Aphyllanthes monspeliensis L. - Brancò
Inviato: 09 ott 2008, 22:00
Aphyllanthes monspeliensis L.
Sp. Pl.: 294 (1753)
Asparagaceae
Brancò, Afillante di Montpellier, Deutsch: Binsenlilie
English: Blue grass lily
Español: Junquillo de flor azul
Français: Aphyllanthe de Montpellier
Forma Biologica: H scap - Emicriptofite scapose. Piante perennanti per mezzo di gemme poste a livello del terreno e con asse fiorale allungato, spesso privo di foglie.
Descrizione: Pianta erbacea perenne con portamento cespuglioso, alta 20 - 30 cm; rizoma orizzontale breve; fusti giunchiformi gracili, glauchi, afilli, avvolti alla base da guaine brunastre raramente prolungate in una lamina breve.
Foglie assimilatrici assenti.
Fiori isolati o o a gruppi di due o tre in fascetto apicale di un fusto giunchiforme; corolla avvolta alla base da un calicetto membranoso che persiste anche attorno al frutto; tepali saldati solo alla base, lunghi 1,5 cm, blu, azurro-pallidi o talvolta anche bianchi, con una linea blu scuro; stimma unico.
Frutto : capsula globosa.
Tipo corologico: Steno-Medit. - Entità mediterranea in senso stretto (con areale limitato alle coste mediterranee: area dell'Olivo).
Steno-Medit.-Occid. - Bacino occidentale del Mediterraneo, dalla Liguria alla Spagna ed Algeria.
Habitat: Prati aridi, garighe dal livello del mare fino a 800 metri.
Sistematica e possibili confusioni: Il genere Aphyllanthes è monotipico, un tempo inserito nella famiglia delle Liliaceae poi alle Aphyllanthaceae ora riferito alla famiglia delle Asparagaceae.
Aphyllanthes monspeliensis , con gruppi densi di fusti giunchiformi, può essere confuso con diverse specie del genere Juncus, ma quando è fiorito diventa inconfondibile.
Tassonomia filogenetica
______________________________________________________________________________
Etimologia: Aphyllanthes è una definizione che tende a sottolineare la totale assenza di foglie.
Il nome specifico oltre a precisarne l'areale ovest-mediterraneo di distribuzione, deriva dal fatto che, così come per molte piante dello stesso areale, la determinazione venne fatta presso la sede universitaria di Montpellier.
Proprietà ed utilizzi:
Non si conoscono utilizzi per questa splendida pianta. E' anche scarsamente utilizzata nel giardinaggio, nonostante sia una pianta adatta a giardini rocciosi o a formare gruppi compatti molto decorativi nel periodo della fioritura ma gradevoli anche negli altri periodi dell'anno.
Note e Curiosità: Il nome volgare “Brancò” è ligure, in particolare della provincia di Savona, ma è considerato dal Pignatti esteso a tutto il territorio italiano. Presso il confine con la Francia Aphyllanthes monspeliensis viene invece chiamato “Abragòn” o “Brustiarie”; quest'ultimo nome indica un antico utilizzo della pianta per la fabbricazione di spazzole.
Principali Fonti
Pignatti - Flora d'Italia - Edagricole
Nicolini, Moreschi - Fiori di Liguria - SIAG Genova
Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005 - An annotated checklist of the Italian vascular flora - Palombi Editori
Scheda realizzata da Daniela Longo
Sp. Pl.: 294 (1753)
Asparagaceae
Brancò, Afillante di Montpellier, Deutsch: Binsenlilie
English: Blue grass lily
Español: Junquillo de flor azul
Français: Aphyllanthe de Montpellier
Forma Biologica: H scap - Emicriptofite scapose. Piante perennanti per mezzo di gemme poste a livello del terreno e con asse fiorale allungato, spesso privo di foglie.
Descrizione: Pianta erbacea perenne con portamento cespuglioso, alta 20 - 30 cm; rizoma orizzontale breve; fusti giunchiformi gracili, glauchi, afilli, avvolti alla base da guaine brunastre raramente prolungate in una lamina breve.
Foglie assimilatrici assenti.
Fiori isolati o o a gruppi di due o tre in fascetto apicale di un fusto giunchiforme; corolla avvolta alla base da un calicetto membranoso che persiste anche attorno al frutto; tepali saldati solo alla base, lunghi 1,5 cm, blu, azurro-pallidi o talvolta anche bianchi, con una linea blu scuro; stimma unico.
Frutto : capsula globosa.
Tipo corologico: Steno-Medit. - Entità mediterranea in senso stretto (con areale limitato alle coste mediterranee: area dell'Olivo).
Steno-Medit.-Occid. - Bacino occidentale del Mediterraneo, dalla Liguria alla Spagna ed Algeria.
Habitat: Prati aridi, garighe dal livello del mare fino a 800 metri.
Sistematica e possibili confusioni: Il genere Aphyllanthes è monotipico, un tempo inserito nella famiglia delle Liliaceae poi alle Aphyllanthaceae ora riferito alla famiglia delle Asparagaceae.
Aphyllanthes monspeliensis , con gruppi densi di fusti giunchiformi, può essere confuso con diverse specie del genere Juncus, ma quando è fiorito diventa inconfondibile.
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Aphyllanthes è una definizione che tende a sottolineare la totale assenza di foglie.
Il nome specifico oltre a precisarne l'areale ovest-mediterraneo di distribuzione, deriva dal fatto che, così come per molte piante dello stesso areale, la determinazione venne fatta presso la sede universitaria di Montpellier.
Proprietà ed utilizzi:
Non si conoscono utilizzi per questa splendida pianta. E' anche scarsamente utilizzata nel giardinaggio, nonostante sia una pianta adatta a giardini rocciosi o a formare gruppi compatti molto decorativi nel periodo della fioritura ma gradevoli anche negli altri periodi dell'anno.
Note e Curiosità: Il nome volgare “Brancò” è ligure, in particolare della provincia di Savona, ma è considerato dal Pignatti esteso a tutto il territorio italiano. Presso il confine con la Francia Aphyllanthes monspeliensis viene invece chiamato “Abragòn” o “Brustiarie”; quest'ultimo nome indica un antico utilizzo della pianta per la fabbricazione di spazzole.
Principali Fonti
Pignatti - Flora d'Italia - Edagricole
Nicolini, Moreschi - Fiori di Liguria - SIAG Genova
Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di), 2005 - An annotated checklist of the Italian vascular flora - Palombi Editori
Scheda realizzata da Daniela Longo