Campanula martinii F.Fen., Pistarino, Peruzzi & Cellin. - Campanula di Fabrizio Martini
Inviato: 18 feb 2014, 23:57
Campanula martinii F.Fen., Pistarino, Peruzzi & Cellin.
Phytotaxa, 111: 27-38 (2013)
Campanula marchesettii auct. Fl. Ital. p.p., Campanula bertolae auct. Fl. Brixiae, Campanula macrorhiza auct. Fl. Brixiae, Campanula rotundifolia auct. p.p.
Campanulaceae
Campanula di Fabrizio Martini
Forma Biologica: H scap - Emicriptofite scapose. Piante perennanti per mezzo di gemme poste a livello del terreno e con asse fiorale allungato, spesso privo di foglie.
Descrizione: Pianta erbacea perenne, alta (10)20-60(100) cm, con rizoma robusto di 2-8(12) mm di Ø, munito sempre di lunghi stoloni ipogei ramificati ed allungati che sviluppano una rosetta basale in tardo autunno; fusti prostrato-suberetti, glabri, o sparsamente pubescenti.
Foglie basali in rosetta, generalmente assenti durante l'antesi, con picciolo di (10)20-30(100) mm e con lamina da ovato-reniforme a rotonda di 15(30) x 20(40), a margini acutamente dentati; foglie cauline numerose, sessili o subsessili con lamina nastriforme, lineare-lanceolata di (1)2-3(5) x 30-60(100) mm, appena dentata; foglie superiori più larghe delle inferiori.
Infiorescenza in racemo terminale laterale con (10)15-40(90) fiori penduli, sempre eretti prima dell'antesi, disposti su peduncoli robusti.
Calice sempre papilloso, con venature prominenti e con lacinie di (4)7-12(15) mm, lineari-lesiniformi, lunghe circa (1/4)1/3-1/2 della lunghezza della corolla, patenti o riflesse, talvolta erette.
Corolla lunga (15)20-25(30) mm, di colore ceruleo, conico-campanulata, papillosa alla base.
Stami inizialmente fusi allo stilo; filamenti con base allargata e cigliata al margine; antere caduche, mature prima del pistillo (proterandria). Ovario densamente papilloso. Stimma trifido. Stilo (12)15-20(24) mm, generalmente più corto della corolla.
Il frutto è una capsula sempre papillosa di (3)4(5) x (4)5-6(7) mm, con 10 venature prominenti, pendula a maturazione, deiscente per pori basali. Semi di 0,3-0,5 x 0,8-1,2 mm, ellittici, ricurvi esternamente, traslucidi e striati, bruni o bruno-rossastri.
Numero cromosomico: 2n=102
Tipo corologico: Endem. Ital. - Presente allo stato spontaneo solo nel territorio italiano.
Distribuzione: Endemica delle Prealpi lombarde e trentine, con particolare diffusione sulle Prealpi bresciane.
Habitat: Luoghi rocciosi su substrato dolomitico ('dolomia principale') ricco di carbonato di calcio dove il suolo consente una profonda radicazione, da 500 a 1600 m s.l.m.
Sistematica e possibili confusioni: La specie appartiene al gruppo di Campanula rotundifolia L., un aggregato con circa 50 specie appartenenti alla sezione Heterophylla (Witasek 1902: 8) Tzvelev (2000: 680). Diverse specie del gruppo sono alpiche, come C. macrorhiza A.DC., C. carnica Mert. & W.D.J. Koch, C. bertolae Colla e C. witasekiana Vierh., ecc. Alcune entità del gruppo nell'area di Brescia sono state considerate una popolazione disgiunta di C. macrorhiza, succesivamente di C. bertolae. Ma recenti studi morfologici, cariologici e molecolari molto approfonditi su diversi campioni da parte degli autori hanno dimostrato che si tratta di un'entità distinta a cui è dato il nome di C. martinii F. Fen., Pistarino, Peruzzi & Cellin.
Campanula bertolae Colla presenta rizoma di 3-6 mm di Ø privo di stoloni, fusti eretti, calice con lacinie erette, corolla glabra di (15-18 mm) con stilo subeguale o più lungo della corolla, ovario sporadicamente papilloso, capsula glabra o appena papillosa; cresce su substrato serpentino.
Campanula rotundifolia L. presenta rizoma di 1-3 mm di Ø prive di stoloni o con stoloni brevi, fusti eretti, calice con lacinie erette, talvolta patenti o riflesse, corolla glabra di 10-20(25) mm, ovario sempre glabro, capsula sempre glabra; indifferente al substrato.
Tassonomia filogenetica
______________________________________________________________________________
Etimologia: Il nome del genere dal diminutivo latino 'campanula', piccola campana.
La specie è dedicata in onore del Prof. Fabrizio Martini, botanico dell'Università di Trieste.
Principali Fonti
FENAROLI F., PISTARINO A., PERUZZI L., & CELLINESE N., Campanula martinii (Campanulaceae), a new species from northern Italy. Phytotaxa 111 (1): 27-28 (2013)
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia
Scheda realizzata da Anja Michelucci
Un particolare ringraziamento a Franco Fenaroli
Phytotaxa, 111: 27-38 (2013)
Campanula marchesettii auct. Fl. Ital. p.p., Campanula bertolae auct. Fl. Brixiae, Campanula macrorhiza auct. Fl. Brixiae, Campanula rotundifolia auct. p.p.
Campanulaceae
Campanula di Fabrizio Martini
Forma Biologica: H scap - Emicriptofite scapose. Piante perennanti per mezzo di gemme poste a livello del terreno e con asse fiorale allungato, spesso privo di foglie.
Descrizione: Pianta erbacea perenne, alta (10)20-60(100) cm, con rizoma robusto di 2-8(12) mm di Ø, munito sempre di lunghi stoloni ipogei ramificati ed allungati che sviluppano una rosetta basale in tardo autunno; fusti prostrato-suberetti, glabri, o sparsamente pubescenti.
Foglie basali in rosetta, generalmente assenti durante l'antesi, con picciolo di (10)20-30(100) mm e con lamina da ovato-reniforme a rotonda di 15(30) x 20(40), a margini acutamente dentati; foglie cauline numerose, sessili o subsessili con lamina nastriforme, lineare-lanceolata di (1)2-3(5) x 30-60(100) mm, appena dentata; foglie superiori più larghe delle inferiori.
Infiorescenza in racemo terminale laterale con (10)15-40(90) fiori penduli, sempre eretti prima dell'antesi, disposti su peduncoli robusti.
Calice sempre papilloso, con venature prominenti e con lacinie di (4)7-12(15) mm, lineari-lesiniformi, lunghe circa (1/4)1/3-1/2 della lunghezza della corolla, patenti o riflesse, talvolta erette.
Corolla lunga (15)20-25(30) mm, di colore ceruleo, conico-campanulata, papillosa alla base.
Stami inizialmente fusi allo stilo; filamenti con base allargata e cigliata al margine; antere caduche, mature prima del pistillo (proterandria). Ovario densamente papilloso. Stimma trifido. Stilo (12)15-20(24) mm, generalmente più corto della corolla.
Il frutto è una capsula sempre papillosa di (3)4(5) x (4)5-6(7) mm, con 10 venature prominenti, pendula a maturazione, deiscente per pori basali. Semi di 0,3-0,5 x 0,8-1,2 mm, ellittici, ricurvi esternamente, traslucidi e striati, bruni o bruno-rossastri.
Numero cromosomico: 2n=102
Tipo corologico: Endem. Ital. - Presente allo stato spontaneo solo nel territorio italiano.
Distribuzione: Endemica delle Prealpi lombarde e trentine, con particolare diffusione sulle Prealpi bresciane.
Habitat: Luoghi rocciosi su substrato dolomitico ('dolomia principale') ricco di carbonato di calcio dove il suolo consente una profonda radicazione, da 500 a 1600 m s.l.m.
Sistematica e possibili confusioni: La specie appartiene al gruppo di Campanula rotundifolia L., un aggregato con circa 50 specie appartenenti alla sezione Heterophylla (Witasek 1902: 8) Tzvelev (2000: 680). Diverse specie del gruppo sono alpiche, come C. macrorhiza A.DC., C. carnica Mert. & W.D.J. Koch, C. bertolae Colla e C. witasekiana Vierh., ecc. Alcune entità del gruppo nell'area di Brescia sono state considerate una popolazione disgiunta di C. macrorhiza, succesivamente di C. bertolae. Ma recenti studi morfologici, cariologici e molecolari molto approfonditi su diversi campioni da parte degli autori hanno dimostrato che si tratta di un'entità distinta a cui è dato il nome di C. martinii F. Fen., Pistarino, Peruzzi & Cellin.
Campanula bertolae Colla presenta rizoma di 3-6 mm di Ø privo di stoloni, fusti eretti, calice con lacinie erette, corolla glabra di (15-18 mm) con stilo subeguale o più lungo della corolla, ovario sporadicamente papilloso, capsula glabra o appena papillosa; cresce su substrato serpentino.
Campanula rotundifolia L. presenta rizoma di 1-3 mm di Ø prive di stoloni o con stoloni brevi, fusti eretti, calice con lacinie erette, talvolta patenti o riflesse, corolla glabra di 10-20(25) mm, ovario sempre glabro, capsula sempre glabra; indifferente al substrato.
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Il nome del genere dal diminutivo latino 'campanula', piccola campana.
La specie è dedicata in onore del Prof. Fabrizio Martini, botanico dell'Università di Trieste.
Principali Fonti
FENAROLI F., PISTARINO A., PERUZZI L., & CELLINESE N., Campanula martinii (Campanulaceae), a new species from northern Italy. Phytotaxa 111 (1): 27-28 (2013)
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia
Scheda realizzata da Anja Michelucci
Un particolare ringraziamento a Franco Fenaroli