Aruncus dioicus (Walter) Fernald - Barba di capra
Inviato: 30 nov 2008, 21:05
Aruncus dioicus (Walter) Fernald
Rhodora 41: 423 (1939)
Basionimo: Actaea dioica Walter - Fl. Carol.: 152 (1788)
Altri sinonimi: Aruncus sylvestris Kostel., Aruncus vulgaris Raf., Spiraea aruncus L.
Rosaceae
Barba di capra, Deutsch: Wald, Geissbart
English: Bride's Feathers
Español: Barba de chivo
Français: Barbe de bouc
Forma Biologica: H scap - Emicriptofite scapose. Piante perennanti per mezzo di gemme poste a livello del terreno e con asse fiorale allungato, spesso privo di foglie.
Descrizione: Pianta perenne, erbacea, dotata di rizoma legnoso con squame brune, i fusti sono eretti e poco ramificati; altezza 50÷200 cm.Le grandi foglie sono picciolate, composte, 2÷3 pennatosette con foglioline ovato-lanceolate, acute, con margine seghettato.
I piccoli fiori dioici, sono portati su steli diversi: i maschili di colore bianco-giallognoli con molti stami sporgenti e antere scure, i femminili bianchi con ovario semi-infero 3 carpelli e brevi stami rudimentali, sono riuniti in dense e lunghe pannocchie terminali di tipo complesso su rami fiorali patenti, penduli a maturità.
I frutti sono follicoli penduli, coriacei, glabri e bruni.
Tipo corologico: Circumbor. - Zone fredde e temperato-fredde dell'Europa, Asia e Nordamerica.
Eurasiat. - Eurasiatiche in senso stretto, dall'Europa al Giappone.
Habitat: Vegeta nei luoghi a mezz'ombra: boschi freschi submontani, praterie, radure, suoli umidi calcarei.
Generalmente fra 500÷1.500 m raramente fra 100÷1.800 m s.l.m.
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Aruncus: dal greco ἠρύγγοσ erýngios barba di capra, riferimento alla pannocchia fiorale simile nella forma alla barba delle capre. Già citato da Plinio il Vecchio
dioicus: dal greco “δις dis” due volte e “οἰκία oikía” abitazione: dioico, perchè fiori maschili e femminili sono portati da piante diverse
Proprietà ed utilizzi: Specie commestibile officinale
La pianta per la presenza di un glucoside cianogenetico ha proprietà diuretiche.
I giovani germogli rossastri, per la presenza di antocianina, che crescono al colletto della radice attaccati alla base delle stoppie dell'anno precedente, sono eduli. Toccati, dopo breve tempo lasciano sulle mani macchie nerastre, dovute alla presenza di tannino. Possono essere consumati come gli asparagi, sono gradevolmente amari, ottimi nelle frittate e veramente speciali conservati sott'olio.
Impiegata anche come pianta ornamentale.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.
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Principali Fonti
PIGNATTI S., Flora d'Italia.Edagricole, Bologna. 1982
CONTI F., ABBATE G., ALESSANDRINI A., BLASI C., Checklist of the Italian Vascular Flora. Palombi, Roma. 2005
AESCHIMANN D., LAUBER K., MOSER D., THEURILLAT J.P., Flora alpina. Ediz. italiana: Bologna, Zanichelli. 2004
ARIETTI N., La flora economica e popolare del territorio bresciano. Geroldi. Brescia 1974.
TRISKA J. La flora d'Europa. Melita, La Spezia 1990
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia
Scheda realizzata da Marinella Zepigi
Rhodora 41: 423 (1939)
Basionimo: Actaea dioica Walter - Fl. Carol.: 152 (1788)
Altri sinonimi: Aruncus sylvestris Kostel., Aruncus vulgaris Raf., Spiraea aruncus L.
Rosaceae
Barba di capra, Deutsch: Wald, Geissbart
English: Bride's Feathers
Español: Barba de chivo
Français: Barbe de bouc
Forma Biologica: H scap - Emicriptofite scapose. Piante perennanti per mezzo di gemme poste a livello del terreno e con asse fiorale allungato, spesso privo di foglie.
Descrizione: Pianta perenne, erbacea, dotata di rizoma legnoso con squame brune, i fusti sono eretti e poco ramificati; altezza 50÷200 cm.Le grandi foglie sono picciolate, composte, 2÷3 pennatosette con foglioline ovato-lanceolate, acute, con margine seghettato.
I piccoli fiori dioici, sono portati su steli diversi: i maschili di colore bianco-giallognoli con molti stami sporgenti e antere scure, i femminili bianchi con ovario semi-infero 3 carpelli e brevi stami rudimentali, sono riuniti in dense e lunghe pannocchie terminali di tipo complesso su rami fiorali patenti, penduli a maturità.
I frutti sono follicoli penduli, coriacei, glabri e bruni.
Tipo corologico: Circumbor. - Zone fredde e temperato-fredde dell'Europa, Asia e Nordamerica.
Eurasiat. - Eurasiatiche in senso stretto, dall'Europa al Giappone.
Habitat: Vegeta nei luoghi a mezz'ombra: boschi freschi submontani, praterie, radure, suoli umidi calcarei.
Generalmente fra 500÷1.500 m raramente fra 100÷1.800 m s.l.m.
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Aruncus: dal greco ἠρύγγοσ erýngios barba di capra, riferimento alla pannocchia fiorale simile nella forma alla barba delle capre. Già citato da Plinio il Vecchio
dioicus: dal greco “δις dis” due volte e “οἰκία oikía” abitazione: dioico, perchè fiori maschili e femminili sono portati da piante diverse
Proprietà ed utilizzi: Specie commestibile officinale
La pianta per la presenza di un glucoside cianogenetico ha proprietà diuretiche.
I giovani germogli rossastri, per la presenza di antocianina, che crescono al colletto della radice attaccati alla base delle stoppie dell'anno precedente, sono eduli. Toccati, dopo breve tempo lasciano sulle mani macchie nerastre, dovute alla presenza di tannino. Possono essere consumati come gli asparagi, sono gradevolmente amari, ottimi nelle frittate e veramente speciali conservati sott'olio.
Impiegata anche come pianta ornamentale.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.
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Principali Fonti
PIGNATTI S., Flora d'Italia.Edagricole, Bologna. 1982
CONTI F., ABBATE G., ALESSANDRINI A., BLASI C., Checklist of the Italian Vascular Flora. Palombi, Roma. 2005
AESCHIMANN D., LAUBER K., MOSER D., THEURILLAT J.P., Flora alpina. Ediz. italiana: Bologna, Zanichelli. 2004
ARIETTI N., La flora economica e popolare del territorio bresciano. Geroldi. Brescia 1974.
TRISKA J. La flora d'Europa. Melita, La Spezia 1990
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia
Scheda realizzata da Marinella Zepigi