Artemisia eriantha Ten. - Assenzio rupestre
Inviato: 09 mar 2012, 23:35
Artemisia eriantha Ten.
Index Seminum [Naples (Neapolitano)] 1830: 14 (1830)
Artemisia petrosa (Baumg.) Jan, Artemisia genipi Weber ex Stechm. subsp. eriantha (Ten.) P. Fourn., Artemisia petrosa (Baumg.) Jan subsp. eriantha (Ten.) Giacom. & Pignatti, Artemisia umbelliformis Lam. subsp. eriantha (Ten.) Vallès-Xirau & Oliva Brañas
Asteraceae
Assenzio rupestre, Artemisia a capolini lanosi
Forma Biologica: Ch suffr - Camefite suffruticose. Piante con fusti legnosi solo alla base, generalmente di piccole dimensioni.
Descrizione: Pianta perenne fruticosa, ricoperta da un indumento bianco-tomentoso per peli a navetta, con radice sotterranea legnosa a fittone e rami ascendenti, semplici, alta 2-20 cm, priva di lattice e con gradevole odore aromatico amaro.
Foglie spiralate, quasi tutte basali, picciolate, tomentose sulle due facce, a forma di ventaglio, divise in 3 segmenti ciascuno nuovamente triforcato in lacinie acuminate, larghe 2 mm, foglie cauline più semplici con 2-3 denti all’apice, larghe 2 mm e lunghe 7-8 mm.
Fiori riuniti in una spiga contratta formata da capolini con funzione vessillare, emisferico-globosi con diametro di 3-4 mm, sessili i superiori, subsessili gli inferiori, composti da un involucro di squame senz'appendice, embricate, ricoperte da un feltro lanoso, con margine bruno, scarioso e da 25-50 fiori gialli o giallo-verdastri su un ricettacolo senza pagliette; fiori ermafroditi, attinomorfi, tetraciclici, pentameri, tutti tubulosi con petali ridotti a 5 dentelli sovrastanti il tubo e sepali ridotti ad una coroncina di squame o reste persistenti nel frutto, con fauci della corolla pelose; 5 stami con filamenti liberi ed antere saldate in un manicotto circondante lo stilo; 1 stilo con stigma profondamente bifido; 2 carpelli formanti un ovario infero uniloculare.
Frutto: achenio sprovvisto di pappo, compresso ai lati, fusiforme, liscio, glabro.
Impollinazione: anemofila.
Tipo corologico: Orof. S-Europ. - Orofita sud-europea (catene dell'Europa meridionale, dalla Penisola Iberica, Alpi, ai Balcani ed eventualmente Caucaso o Anatolia).
Habitat: Rupi, pendii ghiaiosi tra 2000 e 3135 metri di altitudine preferibilmente su substrato siliceo sulle Alpi e calcareo in Appennino.
Sistematica e possibili confusioni: Si distingue da Artemisia genipi Weber che ha squame dell'involucro bordate di nero, foglie cauline non dentate e capolini tutti sessili.
Si distingue da Artemisia umbelliformis Lam. per l'infiorescenza più contratta a capolini più numeros tutti sessili o subsessili e l'aspetto più bianco-tomentoso.
Tassonomia filogenetica
______________________________________________________________________________
Etimologia: Artemisia da Ἄρτεμις Artemis Artemide, nome greco della dea Diana, genere già citato in Plinio; secondo alcuni autori, Artemisia II di Caria (Αρτεμισία Artemisía ?-350 a.C.), sorella e moglie di Mausolo, avrebbe dato il suo nome a questa pianta
eriantha: dal greco ἔριον érion lana e ἄνϑοϛ ánthos fiore: dal fiore lanoso
Proprietà ed utilizzi: Specie officinale
Insieme a Artemisia genipi Weber è la specie più ricercata per la produzione del liquore Genepì.
A tale scopo in Piemonte viene anche coltivata per la produzione industriale di Genepì.
Come le altre specie alpine di Artemisia ha proprietà medicinali digestive, diuretiche, antisettiche, febbrifughe.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.
______________________________________________________________________________
Principali Fonti
Conti F. & al. (2005) An annotated Checklist of the Italian Vascular Flora. Palombi Editori, Roma, 420 pp
Bartolucci F. & al. (2018) An updated checklist of the vascular flora native to Italy. Plant Biosystems 152(2):179–303
Pignatti S. (1982) Flora d'Italia, I ed.. Edagricole, Bologna
Pignatti S. (2017) Flora d'Italia, II ed.. Edagricole, Bologna
Tutin T.G. & al. (1964) Flora Europaea. Cambridge University Press
Benedí C. (2019) Artemisia L. In: Benedí C. & al. (Eds) Flora Iberica, Vol. XVI(III). Real Jardín Botánico, CSIC, Madrid, 1717–1752.
Flora Iberica - Plantas vasculares del la Peninsula Iberica e Islas Baleares
The International Plant Names Index (IPNI)
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia
Scheda realizzata da Daniela Longo
VAI ALLA SCHEDA IPFI
VAI ALLA GALLERIA
Index Seminum [Naples (Neapolitano)] 1830: 14 (1830)
Artemisia petrosa (Baumg.) Jan, Artemisia genipi Weber ex Stechm. subsp. eriantha (Ten.) P. Fourn., Artemisia petrosa (Baumg.) Jan subsp. eriantha (Ten.) Giacom. & Pignatti, Artemisia umbelliformis Lam. subsp. eriantha (Ten.) Vallès-Xirau & Oliva Brañas
Asteraceae
Assenzio rupestre, Artemisia a capolini lanosi
Forma Biologica: Ch suffr - Camefite suffruticose. Piante con fusti legnosi solo alla base, generalmente di piccole dimensioni.
Descrizione: Pianta perenne fruticosa, ricoperta da un indumento bianco-tomentoso per peli a navetta, con radice sotterranea legnosa a fittone e rami ascendenti, semplici, alta 2-20 cm, priva di lattice e con gradevole odore aromatico amaro.
Foglie spiralate, quasi tutte basali, picciolate, tomentose sulle due facce, a forma di ventaglio, divise in 3 segmenti ciascuno nuovamente triforcato in lacinie acuminate, larghe 2 mm, foglie cauline più semplici con 2-3 denti all’apice, larghe 2 mm e lunghe 7-8 mm.
Fiori riuniti in una spiga contratta formata da capolini con funzione vessillare, emisferico-globosi con diametro di 3-4 mm, sessili i superiori, subsessili gli inferiori, composti da un involucro di squame senz'appendice, embricate, ricoperte da un feltro lanoso, con margine bruno, scarioso e da 25-50 fiori gialli o giallo-verdastri su un ricettacolo senza pagliette; fiori ermafroditi, attinomorfi, tetraciclici, pentameri, tutti tubulosi con petali ridotti a 5 dentelli sovrastanti il tubo e sepali ridotti ad una coroncina di squame o reste persistenti nel frutto, con fauci della corolla pelose; 5 stami con filamenti liberi ed antere saldate in un manicotto circondante lo stilo; 1 stilo con stigma profondamente bifido; 2 carpelli formanti un ovario infero uniloculare.
Frutto: achenio sprovvisto di pappo, compresso ai lati, fusiforme, liscio, glabro.
Impollinazione: anemofila.
Tipo corologico: Orof. S-Europ. - Orofita sud-europea (catene dell'Europa meridionale, dalla Penisola Iberica, Alpi, ai Balcani ed eventualmente Caucaso o Anatolia).
Habitat: Rupi, pendii ghiaiosi tra 2000 e 3135 metri di altitudine preferibilmente su substrato siliceo sulle Alpi e calcareo in Appennino.
Sistematica e possibili confusioni: Si distingue da Artemisia genipi Weber che ha squame dell'involucro bordate di nero, foglie cauline non dentate e capolini tutti sessili.
Si distingue da Artemisia umbelliformis Lam. per l'infiorescenza più contratta a capolini più numeros tutti sessili o subsessili e l'aspetto più bianco-tomentoso.
Tassonomia filogenetica
______________________________________________________________________________
Etimologia: Artemisia da Ἄρτεμις Artemis Artemide, nome greco della dea Diana, genere già citato in Plinio; secondo alcuni autori, Artemisia II di Caria (Αρτεμισία Artemisía ?-350 a.C.), sorella e moglie di Mausolo, avrebbe dato il suo nome a questa pianta
eriantha: dal greco ἔριον érion lana e ἄνϑοϛ ánthos fiore: dal fiore lanoso
Proprietà ed utilizzi: Specie officinale
Insieme a Artemisia genipi Weber è la specie più ricercata per la produzione del liquore Genepì.
A tale scopo in Piemonte viene anche coltivata per la produzione industriale di Genepì.
Come le altre specie alpine di Artemisia ha proprietà medicinali digestive, diuretiche, antisettiche, febbrifughe.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.
______________________________________________________________________________
Principali Fonti
Conti F. & al. (2005) An annotated Checklist of the Italian Vascular Flora. Palombi Editori, Roma, 420 pp
Bartolucci F. & al. (2018) An updated checklist of the vascular flora native to Italy. Plant Biosystems 152(2):179–303
Pignatti S. (1982) Flora d'Italia, I ed.. Edagricole, Bologna
Pignatti S. (2017) Flora d'Italia, II ed.. Edagricole, Bologna
Tutin T.G. & al. (1964) Flora Europaea. Cambridge University Press
Benedí C. (2019) Artemisia L. In: Benedí C. & al. (Eds) Flora Iberica, Vol. XVI(III). Real Jardín Botánico, CSIC, Madrid, 1717–1752.
Flora Iberica - Plantas vasculares del la Peninsula Iberica e Islas Baleares
The International Plant Names Index (IPNI)
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia
Scheda realizzata da Daniela Longo
VAI ALLA SCHEDA IPFI
VAI ALLA GALLERIA