Fl. Angl. 110 (1762)
Basionimo: Pimpinella magna L. - Mant. Pl. Altera 217 (1771)
Altri sinonimi: Pimpinella rubra (Hoppe) O. Schwarz, Pimpinella major (L.) Huds. V rubra (Hoope ex Schleich.) Thell., Pimpinella saxifraga L. V major L., Pimpinella major (L.) Huds. subsp. rubra (Hoope ex Schleich.) O. Schwarz, Pimpinella major (L.) Huds. V major f. orientalis (Gouan) Fiori & Bég.
Apiaceae
Tragoselino maggiore, Pimpinella maggiore, Deutsch: Große Bibernelle
English: Greater burnet saxifrage
Español: Pimpinela mayor
Français: Grand boucage
Forma Biologica: H scap - Emicriptofite scapose. Piante perennanti per mezzo di gemme poste a livello del terreno e con asse fiorale allungato, spesso privo di foglie.
Descrizione: Pianta perenne, erbacea, con radice sottile dall'odore sgradevole, fusti eretti, generalmente ramificati, cavi, solcati, glabri; altezza della pianta 50÷100 cm.
Le foglie , variabili nella forma, sono imparipennate con 9÷11 segmenti lunghi 3-7 cm, ovali, profondamente dentati, gli inferiori picciolati, le foglie cauline con segmenti lanceolati, le superiori divise in lacinie triangolari .
L'ombrella, che è pendula prima dell'antesi, è composta da 11÷13 raggi disuguali; Involucro e involucretto sono assenti, raramente compaiono brattee temporanee e presto caduche.
I fiori per lo più ermafroditi, sono bianchi o rosei, hanno calice con denti poco evidenti, petali con apice arrotondato o lievemente smarginato, stili che durante la fioritura sono + lunghi dell'ovario.
I frutti sono ovoidi, con una evidente e prominente costolatura centrale, glabri e senza ali.
Tipo corologico: Europ.-Caucas. - Europa e Caucaso.
Habitat: Prati e aree cespugliose; dal piano sino a 2300 m s.l.m.
Sistematica e possibili confusioni: In Pignatti vengono distinte la subsp. nominale (generalmente a fiore bianco) e la subsp. rubra (Hoppe) O. Schwarz, precisando che quest'ultima (a radice sottile, altezza non >60 cm e qualche diversità nelle foglie) si ritrova più frequentemente sulle Alpi carniche, in altre aree alpine e sull'Appennino tosco-emiliano, pur confondendosi a volte con la subspecie nominale a fiori rosei. Attualmente i botanici si riferiscono ad un unico taxon per l'intero territorio italiano, attribuendo le differenze intraspecifiche alla normale variabilità delle popolazioni.
Specie simile è Pimpinella saxifraga L. - Tragoselino comune, che si distingue per i fusti non cavi né scanalati, i segmenti fogliari minori di 3 cm, i basali cuneati alla base, ma mai picciolati e finemente pelosi, gli acheni a coste poco evidenti e non alati.
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Il nome del genere potrebbe derivare da una corruzione della parola latina "bipennella" = bipennula ( bipennata) a indicare la posizione a 2 a 2 delle sue foglioline. Ma per alcuni potrebbe anche derivare dal diminutivo di "pampinus" = pampano per la somiglianza delle foglie a quelle della vite, infine il nome corrisponde anche a quello italiano della Rosacea Sanguisorba, sempre per la somiglianza delle foglie.
Proprietà ed utilizzi:
Specie commestibile officinaleCostituenti principali: acido benzoico, acido tannico, agenti concianti, lattoni, olio essenziale, resine e saponine .
Ha proprietà espettoranti, antinfiammatorie, leggermente diuretiche ed astringenti.
Nella medicina popolare è usata per gargarismi e sciacqui in caso di malattie del cavo orale e della gola, per disturbi digestivi e, soprattutto come secretolitica ed espettorante.
L'olio essenziale viene impiegato come aromatizzante in caramelle e liquori.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.
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Principali Fonti
PIGNATTI S., 1982. Flora d'Italia. Edagricole, Bologna.
PROSSER F., BERTOLLI A. & FESTI F. 2009. Flora illustrata del Monte Baldo - Museo Civico di Rovereto.
AGRADI A., REGONDI S., ROTTI G., 2005. Conoscere le piante medicinali. Mediservice, Cologno Monzese (MI).
IPFI - Index Plantarum Florae Italicae
Scheda realizzata da Marinella Zepigi
