Buongiorno, è la mia prima volta sul Forum, spero di non commettere errori.
Raccolgo abitualmente la specie Lathyrus ochrus (L.) DC. e ne uso gli apici vegetativi in primavera, crudi in insalata mista.
Ho letto con interesse la scheda di Daniela Longo e vorrei sapere se è possibile avere più riferimenti bibliografici sulla sua commestibilità, in particolare sul contenuto di sostanze tossiche.
approfondimento su Lathyrus ochrus
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Re: approfondimento su Lathyrus ochrus
In "Piante velenose della Flora italiana nell'esperienza del Centro Antiveleni di Milano" Banfi &al. risulta solo 1 caso di avvelenamento da Lathyrus sativus (cicerchia) e nessuno dovuto ad altre specie di quel genere, ma forse solo perché nessuno le mangia o mangia solo quelle domesticate.
Prudenza vorrebbe che si evitasse di mangiare piante selvatiche senza essere certi che siano inconfondibili e prive di possibili effetti nocivi.
Franco
Prudenza vorrebbe che si evitasse di mangiare piante selvatiche senza essere certi che siano inconfondibili e prive di possibili effetti nocivi.
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Re: approfondimento su Lathyrus ochrus
Latirismo non riservato alla sola cicerchia ma anche ad altre fabaceae.
Il caso più noto è quello di Christian McCandless, sfortunato protagonista della vicenda narrata da Krakauer in "Into the Wild" .
Mentre per questa vicenda il colpevole pare proprio essere un amminoacido, la canavanina al fine riscontrata nell'Hedysarum alpinum (normalmente commestibile in moderate quantità), nel latirismo in senso proprio si deve guardare all'acido ossalildiamminopropionico.
Pare che, oltre a variabilità locale e stagionale del contenuto di questa neurotossina, le condizioni di deperimento organico accrescano notevolmente la tossicità di queste sostanze.
Alcuni paper di approfondimento si trovano qui:
https://www.nrcresearchpress.com/doi/ab ... Mu6et6cO68
https://www.wemjournal.org/article/S108 ... ract?cc=y=
www.christophermccandless.info/Ronald-H ... wild1.html
Ciao,
C.
Il caso più noto è quello di Christian McCandless, sfortunato protagonista della vicenda narrata da Krakauer in "Into the Wild" .
Mentre per questa vicenda il colpevole pare proprio essere un amminoacido, la canavanina al fine riscontrata nell'Hedysarum alpinum (normalmente commestibile in moderate quantità), nel latirismo in senso proprio si deve guardare all'acido ossalildiamminopropionico.
Pare che, oltre a variabilità locale e stagionale del contenuto di questa neurotossina, le condizioni di deperimento organico accrescano notevolmente la tossicità di queste sostanze.
Alcuni paper di approfondimento si trovano qui:
https://www.nrcresearchpress.com/doi/ab ... Mu6et6cO68
https://www.wemjournal.org/article/S108 ... ract?cc=y=
www.christophermccandless.info/Ronald-H ... wild1.html
Ciao,
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"Io sono un filo d'erba / un filo d'erba che trema /E la mia Patria è dove l'erba trema.
Un alito può trapiantare / il mio seme lontano"
rocco scotellaro
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Re: approfondimento su Lathyrus ochrus
Scusate il ritardo nel ringraziarvi della vostra risposta! Purtroppo sono una analfabeta totale dei blog e non mi ero neppure resa conto che il mio post fosse arrivato alla pubblicazione.Scusate davvero tanto! Andrò subito a vedere i link che mi hai segnalato.