Pseudathyrium alpestre (Hoppe) Newman - Felce alpestre
Inviato: 04 apr 2011, 09:27
Pseudathyrium alpestre (Hoppe) Newman
Phytologist 4: 370 (1851)
Basionimo: Aspidium alpestre Hoppe - Botanisches Taschenbuch: 216 (1805)
Altri sinonimi: Asplenium alpestre (Hoppe) Rylands, Athyrium distentifolium Tausch ex Opiz, Athyrium alpestre (Hoppe) Rylands ex T. Moore
Athyriaceae
Felce alpestre, Deutsch: Gebirgs-Frauenfarn, Alpen-Waldfarn
English: Alpine lady-fern
Français: Athyrium des Alpes
Forma Biologica: H ros - Emicriptofite rosulate. Piante perennanti per mezzo di gemme poste a livello del terreno e con foglie disposte in rosetta basale.
Descrizione: Felce con rizoma ± eretto, ricoperto di palee lanceolate e di colore marrone.
Fronde fascicolate, non svernanti, lunghe (10) 30 - 100 (120) cm, divisioni secondarie 1,5 - 2 volte più lunghe che larghe e con estremità arrotondate.
Stipite breve con palee giallo-paglierino e rachide verde.
Lamina a tessitura fine e non coriacea, di forma lanceolato-ovata, fino a 3 volte divisa e talvolta con aspeto increspato.
Pinne 12 - 25 per lato, alterne e lanceolate.
Pinnule sessili, pennatifide ± ovate o oblunghe con segmenti inciso - dentati, con lobi profondi e larghi e con parte acroscopica acuta.
Sori pochi e di forma orbicolare, disposti vicino al nervo mediano delle pinnule.
Indusio primitivo e cigliato da giovane poi subito caduco.
Spore con perisporio (29) 31 - 36 (39) µm .
Tipo corologico: Circumbor. - Zone fredde e temperato-fredde dell'Europa, Asia e Nordamerica.
Habitat: Boschi, pascoli, radure con substrato acido, da 650 a 2800 m slm.
Sistematica e possibili confusioni: Vive nello stesso ambiente di Athyrium filix-foemina (L.) Roth con cui si ibrida dando origine a : Athyrium x reichsteinii Schenneler & Rasbach .Comune in tutto l'arco alpino.
Confondibile con Athyrium filix-foemina (L.) Roth che però presenta: rachide più sottile, divisione del secondo ordine 2,5 - 3 volte più lunghe che larghe e estremità a punta; sori ellittici e inoltre l'indusio è pesistente.
Tassonomia filogenetica
______________________________________________________________________________
Etimologia: Il nome del genere deriva dal greco " a" (priv.) e " thyreòs" = " privo di indusio" relativo alla sua precoce scomparsa.
L'epiteto della specie indica che la pianta è con grande lamina.
Proprietà ed utilizzi:
Nella medicina popolare è utilizzata alla stessa maniera di Athyrium filix-foemina (L.) Roth sia come antielmintico, antireumatico, gotta e sciatica; il rizoma ricco di principi attivi (filicina), si usa ridotto in polvere o come estratto etereo. Non conviene utilizzare i principi attivi senza il controllo di esperti fitopatologi perchè una dose errata può diventare tossica.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.
______________________________________________________________________________
Principali Fonti
SOSTER M., 2001. Identikit delle Felci d'Italia, Valsesia Edizioni, Borgosesia (VC)
http://www.museocivico.rovereto/
PIGNATTI S., 1982. Flora d'Italia, Edagricole, Bologna
F. Bonafede - D. Marchetti - R. Todeschini - M. Vignodelli - Atlante delle Pteridofite nella Regione Emilia - Romagna - 2001
LAUBER K. e WAGNER G., 2001. Flora Helvetica, Berna
Acta Plantarum - Semi ed altre unità primarie di dispersione
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia
Scheda realizzata da Nino Messina
Phytologist 4: 370 (1851)
Basionimo: Aspidium alpestre Hoppe - Botanisches Taschenbuch: 216 (1805)
Altri sinonimi: Asplenium alpestre (Hoppe) Rylands, Athyrium distentifolium Tausch ex Opiz, Athyrium alpestre (Hoppe) Rylands ex T. Moore
Athyriaceae
Felce alpestre, Deutsch: Gebirgs-Frauenfarn, Alpen-Waldfarn
English: Alpine lady-fern
Français: Athyrium des Alpes
Forma Biologica: H ros - Emicriptofite rosulate. Piante perennanti per mezzo di gemme poste a livello del terreno e con foglie disposte in rosetta basale.
Descrizione: Felce con rizoma ± eretto, ricoperto di palee lanceolate e di colore marrone.
Fronde fascicolate, non svernanti, lunghe (10) 30 - 100 (120) cm, divisioni secondarie 1,5 - 2 volte più lunghe che larghe e con estremità arrotondate.
Stipite breve con palee giallo-paglierino e rachide verde.
Lamina a tessitura fine e non coriacea, di forma lanceolato-ovata, fino a 3 volte divisa e talvolta con aspeto increspato.
Pinne 12 - 25 per lato, alterne e lanceolate.
Pinnule sessili, pennatifide ± ovate o oblunghe con segmenti inciso - dentati, con lobi profondi e larghi e con parte acroscopica acuta.
Sori pochi e di forma orbicolare, disposti vicino al nervo mediano delle pinnule.
Indusio primitivo e cigliato da giovane poi subito caduco.
Spore con perisporio (29) 31 - 36 (39) µm .
Tipo corologico: Circumbor. - Zone fredde e temperato-fredde dell'Europa, Asia e Nordamerica.
Habitat: Boschi, pascoli, radure con substrato acido, da 650 a 2800 m slm.
Sistematica e possibili confusioni: Vive nello stesso ambiente di Athyrium filix-foemina (L.) Roth con cui si ibrida dando origine a : Athyrium x reichsteinii Schenneler & Rasbach .Comune in tutto l'arco alpino.
Confondibile con Athyrium filix-foemina (L.) Roth che però presenta: rachide più sottile, divisione del secondo ordine 2,5 - 3 volte più lunghe che larghe e estremità a punta; sori ellittici e inoltre l'indusio è pesistente.
Tassonomia filogenetica
______________________________________________________________________________
Etimologia: Il nome del genere deriva dal greco " a" (priv.) e " thyreòs" = " privo di indusio" relativo alla sua precoce scomparsa.
L'epiteto della specie indica che la pianta è con grande lamina.
Proprietà ed utilizzi:
Nella medicina popolare è utilizzata alla stessa maniera di Athyrium filix-foemina (L.) Roth sia come antielmintico, antireumatico, gotta e sciatica; il rizoma ricco di principi attivi (filicina), si usa ridotto in polvere o come estratto etereo. Non conviene utilizzare i principi attivi senza il controllo di esperti fitopatologi perchè una dose errata può diventare tossica.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.
______________________________________________________________________________
Principali Fonti
SOSTER M., 2001. Identikit delle Felci d'Italia, Valsesia Edizioni, Borgosesia (VC)
http://www.museocivico.rovereto/
PIGNATTI S., 1982. Flora d'Italia, Edagricole, Bologna
F. Bonafede - D. Marchetti - R. Todeschini - M. Vignodelli - Atlante delle Pteridofite nella Regione Emilia - Romagna - 2001
LAUBER K. e WAGNER G., 2001. Flora Helvetica, Berna
Acta Plantarum - Semi ed altre unità primarie di dispersione
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia
Scheda realizzata da Nino Messina