Il Taj Mahal

Cronache da paesi lontani e vicini.
AleAle
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Re: Il Taj Mahal

Messaggio da AleAle »

Che meraviglioso racconto!
La perdita delle foto poi aggiunge un tocco di magia ulteriore.
Una specie di segno del destino.
:applauso: :applauso: :applauso:
Ale
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Fraginesi
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Re: Il Taj Mahal

Messaggio da Fraginesi »

Ringrazio tutti per la pazienza con cui siete arrivati alla fine di questa lettura, in particolare ai Franchi al di qua ed al di là delle Alpi ... ;)

A Sergio, vorrei dire che le immagini che ho scelto per illustrare il Taj sono, tra quelle che visto sul Web, quelle che, per potere di suggestione e bellezza, si avvicinano di più a quello che ho visto io. In ogni caso, questo racconto può essere spunto per un viaggio (reale!) alla scoperta del Taj.

Vorrei inoltre ricordare a Dario che fuori del comune, in questo post, c'è solo il Taj Mahal ... ;),

... che spero di non avere lasciato Daniela isolata e fuori dal mondo a causa delle batterie scariche ... :) ;)

... ed un saluto alla paciarotta :D

Sì. Concondo con Ale.
La perdita del rollino del Taj sembra un segno del destino, quasi il finale di una fiaba con una morale da scoprire, in questo caso ben rappresentata dalle parole di S. Rushdie.

Ciao e grazie a tutti
Beppe :bye:
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Anja
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Re: Il Taj Mahal

Messaggio da Anja »

Ho letto tutto anch'io. Un racconto quasi 'thriller', bellissimo! Peccato solo per il rollino perduto..Grazie Beppe per questo meraviglioso reportage! :applauso: :applauso:
:bye: :fiori: anja
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Re: Il Taj Mahal

Messaggio da Micogian »

Grazie Beppe di avermi ricordato in poesia un viaggio stupendo, per fortuna io non usavo i rullini. :)
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Gianni :bye:
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Re: Il Taj Mahal

Messaggio da Fraginesi »

Micogian ha scritto: 04 ago 2017, 18:12 Grazie Beppe di avermi ricordato in poesia un viaggio stupendo, per fortuna io non usavo i rullini. :)
Gianni :bye:
Sicuramente usavi una ottima macchina fotografica! la foto è bellissima. :D
Un saluto ed un ringraziamento a te ed a Anja :)

Beppe :bye:
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gianleonardo
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Re: Il Taj Mahal

Messaggio da gianleonardo »

Mi sono gustato questo racconto mentre ero seduto in una gelateria di Otaru (isola di Hokkaido, Giappone), intento ad assaporare un cono al the verde e sakè. Non me la sono sentita di provare i gusti riccio di mare, calamaro e fagioli fermentati. In compenso mi è venuta una gran voglia di vedere il Taj Mahal e l'India. Grazie Beppe per il racconto, avvincente e magistralmente scritto.
:King: :applauso: :King:

:bye: da Gianleonardo
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Re: Il Taj Mahal

Messaggio da Fraginesi »

Hokkaido? :D
Ma sei sempre in giro per il mondo! :King:

Mi sa che tu al Taj, ci andrai!
Ed allora ti dò qualche dritta.

Da pochi anni, è possibile visitare il Taj nelle notti di luna piena.
Non mi immagino neanche lo spettacolo. Anzi me lo immagino ...

Se è possibile organizza il viaggio in modo tale di essere là nel periodo giusto! :D

Ciao
Beppe
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gianleonardo
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Re: Il Taj Mahal

Messaggio da gianleonardo »

Grazie Beppe, mi hai dato proprio una bella dritta.
Chissà se un giorno...
Un caro saluto e grazie ancora per lo splendido racconto.
:bye:
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maria grazia
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Re: Il Taj Mahal

Messaggio da maria grazia »

Intrigante il resoconto, è capitato anche a me di perdere un rullino a Venezia, ho preso per l'occasione la gondola solo per far foto e tò, nemmeno una. A pensarci ora non mi dispiace, quello che resta nei ricordi e le impressioni sono molto più vive di una foto che, tutto sommato, uno può vedere,magari fatta meglio, dal web. Però, per quanto la bellezza di una costruzione possa entusiasmare, non so perchè, ma ultimamente, guardando un palazzo, una chiesa, anche un Taj Mahal, mi chiedo del marmo rubato alle montagne, delle montagne rimaste come bocca cariata, della bellezza di un luogo se fosse rimasto intatto, non depredato, dei fiori che avrebbero potuto crescerci sopra. Ciao!!! mg :applauso:
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Garabombo
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Re: Il Taj Mahal

Messaggio da Garabombo »

Ringrazio anch'io Beppe per l'interessante racconto e per le considerazioni sulla bellezza (e sulla sensibilità per saperla cogliere).

Un ottobre di pochi anni prima (1991) ero anch'io ospite del subcontinente indiano, ma nella partizione sino-pakistana.
La pura bellezza di linee e forme che rimasero scolpite nella memoria però non furono di origine umana ma prevalentemente di origine naturale.

Mi dilungo in alcuni scatti di memoria.

1) La visione della parete Nord del Rakaposhi (7780 m) da Baltit (Hunza), ammantata della prima neve ottobrina e una di questi. Particolarità è che lo sguardo può apprezzare i suoi ripidi pendii per 6 km in verticale: dalle sponde del fondovalle arido e terroso dove dilaga il fiume Hunza, lo sguardo sale ai campi ocra, verdi e marrone chiaro, sino ai terrazzamenti e alle macchie di coltivi di albicocchi, poi su, fino alla immacolata sommità del colosso. Dovrebbe trattarsi della montagna con il versante più elevato al mondo.

2) La visione improvvisa della catena del Kongur Shan (fino a 7650 m) dal passo che adduce alla piana del Lago Karakul.
Appartiene alla bellezza dell'orizzontalità e dell'incommensurabilità degli spazi che piano piano si riesce ad apprezzare magari con l'aiuto di qualche armento di yak o di cammelli bactriani che pascolano quasi invisibili nelle sterminate lontananze.

3) Infine una suggestione visiva e sonora.
L'estrema vallata dell'Hunza piega verso Nord: questa regione si chiama Passu-Gojal. Dal paesino di Passu m'incamminai lungo il ghiacciaio Batura (all'epoca di una sessantina di km di lunghezza) per raggiungere un alpeggio e mi fermai a dormire in tenda a un primo pascolo. Al mattino, alle prime luci, mi risvegliò un canto angelico lontano che si faceva via via sempre più alto. Ancora mezzo addormentato e cercando di capire dove fossi, uscii:
di fronte, al di là delle morene laterali del ghiacciaio si ergevano i cento pinnacoli rocciosi del Tupopdan (6100 m), spolverati di neve fresca e sfiorati dai raggi del primo sole; a lato del ghiacciaio, ancora in ombra, una comitiva di bambini cantava a tutta voce il canto melodioso che mi aveva svegliato mentre risaliva la morena. Una impressione istantanea di bellezza e spensieratezza senza tempo.

Un ultimo accenno: partito per il Pakistan con rullini, reflex e affini, dopo pochi scatti mi si ruppe la leva di avancarica. Così mi liberai dell'assillo del documentare e restai con una Minox a disposizione che mi fu prestata per il viaggio. Quelle le uniche immagini di ausilio alla memoria.


Ciao,
C.
"Io sono un filo d'erba / un filo d'erba che trema /E la mia Patria è dove l'erba trema.
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"
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Fraginesi
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Re: Il Taj Mahal

Messaggio da Fraginesi »

Caro Cristiano,
molto suggestivi i tuoi "scatti di memoria" dei panorami naturali che hai potuto osservare nel tuo viaggio del 1991.
Il mio viaggio è stato opposto al tuo, in quanto incentrato soprattutto alla visita delle città, e diciamola tutta, essendo stato in quel caso un tourist-mouton :D , mi sono dovuto adeguare al programma stabilito, molto bello, per carità, ma chiuso in un contesto prettamente turistico. E' stata una scelta, di cui peraltro non mi pento affatto. Ma non ti nascondo che sarei rimasto volentieri qualche settimana in più per vedere i parchi nazionali, e soprattutto in Nepal, avvicinarmi di più alle grandi montagne.

A Maria Grazia mi permetto di farle notare :) che sul bianco marmo del Taj crescono ... messi di stupendi fiori ... :)
Se cerchi bene tra le foto ne puoi vedere qualcuno, ma ti assicuro che ve ne sono tantissimi nelle decorazioni interne ed esterne (non scherzo!)

Ciao
Beppe :bye:
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