subsp. latifolia è endemica dei Pirenei e assente dalle Alpi, è pianta di maggiori dimensioni con lamina fogliare caratterizzata da dentatura più regolare e profonda.
Primula marginata Curtis, pianta di dimensioni minori (scapo lungo in media 5-10 cm), con foglie ovate, regolarmente dentate anche nella metà basale, denti del margine fogliare profondi e acuti, foglie prive di peli ghiandolari e non vischiose ma in genere macchiate da abbondante secrezione calcarea; fiori relativamente poco numerosi (5-10) in ombrella bilaterale, corolla di colore variabile tra il rosa-violetto e l'azzurro-violetto.
Primula x santii Gola, entità enigmatica di probabile origine ibridogena (P. marginata x Primula latifolia subsp. graveolens) è presente con diverse stazioni distrbuite nella bassa Val Maira (tra Dronero e San Damiano) e nellla media Val Grana (Pradleves) presenta caratteri intermedi tra le supposte specie parentali, tra questi si segnalano: foglie a contorno obovato, con margine regolarmente dentato, ricoperte da peli ghiadolari, frammisti a incrostazioni calcaree, scapi molto allungati (fino a 20 cm e oltre), che portano 5-10 fiori, raccolti in un'ombrella bilaterale.
Tassonomia filogenetica
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Proprietà ed utilizzi:
Non sono documentati utilizzi di Primula latifolia subsp. graveolens nell'ambito della farmacopea erboristica, come altre primule questa specie contiene significative quantità di salicilati e saponine che la rendono lievemente tossica.
Attenzione: Attenzione: PIANTA PROTETTA: specie rara, è tutelata dalla legislazione regionale di Piemonte e Lombardia, mentre in Liguria, dove è estremamente rara (una sola stazione formata da un numero molto ridotto di esemplari) è protetto (Parco naturale regionale delle Alpi Liguri) il biotopo di crescita.
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Principali Fonti
PIGNATTI S., 1982. Flora d'Italia (vol. III). Edagricole, Bologna.
ROUY G., 1908. Flore de France (vol. X). Société des Sciences naturelles de la Charente-Inférieure. La Rochelle.
ZHANG, L-B., & KADEREIT J.W., 2004. Classification of Primula sect. Auricula (Primulaceae) based on two molecular data sets (ITS, AFLPs), morphology and geographical distribution. Botanical Journal of the Linnean Society 146: 1–26.
CONTI F., ABBATE G., ALESSANDRINI A., BLASI C., 2005. An Annotated Checklist of the Italian Vascular Flora. Palombi, Roma.
AESCHIMAN D., LAUBER K., MOSER D., THEURILLAT J.P., 2004. Flora alpina. Ediz. italiana: Zanichelli, Bologna.
FERRANDO U., 2009. Notula: 1588. In: Nepi C., Peccenini S. & Peruzzi L. (edit.): Notulae alla checklist della flora vascolare italiana: 8 (1568-1620). Inform. Bot. Ital., Firenze, 41 (2): 349.
Scheda realizzata da Umberto Ferrando
