Solidago virgaurea L. subsp. virgaurea - Verga d'oro
Inviato: 28 feb 2008, 02:38
Solidago virgaurea L. subsp. virgaurea
Sp. Pl.: 880 (1753)
Solidago pygmaea G. Bertol., Solidago vulgaris Lam., nom. illeg.
Asteraceae
Verga d'oro comune, Nome inglese: Goldenrod, Nome francese: Verge d'or, Nome tedesco: Gewöhnliche Goldrute, Nome spagnolo: Var de oro.
Forma Biologica: H scap - Emicriptofite scapose. Piante perennanti per mezzo di gemme poste a livello del terreno e con asse fiorale allungato, spesso privo di foglie.
Descrizione: Pianta perenne erbacea con rizoma bruno rossastro e fusti eretti, rigidi, striati in alto, subglabri o scarsamente pubescenti, alti fino ad oltre 80 cm.
Foglie di scarso spessore e consistenza membranosa, verdi, mai tormentose, con bordo dentato: le inferiori oblunghe, più larghe nel loro terzo superiore, lungamente picciolate; le cauline lanceolate o lanceolato-lineari con apice acuto e acuminato, rivolte generalmente verso lo stesso lato e progressivamente ridotte e sessili.
Fiori in numerosi capolini del diametro di 1-2 cm, portati su brevi peduncoli pubescenti e raggruppati in racemi eretti a formare una pannocchia oblunga. Involucro cilindrico alto 5-10 mm formato da brattee lanceolate, ineguali disposte in più serie; fiori giallo vivo, i periferici ligulati femminili in numero di 5 – 9, quelli interni tubulosi, ermafroditi in numero di 11 – 15.
Il frutto è un achenio quasi cilindrico, assottigliato alle estremità e percorso da coste che misura più o meno 3 mm, è sormontato da un pappo.
Tipo corologico: Eurosiber. - Zone fredde e temperato-fredde dell'Eurasia.
Habitat: Boschi, boscaglie, pascoli, scarpate e macereti da 0 a 2.000 m.
Sistematica e possibili confusioni: Sono presenti in Italia:
Soligago virgaurea L. subsp. virgaurea che è quella descritta.
Solidago virgaurea subsp. minuta (L.) Arcang., con fusti bassi (5-20 cm), capolini poco numerosi, ricettacoli più grandi in racemo breve e molto foglioso, che vegeta negli arbusteti e pascoli acidofili della fascia alpina e subalpina.
Solidago virgaurea subsp. litoralis (Savi) Burnat, ora Solidago litoralis Savi, con foglie cauline tomentose e grassette, con apice arrotondato ottuso o acuto. Endemica psammofila dei litorali sabbiosi versiliesi-pisani, presente da Marina di Massa fino a Bocca d’Arno
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Il nome generico deriva dal latino solidus = solido, forte e agere = operare, rendere, con allusione alle sue virtù medicinali. Il nome specifico allude la forma ed il colore dei suoi fiori
Proprietà ed utilizzi: Specie commestibile officinale
Pianta antinfiammatoria, anticoagulante, antielmintica, carminativa, diaforetica, fungicida, antisettica, stimolante, febbrifuga, aromatica, ma soprattutto possiede efficaci proprietà diuretiche ed astringenti ed esercita una benefica azione sull'apparato escretore e sul fegato. Inoltre rende limpida l'urina carica di sedimenti, allevia l'ipertrofia prostatica e facilita l'eliminazione dell'acido urico. Le proprietà astringenti la consigliano nella cura della diarrea.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.
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Principali Fonti
PIGNATTI S., Flora d'Italia, 3 voll. Edagricole, Bologna 1982
CONTI F., ABBATE G. ALESSANDRINI A. BLASI G., An Annotated Checklist of the Italian Vascular Flora, Roma, Palombi editori, 2005
MAINARDIS G., Atlante illustrato della Flora del Parco delle Prealpi Giulie, Resia (UD) Ente Parco Naurale delle Prealpi Giulie
DELLA BEFFA M.T., Fiori di Campo, Istituto Geografico De Agostini S.p.A. , Novara 1999
DELLA BEFFA M.T., Erbe , Istituto Geografico De Agostini S.p.A. , Novara 2001
LANZARA P. Piante medicinali, Orsa Maggiore Editrice - 1997 , Torriana (RN)
Scheda realizzata da Giuliano Salvai.
Fotografie di Giuliano Salvai Alpi Apuane, Foce di Pianza (Carrara) a 1.280 m s.l.m - mese di Agosto
Sp. Pl.: 880 (1753)
Solidago pygmaea G. Bertol., Solidago vulgaris Lam., nom. illeg.
Asteraceae
Verga d'oro comune, Nome inglese: Goldenrod, Nome francese: Verge d'or, Nome tedesco: Gewöhnliche Goldrute, Nome spagnolo: Var de oro.
Forma Biologica: H scap - Emicriptofite scapose. Piante perennanti per mezzo di gemme poste a livello del terreno e con asse fiorale allungato, spesso privo di foglie.
Descrizione: Pianta perenne erbacea con rizoma bruno rossastro e fusti eretti, rigidi, striati in alto, subglabri o scarsamente pubescenti, alti fino ad oltre 80 cm.
Foglie di scarso spessore e consistenza membranosa, verdi, mai tormentose, con bordo dentato: le inferiori oblunghe, più larghe nel loro terzo superiore, lungamente picciolate; le cauline lanceolate o lanceolato-lineari con apice acuto e acuminato, rivolte generalmente verso lo stesso lato e progressivamente ridotte e sessili.
Fiori in numerosi capolini del diametro di 1-2 cm, portati su brevi peduncoli pubescenti e raggruppati in racemi eretti a formare una pannocchia oblunga. Involucro cilindrico alto 5-10 mm formato da brattee lanceolate, ineguali disposte in più serie; fiori giallo vivo, i periferici ligulati femminili in numero di 5 – 9, quelli interni tubulosi, ermafroditi in numero di 11 – 15.
Il frutto è un achenio quasi cilindrico, assottigliato alle estremità e percorso da coste che misura più o meno 3 mm, è sormontato da un pappo.
Tipo corologico: Eurosiber. - Zone fredde e temperato-fredde dell'Eurasia.
Habitat: Boschi, boscaglie, pascoli, scarpate e macereti da 0 a 2.000 m.
Sistematica e possibili confusioni: Sono presenti in Italia:
Soligago virgaurea L. subsp. virgaurea che è quella descritta.
Solidago virgaurea subsp. minuta (L.) Arcang., con fusti bassi (5-20 cm), capolini poco numerosi, ricettacoli più grandi in racemo breve e molto foglioso, che vegeta negli arbusteti e pascoli acidofili della fascia alpina e subalpina.
Solidago virgaurea subsp. litoralis (Savi) Burnat, ora Solidago litoralis Savi, con foglie cauline tomentose e grassette, con apice arrotondato ottuso o acuto. Endemica psammofila dei litorali sabbiosi versiliesi-pisani, presente da Marina di Massa fino a Bocca d’Arno
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Il nome generico deriva dal latino solidus = solido, forte e agere = operare, rendere, con allusione alle sue virtù medicinali. Il nome specifico allude la forma ed il colore dei suoi fiori
Proprietà ed utilizzi: Specie commestibile officinale
Pianta antinfiammatoria, anticoagulante, antielmintica, carminativa, diaforetica, fungicida, antisettica, stimolante, febbrifuga, aromatica, ma soprattutto possiede efficaci proprietà diuretiche ed astringenti ed esercita una benefica azione sull'apparato escretore e sul fegato. Inoltre rende limpida l'urina carica di sedimenti, allevia l'ipertrofia prostatica e facilita l'eliminazione dell'acido urico. Le proprietà astringenti la consigliano nella cura della diarrea.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.
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Principali Fonti
PIGNATTI S., Flora d'Italia, 3 voll. Edagricole, Bologna 1982
CONTI F., ABBATE G. ALESSANDRINI A. BLASI G., An Annotated Checklist of the Italian Vascular Flora, Roma, Palombi editori, 2005
MAINARDIS G., Atlante illustrato della Flora del Parco delle Prealpi Giulie, Resia (UD) Ente Parco Naurale delle Prealpi Giulie
DELLA BEFFA M.T., Fiori di Campo, Istituto Geografico De Agostini S.p.A. , Novara 1999
DELLA BEFFA M.T., Erbe , Istituto Geografico De Agostini S.p.A. , Novara 2001
LANZARA P. Piante medicinali, Orsa Maggiore Editrice - 1997 , Torriana (RN)
Scheda realizzata da Giuliano Salvai.
Fotografie di Giuliano Salvai Alpi Apuane, Foce di Pianza (Carrara) a 1.280 m s.l.m - mese di Agosto