Xanthium spinosum L. - Nappola spinosa
Inviato: 09 mar 2008, 11:16
Xanthium spinosum L.
Sp. Pl.: 987 (1753)
Acanthoxanthium spinosum (L.) Fourr., Acanthoxanthium spinosum (L.) Fourr. subsp. catharticum (Kunth) D.Löve, Xanthium argenteum Widder, Xanthium canescens (Costa) Widder, Xanthium catharticum Kunth, Xanthium cloessplateaum D.Z.Ma, Xanthium medium Nossotovsky, Xanthium spinosum L. FO inerme (Bel) O.Bolòs & Vigo, Xanthium spinosum L. FO precosius Bitter ex Widder, Xanthium spinosum L. V canescens Costa, Xanthium spinosum L. V inerme Bel, Xanthium spinosum L. V laciniatum Scheuerm. & Thell. ex Widder, Xanthium spinosum L. V pseudinerme Widder ex Parodi, Xanthium spinosum L. V synacanthum Widder
Asteraceae
Nappola spinosa, Lappa spinosa, Deutsch: Dornige Spitzklette
English: Spiny cocklebur
Español: Arrancamoños
Français: Lampourde épineuse
Forma Biologica: T scap - Terofite scapose. Piante annue con asse fiorale allungato, spesso privo di foglie.
Descrizione: Pianta erbacea annuale monoica con fusto prostrato-ascendente alto 20 -80 cm e spesso pubescente; spine triforcate, poste all'inserzione delle foglie, di colore giallo.
Foglie alterne, romboidali, con picciolo di 2 - 4 cm; lamina pennato-partita di 2-3 x 3-5 cm, con 3-5 lobi, o lineare-intera di 1 x 6-8 cm; la pagina inferiore grigio-tomentosa.
Capolini piccoli e unisessuali, agglomerati in gruppi; i capolini maschili posti all'ascella delle foglie superiori, i femminili biflori, posti all'ascella delle foglie più inferiori.
Fiori maschili con corolle tubulose ad involucro più lungo che largo e con 5 stami ad antere libere; fiori femminili privi di corolla con brattee uncinate, il calice interamente aderente all'ovario, stilo diviso in due branche ciascuna portante una porzione stimmatica.
Il frutto ellissoidale di 4-5 x 10-12 mm, con involucro persistente, caratterizzato da lunghe spine uncinate e rossastre, racchiude 2 soli acheni privi di pappo che portano alla sommità due prolungamenti diseguali rostrati.
Tipo corologico: S-Americ. - America del sud.
Distribuzione: Esotica naturalizzata, presente in gran parte del territorio.
Habitat: Ruderi e incolti e su terra di riporto da 0 a 1000 m.
Sistematica e possibili confusioni: Congeneri presenti in Italia:
Xantium orientale subsp. italicum (Moretti) Greuter
Xantium orientale L. subsp. orientale
Xantium strumarium L. subsp. strumarium
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Il nome del genere deriva dal greco “ξανϑóς xanthós” giallo, per il colorante giallo presente nella pianta.
Il nome specifico fa riferimento alla presenza di spine.
Proprietà ed utilizzi: Specie officinale tossica
Pianta usata nell'industria tintoria per tingere di giallo i panni ed anche per imbiondire i capelli. Usata anche, insieme alle altre specie, contro la scrofola, il catarro bronchiale e persino contro la lebbra ma i risultati non sono mai stati tramandati.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.
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Principali Fonti
Pignatti S. - Flora d'Italia - Edagricole - 1982
M.Biagioli - G. Gestri - B. Acciai - A. Messina - Fiori di Pietra - Gramma - 2002
Encicl.- Nel Mondo delle Piante - Edizioni Motta - 1980
D. Aeschimann et al. - Flora Alpina - Zanichelli - 2004
Scheda realizzata da Nino Messina
Sp. Pl.: 987 (1753)
Acanthoxanthium spinosum (L.) Fourr., Acanthoxanthium spinosum (L.) Fourr. subsp. catharticum (Kunth) D.Löve, Xanthium argenteum Widder, Xanthium canescens (Costa) Widder, Xanthium catharticum Kunth, Xanthium cloessplateaum D.Z.Ma, Xanthium medium Nossotovsky, Xanthium spinosum L. FO inerme (Bel) O.Bolòs & Vigo, Xanthium spinosum L. FO precosius Bitter ex Widder, Xanthium spinosum L. V canescens Costa, Xanthium spinosum L. V inerme Bel, Xanthium spinosum L. V laciniatum Scheuerm. & Thell. ex Widder, Xanthium spinosum L. V pseudinerme Widder ex Parodi, Xanthium spinosum L. V synacanthum Widder
Asteraceae
Nappola spinosa, Lappa spinosa, Deutsch: Dornige Spitzklette
English: Spiny cocklebur
Español: Arrancamoños
Français: Lampourde épineuse
Forma Biologica: T scap - Terofite scapose. Piante annue con asse fiorale allungato, spesso privo di foglie.
Descrizione: Pianta erbacea annuale monoica con fusto prostrato-ascendente alto 20 -80 cm e spesso pubescente; spine triforcate, poste all'inserzione delle foglie, di colore giallo.
Foglie alterne, romboidali, con picciolo di 2 - 4 cm; lamina pennato-partita di 2-3 x 3-5 cm, con 3-5 lobi, o lineare-intera di 1 x 6-8 cm; la pagina inferiore grigio-tomentosa.
Capolini piccoli e unisessuali, agglomerati in gruppi; i capolini maschili posti all'ascella delle foglie superiori, i femminili biflori, posti all'ascella delle foglie più inferiori.
Fiori maschili con corolle tubulose ad involucro più lungo che largo e con 5 stami ad antere libere; fiori femminili privi di corolla con brattee uncinate, il calice interamente aderente all'ovario, stilo diviso in due branche ciascuna portante una porzione stimmatica.
Il frutto ellissoidale di 4-5 x 10-12 mm, con involucro persistente, caratterizzato da lunghe spine uncinate e rossastre, racchiude 2 soli acheni privi di pappo che portano alla sommità due prolungamenti diseguali rostrati.
Tipo corologico: S-Americ. - America del sud.
Distribuzione: Esotica naturalizzata, presente in gran parte del territorio.
Habitat: Ruderi e incolti e su terra di riporto da 0 a 1000 m.
Sistematica e possibili confusioni: Congeneri presenti in Italia:
Xantium orientale subsp. italicum (Moretti) Greuter
Xantium orientale L. subsp. orientale
Xantium strumarium L. subsp. strumarium
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Il nome del genere deriva dal greco “ξανϑóς xanthós” giallo, per il colorante giallo presente nella pianta.
Il nome specifico fa riferimento alla presenza di spine.
Proprietà ed utilizzi: Specie officinale tossica
Pianta usata nell'industria tintoria per tingere di giallo i panni ed anche per imbiondire i capelli. Usata anche, insieme alle altre specie, contro la scrofola, il catarro bronchiale e persino contro la lebbra ma i risultati non sono mai stati tramandati.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.
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Principali Fonti
Pignatti S. - Flora d'Italia - Edagricole - 1982
M.Biagioli - G. Gestri - B. Acciai - A. Messina - Fiori di Pietra - Gramma - 2002
Encicl.- Nel Mondo delle Piante - Edizioni Motta - 1980
D. Aeschimann et al. - Flora Alpina - Zanichelli - 2004
Scheda realizzata da Nino Messina