Gentiana purpurea L. - Genziana porporina
Inviato: 28 feb 2008, 10:53
Gentiana purpurea L.
Sp. Pl.: 227 (1753)
Gentianaceae
Genziana porporina, Genziana purpurea, Deutsch: Purpur-Enzian
English: Purple gentian
Français: Gentiane pourpre
Forma Biologica: H scap - Emicriptofite scapose. Piante perennanti per mezzo di gemme poste a livello del terreno e con asse fiorale allungato, spesso privo di foglie.
Descrizione: Pianta perenne alta 20-60 cm, provvista di rizoma bruno legnoso con fusto semplice, ascendente o eretto, cilindrico, vuoto, spesso arrossato e sinuoso.
Foglie glabre di un verde brillante, ovali lanceolate, a margine intero, larghe da 3-7 cm, a 5 nervature convergenti all'apice, molto marcate.
Fiori sessili riuniti in fascetti (da 1 a 3) all'apice del fusto e all'ascella delle foglie superiori.
Corolla purpurea, giallastra all'interno, più o meno punteggiata internamente, raramente tutta gialla chiara o bianca, campanulata, lunga 2,5-4 cm, divisa nel terzo superiore in 6 (5-8) lobi eretti arrotondato-ottusi.
Calice formato da una brattea membranacea violacea, diviso da un lato fino alla base.
Frutto a capsula aprentesi in 2 valve in corrispondenza della sutura. Semi numerosi, minutissimi, bruno-giallastri, alati.
Tipo corologico: Orof. SW-Europ. - Orofita sudovest-europea, con areale gravitante specialmente sulla Penisola Iberica (talora anche Massiccio Centrale); rara o mancante nei Balcani.
Habitat: Pascoli, arbusteti, vaccinieti, su suoli silicei, da 1400 a 2000 m di altitudine.
Sistematica e possibili confusioni: Specie simili sono:
Gentiana pannonica Scop. che si differenzia per il calice non diviso e per il colore della corolla che è violaceo.
Gentiana punctata L., simile, ma con corolla giallo chiaro, raramente gialla o porpora, punteggiata di nero.
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Tutte le piante appartenenti al genere Gentiana sono state dedicate, secondo Plinio, a Genzio, re dell'Illiria, che ne avrebbe diffuso per primo, le proprietà medicamentose. Il nome specifico, si riferisce al colore dei fiori
Proprietà ed utilizzi: Specie officinale
Le radici di questa pianta contengono gli stessi principi della più conosciuta Gentiana lutea L. genziana maggiore. Si usano le radici delle piante adulte, raccolte in autunno inoltrato o all'inizio della primavera e si essiccano. Esse hanno un energica azione febbrifuga, utile sopratutto per febbri intermittenti e febbri malariche e stimolante per la funzione digestiva.
Ha un'azione tonico- corroborante. Associata al ferro ed ad altri minerali è un valido aiuto contro le anemie, il linfatismo, le convalescenze e gli stati di affaticamento. Viene impiegata come amaro-tonico e rientra nella composizioni di numerosi aperitivi e per aromatizzare wermouth, liquori e caramelle digestive.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.
Entità protetta a livello regionale (LOM, EMR)
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Principali Fonti
Pignatti S. 1982 -Flora d'Italia. Bologna
Lauber K. e Wagner G., 2001 -Flora Helvetica. Berna
Poletti A., 1996 - Fiori e Piante Medicinali. Quart (Valle d'Aosta)
Conti F.,Abbate G.,Alessandrini A.,Blasi C., 2005 -An Annoted Checklist of the Italian Vascular Flora. Roma
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia
Acta Plantarum - Semi ed altre unità primarie di dispersione
Scheda realizzata da Mirna Medri
Sp. Pl.: 227 (1753)
Gentianaceae
Genziana porporina, Genziana purpurea, Deutsch: Purpur-Enzian
English: Purple gentian
Français: Gentiane pourpre
Forma Biologica: H scap - Emicriptofite scapose. Piante perennanti per mezzo di gemme poste a livello del terreno e con asse fiorale allungato, spesso privo di foglie.
Descrizione: Pianta perenne alta 20-60 cm, provvista di rizoma bruno legnoso con fusto semplice, ascendente o eretto, cilindrico, vuoto, spesso arrossato e sinuoso.
Foglie glabre di un verde brillante, ovali lanceolate, a margine intero, larghe da 3-7 cm, a 5 nervature convergenti all'apice, molto marcate.
Fiori sessili riuniti in fascetti (da 1 a 3) all'apice del fusto e all'ascella delle foglie superiori.
Corolla purpurea, giallastra all'interno, più o meno punteggiata internamente, raramente tutta gialla chiara o bianca, campanulata, lunga 2,5-4 cm, divisa nel terzo superiore in 6 (5-8) lobi eretti arrotondato-ottusi.
Calice formato da una brattea membranacea violacea, diviso da un lato fino alla base.
Frutto a capsula aprentesi in 2 valve in corrispondenza della sutura. Semi numerosi, minutissimi, bruno-giallastri, alati.
Tipo corologico: Orof. SW-Europ. - Orofita sudovest-europea, con areale gravitante specialmente sulla Penisola Iberica (talora anche Massiccio Centrale); rara o mancante nei Balcani.
Habitat: Pascoli, arbusteti, vaccinieti, su suoli silicei, da 1400 a 2000 m di altitudine.
Sistematica e possibili confusioni: Specie simili sono:
Gentiana pannonica Scop. che si differenzia per il calice non diviso e per il colore della corolla che è violaceo.
Gentiana punctata L., simile, ma con corolla giallo chiaro, raramente gialla o porpora, punteggiata di nero.
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Tutte le piante appartenenti al genere Gentiana sono state dedicate, secondo Plinio, a Genzio, re dell'Illiria, che ne avrebbe diffuso per primo, le proprietà medicamentose. Il nome specifico, si riferisce al colore dei fiori
Proprietà ed utilizzi: Specie officinale
Le radici di questa pianta contengono gli stessi principi della più conosciuta Gentiana lutea L. genziana maggiore. Si usano le radici delle piante adulte, raccolte in autunno inoltrato o all'inizio della primavera e si essiccano. Esse hanno un energica azione febbrifuga, utile sopratutto per febbri intermittenti e febbri malariche e stimolante per la funzione digestiva.
Ha un'azione tonico- corroborante. Associata al ferro ed ad altri minerali è un valido aiuto contro le anemie, il linfatismo, le convalescenze e gli stati di affaticamento. Viene impiegata come amaro-tonico e rientra nella composizioni di numerosi aperitivi e per aromatizzare wermouth, liquori e caramelle digestive.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.
Entità protetta a livello regionale (LOM, EMR)
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Principali Fonti
Pignatti S. 1982 -Flora d'Italia. Bologna
Lauber K. e Wagner G., 2001 -Flora Helvetica. Berna
Poletti A., 1996 - Fiori e Piante Medicinali. Quart (Valle d'Aosta)
Conti F.,Abbate G.,Alessandrini A.,Blasi C., 2005 -An Annoted Checklist of the Italian Vascular Flora. Roma
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia
Acta Plantarum - Semi ed altre unità primarie di dispersione
Scheda realizzata da Mirna Medri