Sinapis arvensis L. subsp. arvensis - Senape dei campi
Inviato: 14 ago 2012, 19:32
Sinapis arvensis L. subsp. arvensis
Sp. Pl.: 668 (1753)
Sinapis schkuhriana Rchb., Brassica sinapistrum Boiss.
Brassicaceae
Senape selvatica, Senape arvense, Deutsch: Ackersenf
English: Field Mustard, Wild Mustard
Español: Mostaza de campo
Françasi: Moutarde des champs
Forma Biologica: T scap - Terofite scapose. Piante annue con asse fiorale allungato, spesso privo di foglie.
Descrizione: Pianta annua erbacea, polimorfa, con apparato radicale molto espanso; fusti eretti o ascendenti, ispidi o glabri, striati e ramosi; altezza generalmente compresa fra 30÷90 cm, ma sino a 120 cm nei terreni + fertili.
Le foglie basali con lungo picciolo, sono ovali, lanceolate, con margine ± inciso, spesso lirate, larghe 2÷5 cm lunghe 4÷18 cm con lobo terminale ovato; le cauline con breve picciolo o subsessili, sono intere, ovate o lanceolate con margine dentato ed apice acuto, progressivamente ridotte; tutte sono di colore verde scuro, opache e rugose.
I fiori, all’apice dei fusti, sono di colore giallo a simmetria dimera, hanno calice disposto sul piano orrizzonatale. I sepali gialli o verdi, sono strettamente oblunghi, i petali gialli, sono obovati.
I frutti sono silique erette o eretto-patenti, generalmente ricurve a falce, di 25÷40 x 1,5-3 mm, torulose, con valve di 12÷35 mm, glabre o a volte con peli corti, rigidi e riflessi, rostro di 8÷12 mm dritto e conico. Semi 4÷8 per loculo di 1÷1,5 mm, globosi, bruni o nerastri.
Tipo corologico: Steno-Medit. - Entità mediterranea in senso stretto (con areale limitato alle coste mediterranee: area dell'Olivo).
Habitat: È specie indicativa della presenza di limo, argilla, humus e calcare; diffusa nei campi di cereali, suoli smossi, nei rudereti, al bordo delle strade o in luoghi incolti.
Si riproduce solo per seme e ogni pianta può produrne 200÷2.000; questi rimangono vitali nel terreno fino a 50 anni.
Sistematica e possibili confusioni: Sinapis alba L. che cresce negli stessi ambienti, ma si differenzia per i frutti pubescenti e per i semi di colore giallastro. (Ampiamente coltivata per la produzione della senape bianca).
Raphanus raphanistrum L. si differenzia per le silique strozzate a rosario che a maturità si dividono in tanti frammenti, quanti sono i semi contenuti.
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Il nome del genere deriva dal greco "sinápi", ma è nome di origine egiziana o indiana; l'epiteto specifico significa dei campi arati ed indica l'habitat preferenziale.
Proprietà ed utilizzi: Specie commestibile officinale
Per uso esterno la Senape è indicata in caso di reumatismi e affezzioni delle vie respiratorie e per pediluvi.
Le foglie giovani, possono essere utilizzate come condimento per insalate a cui aggiungono un sapore piccante, oppure possono essere bollite e utilizzate come gli spinaci.
Le cime apicali, prima della fioritura, possono essere cucinate come i broccoli, di cui ricordano anche il sapore.
I semi contenuti nelle silique, la rendono appetibile ai più comuni uccelli granivori, per i quali rappresenta un ottimo alimento.
Dai semi è possibile ricavare un olio commestibile, impiegato anche nella fabbricazione di sapone.
Buona mellifera.
Note e Curiosità: In nord America Sinapis arvensis , che si pensa sia stata introdotta dai colonizzatori europei circa 400 anni fa, è una delle infestanti più diffuse ed abbondanti del grano.
L’uso della Senape è antichissimo, se ne trova traccia già nella Bibbia.
Piedi freddi? Pestate i semi di Senape e distribuiteli nelle calze!!!
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.
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Principali Fonti
PIGNATTI S., 1982. Flora d'Italia, Edagricole, Bologna
Flora of China
Flora of North America
JSTOR Plante Science
Tropicos
Acta Plantarum - Semi ed altre unità primarie di dispersione
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia
Scheda realizzata da Marinella Zepigi
Sp. Pl.: 668 (1753)
Sinapis schkuhriana Rchb., Brassica sinapistrum Boiss.
Brassicaceae
Senape selvatica, Senape arvense, Deutsch: Ackersenf
English: Field Mustard, Wild Mustard
Español: Mostaza de campo
Françasi: Moutarde des champs
Forma Biologica: T scap - Terofite scapose. Piante annue con asse fiorale allungato, spesso privo di foglie.
Descrizione: Pianta annua erbacea, polimorfa, con apparato radicale molto espanso; fusti eretti o ascendenti, ispidi o glabri, striati e ramosi; altezza generalmente compresa fra 30÷90 cm, ma sino a 120 cm nei terreni + fertili.
Le foglie basali con lungo picciolo, sono ovali, lanceolate, con margine ± inciso, spesso lirate, larghe 2÷5 cm lunghe 4÷18 cm con lobo terminale ovato; le cauline con breve picciolo o subsessili, sono intere, ovate o lanceolate con margine dentato ed apice acuto, progressivamente ridotte; tutte sono di colore verde scuro, opache e rugose.
I fiori, all’apice dei fusti, sono di colore giallo a simmetria dimera, hanno calice disposto sul piano orrizzonatale. I sepali gialli o verdi, sono strettamente oblunghi, i petali gialli, sono obovati.
I frutti sono silique erette o eretto-patenti, generalmente ricurve a falce, di 25÷40 x 1,5-3 mm, torulose, con valve di 12÷35 mm, glabre o a volte con peli corti, rigidi e riflessi, rostro di 8÷12 mm dritto e conico. Semi 4÷8 per loculo di 1÷1,5 mm, globosi, bruni o nerastri.
Tipo corologico: Steno-Medit. - Entità mediterranea in senso stretto (con areale limitato alle coste mediterranee: area dell'Olivo).
Habitat: È specie indicativa della presenza di limo, argilla, humus e calcare; diffusa nei campi di cereali, suoli smossi, nei rudereti, al bordo delle strade o in luoghi incolti.
Si riproduce solo per seme e ogni pianta può produrne 200÷2.000; questi rimangono vitali nel terreno fino a 50 anni.
Sistematica e possibili confusioni: Sinapis alba L. che cresce negli stessi ambienti, ma si differenzia per i frutti pubescenti e per i semi di colore giallastro. (Ampiamente coltivata per la produzione della senape bianca).
Raphanus raphanistrum L. si differenzia per le silique strozzate a rosario che a maturità si dividono in tanti frammenti, quanti sono i semi contenuti.
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Il nome del genere deriva dal greco "sinápi", ma è nome di origine egiziana o indiana; l'epiteto specifico significa dei campi arati ed indica l'habitat preferenziale.
Proprietà ed utilizzi: Specie commestibile officinale
Per uso esterno la Senape è indicata in caso di reumatismi e affezzioni delle vie respiratorie e per pediluvi.
Le foglie giovani, possono essere utilizzate come condimento per insalate a cui aggiungono un sapore piccante, oppure possono essere bollite e utilizzate come gli spinaci.
Le cime apicali, prima della fioritura, possono essere cucinate come i broccoli, di cui ricordano anche il sapore.
I semi contenuti nelle silique, la rendono appetibile ai più comuni uccelli granivori, per i quali rappresenta un ottimo alimento.
Dai semi è possibile ricavare un olio commestibile, impiegato anche nella fabbricazione di sapone.
Buona mellifera.
Note e Curiosità: In nord America Sinapis arvensis , che si pensa sia stata introdotta dai colonizzatori europei circa 400 anni fa, è una delle infestanti più diffuse ed abbondanti del grano.
L’uso della Senape è antichissimo, se ne trova traccia già nella Bibbia.
Piedi freddi? Pestate i semi di Senape e distribuiteli nelle calze!!!
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.
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Principali Fonti
PIGNATTI S., 1982. Flora d'Italia, Edagricole, Bologna
Flora of China
Flora of North America
JSTOR Plante Science
Tropicos
Acta Plantarum - Semi ed altre unità primarie di dispersione
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia
Scheda realizzata da Marinella Zepigi