Fragaria vesca L. subsp. vesca - Fragolina di bosco
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Fragaria vesca L. subsp. vesca - Fragolina di bosco
Fragaria vesca L. subsp. vesca
Sp. Pl.: 494 (1753)
Potentilla vesca Scop.
Rosaceae
Fragola comune, Fragolina di bosco, Deutsch: Wald, Erdbeere
English: Wild strawberry
Español: Fresa silvestre
Français: Fraisier des bois
Forma Biologica: H rept - Emicriptofite reptanti. Piante perennanti per mezzo di gemme poste a livello del terreno e con fusti striscianti.
Descrizione: Pianta perenne, erbacea, rizoma obliquo e ramificato, fusti esili, brevi e debolmente lignificati portanti le foglie in rosetta. Altezza 5÷20 cm.
Le foglie erette, lunghe circa quanto lo scapo, con lungo picciolo pubescente, sono ovali, sessili, hanno lembo trifogliato e sono munite di un aculeo terminale rossastro,la fogliolina centrale ha un breve picciolo; la pagina superiore è verde scuro, quella inferiore biancastra, sparsamente pubescente, soprattutto sui nervi. Dalla nervatura principale, si diramano 6÷9 nervature laterali, il margine è grossolanamente dentato ( meno dentato il margine interno). Stoloni aerei, raramente radicanti, portanti una squama ad ogni internodio.
Scapo 1÷3 floro, fiori eretti (alla fruttificazioe penduli), epicalice a lacinie lineari, sepali tringolari, 5 petali bianchi eretto-patenti a margine sovrapposto.
I frutti sono acheni neri e piccoli, sparsi sul ricettacolo rigonfio, carnoso, ovale e rosso, facilmente staccabili dal calice. L'insieme forma la fragola.
Tipo corologico: Cosmop. - In tutte le zone del mondo, senza lacune importanti.
Eurasiat. - Eurasiatiche in senso stretto, dall'Europa al Giappone.
Eurosiber. - Zone fredde e temperato-fredde dell'Eurasia.
Habitat: predilige le radure di montagna, faggete e pinete, le siepi, da 200÷1.900 m, anche se raramente può svilupparsi sino a 2.400 m s.l.m.
Sistematica e possibili confusioni: Specie simili sono:
Fragaria moschata Duchesne, Fragola moscata, che si distingue per fusti maggiori (20÷40 cm) più lunghi delle foglie basali, foglie più grandi con segmenti romboidali, acuti all'apice, frutti privi di acheni alla base e difficilmente staccabili dal calice.
Fragaria viridis Duchesne subsp. viridis, Fragola verde, che si distingue per stoloni mancanti o poco sviluppati, foglie con pelosità più diffusa, sepali eretti, petali bianco-giallicci, frutti privi di acheni alla base e difficilmente staccabili dal calice.
Tassonomia filogenetica
______________________________________________________________________________
Etimologia: Fragaria è il nome che ricorre sin dai tempi di Plinio il Vecchio, derivato sembra, dalla radice sanscrita “ghra”, sembrerebbe indicare la fragranza del frutto, o dal latino “fragrans” così la chiamavano i romani in omaggio ai sui frutti profumati e “vescus” = molle.
Il termine Fragaria, è stato recuperato, in seguito, da Tourefort e Linneo per indicare un genere di piante Dicotiledoni della famiglia delle Rosaceae.
Proprietà ed utilizzi: Specie commestibile officinale
Le fragole, le cui radici e foglie contengono tannini, sono sempre state fonte di rimedi casalinghi.
Erba rinfrescante, astringente, tonica, leggermente diuretica e lassativa, ad azione benefica sulla digestione e per la pelle.
Le parti utilizzate: frutti, foglie e radici contengono tannino, flavonidi e vitamina C, B1 B2, fosforo, sali minerali, sodio ferro e calcio.
I frutti fanno aumentare la riserva alcalina sono ottimi dissetanti, rinfrescanti, diuretici e depurativi, sono ricchi di sali minerali.
Le tisane di foglie giovani, senza pezioli, sono leggermente purgative e diuretiche e sono indicate nella cura delle malattie renali. I frutti maturi possono essere utilizzati nella cura della gotta.
Per uso esterno le tisane possono essere impiegate preparare compresse contro le emorroidi e le piaghe.
Il succo del frutto, per uso esterno, è indicato in caso di scottature solari, macchie della pelle e denti opachi.
La polpa dei frutti è un rimedio efficace nella prevenzione delle rughe rende la pelle del viso morbida, vellutata ed elastica.
Il rizoma ha proprietà aperitive, depurative e diuretiche che possono essere sfruttate dai gottosi,dagli artritici,dai reumatici e da coloro che sono affetti da sciatica e calcoli, è inoltre un buon astringente gengivale.
Le foglie tritate possono essere applicate sugli ascessi purulenti.
Il decotto stimola l'appetito, aumenta la diuresi, depura l'organismo dagli acidi urici, ottimo anche per gargarismi nelle infiammazioni del cavo orale e della gola.
Le tisane di fragola, sono una bevanda sostitutiva del thè.
Le fragole sono un frutto ipocalorico, forniscono 27 calorie per 100 g, ma attenzione a non esagerare, perché in soggetti predisposti possono provocare fenomeni di allergia e pruriti, specialmente se si consumano frutti non completamente maturi.
Oltre a essere consumate fresche, sono utilizzate anche per la preparazione di creme, confetture, gelati, marmellate, liquori, sciroppi, vino, sorbetti, succhi, gelatine, il loro utilizzo in cucina è praticamente infinito: risotti, frittate, minestre, salse per accompagnare la selvaggina etc.
Note e Curiosità: la fragola di bosco, è citata già nella Bibbia, nei poemi, nelle favole mitologiche e nei più antichi trattati di medicina e botanica, viene elogiata da molte fonti: Virgilio la chiama "nascentia fragra", avvertendo però i golosi di raccoglierla guardandosi dai serpenti; Plinio la descrive come un prezioso frutto del bosco da amare ed apprezzare.
Sulle tavole dell'antica Roma questo frutto compariva per le feste in onore di Adone, alla morte del quale, vuole la leggenda, Venere pianse lacrime che, giunte a terra, si trasformarono in rosse fragole.
Nel Medioevo, fu definita"frutto cuore" perché la sua forma riusciva a placare le passioni d'amore; negli scritti di quel tempo invece veniva sempre associata alle sofferenze di Cristo e dei martiri, secondo alcuni, ciò sarebbe da ricercare nel colore rosso del frutto che ricorda il sangue.
Nel Rinascimento, ad introdurre in Francia le prime grosse fragole fu Frézier, (dalle quali poi quelle coltivate) al ritorno da una missione in America, le presentò a Luigi XIV, il re Sole, il quale avendo una vera predilezione per questa delizia, le fece coltivare nei giardini di Versailles.
Nella tradizione popolare, si riteneva che la fragola avesse virtù magiche, in particolare per evitare il morso dei serpenti, si dovevano raccogliere le foglie il 24 giugno (magica notte di S. Giovanni ), farle essiccare e confezionare con esse una cintura. Nessuna serpe avrebbe osato avvicinare chiunque indossava la cintura.
Nel Nuovo Mondo, secondo le credenze di una popolazione indiana dell'Ontario, quando un uomo muore l'anima va verso il paese dei morti, dove troverà un'enorme fragola, se l'anima degusterà la fragola, dimenticherà il mondo dei vivi, in caso contrario, potrà tornare sulla terra.
San Francesco di Sales scriveva: "Noi conosciamo ed ammiriamo la fresca innocenza della fragola perché, mentre cresce nel terreno ed è continuamente schiacciata dalle serpi, dalle lucertole e da altri rettili velenosi, essa si mantiene pura e non s'imbeve delle spregevoli velenosità di questi animali, né assorbe le loro minori cattive qualità".
Shakespeare scriveva: “La fragola, che cresce sotto l'ortica, rappresenta l'eccezione più bella alla regola, poiché innocenza e fragranza sono i suoi nomi", ne era golosissimo, la definisce "cibo da fate".
Linneo, fondatore della moderna botanica nel XVIII° sec., la definì "bene di Dio", affermando che era un incomparabile rimedio contro la gotta.
Nel linguaggio dei fiori significa stima e amore, sentimento a cui facevano riferimento le fragole ricamate sul fazzoletto che Otello regalò a Desdemona e che le costò la vita.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.
______________________________________________________________________________
Principali Fonti
PIGNATTI S., Flora d'Italia.Edagricole, Bologna. 1982
CONTI F., ABBATE G., ALESSANDRINI A., BLASI C., Checklist of the Italian Vascular Flora. Palombi, Roma. 2005
AESCHIMANN D., LAUBER K., MOSER D., THEURILLAT J.P., Flora alpina. Ediz. italiana: Bologna, Zanichelli. 2004
BOWN. D., Encyclopaedia of Herbs and their Uses. Dorling Kindersley, London. 1995.
PRIHODA A., Le piante officinali della salute. Melita, La Spezia. 1993.
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia
Acta Plantarum - Semi ed altre unità primarie di dispersione
Scheda realizzata da Marinella Zepigi
Sp. Pl.: 494 (1753)
Potentilla vesca Scop.
Rosaceae
Fragola comune, Fragolina di bosco, Deutsch: Wald, Erdbeere
English: Wild strawberry
Español: Fresa silvestre
Français: Fraisier des bois
Forma Biologica: H rept - Emicriptofite reptanti. Piante perennanti per mezzo di gemme poste a livello del terreno e con fusti striscianti.
Descrizione: Pianta perenne, erbacea, rizoma obliquo e ramificato, fusti esili, brevi e debolmente lignificati portanti le foglie in rosetta. Altezza 5÷20 cm.
Le foglie erette, lunghe circa quanto lo scapo, con lungo picciolo pubescente, sono ovali, sessili, hanno lembo trifogliato e sono munite di un aculeo terminale rossastro,la fogliolina centrale ha un breve picciolo; la pagina superiore è verde scuro, quella inferiore biancastra, sparsamente pubescente, soprattutto sui nervi. Dalla nervatura principale, si diramano 6÷9 nervature laterali, il margine è grossolanamente dentato ( meno dentato il margine interno). Stoloni aerei, raramente radicanti, portanti una squama ad ogni internodio.
Scapo 1÷3 floro, fiori eretti (alla fruttificazioe penduli), epicalice a lacinie lineari, sepali tringolari, 5 petali bianchi eretto-patenti a margine sovrapposto.
I frutti sono acheni neri e piccoli, sparsi sul ricettacolo rigonfio, carnoso, ovale e rosso, facilmente staccabili dal calice. L'insieme forma la fragola.
Tipo corologico: Cosmop. - In tutte le zone del mondo, senza lacune importanti.
Eurasiat. - Eurasiatiche in senso stretto, dall'Europa al Giappone.
Eurosiber. - Zone fredde e temperato-fredde dell'Eurasia.
Habitat: predilige le radure di montagna, faggete e pinete, le siepi, da 200÷1.900 m, anche se raramente può svilupparsi sino a 2.400 m s.l.m.
Sistematica e possibili confusioni: Specie simili sono:
Fragaria moschata Duchesne, Fragola moscata, che si distingue per fusti maggiori (20÷40 cm) più lunghi delle foglie basali, foglie più grandi con segmenti romboidali, acuti all'apice, frutti privi di acheni alla base e difficilmente staccabili dal calice.
Fragaria viridis Duchesne subsp. viridis, Fragola verde, che si distingue per stoloni mancanti o poco sviluppati, foglie con pelosità più diffusa, sepali eretti, petali bianco-giallicci, frutti privi di acheni alla base e difficilmente staccabili dal calice.
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Fragaria è il nome che ricorre sin dai tempi di Plinio il Vecchio, derivato sembra, dalla radice sanscrita “ghra”, sembrerebbe indicare la fragranza del frutto, o dal latino “fragrans” così la chiamavano i romani in omaggio ai sui frutti profumati e “vescus” = molle.
Il termine Fragaria, è stato recuperato, in seguito, da Tourefort e Linneo per indicare un genere di piante Dicotiledoni della famiglia delle Rosaceae.
Proprietà ed utilizzi: Specie commestibile officinale
Le fragole, le cui radici e foglie contengono tannini, sono sempre state fonte di rimedi casalinghi.
Erba rinfrescante, astringente, tonica, leggermente diuretica e lassativa, ad azione benefica sulla digestione e per la pelle.
Le parti utilizzate: frutti, foglie e radici contengono tannino, flavonidi e vitamina C, B1 B2, fosforo, sali minerali, sodio ferro e calcio.
I frutti fanno aumentare la riserva alcalina sono ottimi dissetanti, rinfrescanti, diuretici e depurativi, sono ricchi di sali minerali.
Le tisane di foglie giovani, senza pezioli, sono leggermente purgative e diuretiche e sono indicate nella cura delle malattie renali. I frutti maturi possono essere utilizzati nella cura della gotta.
Per uso esterno le tisane possono essere impiegate preparare compresse contro le emorroidi e le piaghe.
Il succo del frutto, per uso esterno, è indicato in caso di scottature solari, macchie della pelle e denti opachi.
La polpa dei frutti è un rimedio efficace nella prevenzione delle rughe rende la pelle del viso morbida, vellutata ed elastica.
Il rizoma ha proprietà aperitive, depurative e diuretiche che possono essere sfruttate dai gottosi,dagli artritici,dai reumatici e da coloro che sono affetti da sciatica e calcoli, è inoltre un buon astringente gengivale.
Le foglie tritate possono essere applicate sugli ascessi purulenti.
Il decotto stimola l'appetito, aumenta la diuresi, depura l'organismo dagli acidi urici, ottimo anche per gargarismi nelle infiammazioni del cavo orale e della gola.
Le tisane di fragola, sono una bevanda sostitutiva del thè.
Le fragole sono un frutto ipocalorico, forniscono 27 calorie per 100 g, ma attenzione a non esagerare, perché in soggetti predisposti possono provocare fenomeni di allergia e pruriti, specialmente se si consumano frutti non completamente maturi.
Oltre a essere consumate fresche, sono utilizzate anche per la preparazione di creme, confetture, gelati, marmellate, liquori, sciroppi, vino, sorbetti, succhi, gelatine, il loro utilizzo in cucina è praticamente infinito: risotti, frittate, minestre, salse per accompagnare la selvaggina etc.
Note e Curiosità: la fragola di bosco, è citata già nella Bibbia, nei poemi, nelle favole mitologiche e nei più antichi trattati di medicina e botanica, viene elogiata da molte fonti: Virgilio la chiama "nascentia fragra", avvertendo però i golosi di raccoglierla guardandosi dai serpenti; Plinio la descrive come un prezioso frutto del bosco da amare ed apprezzare.
Sulle tavole dell'antica Roma questo frutto compariva per le feste in onore di Adone, alla morte del quale, vuole la leggenda, Venere pianse lacrime che, giunte a terra, si trasformarono in rosse fragole.
Nel Medioevo, fu definita"frutto cuore" perché la sua forma riusciva a placare le passioni d'amore; negli scritti di quel tempo invece veniva sempre associata alle sofferenze di Cristo e dei martiri, secondo alcuni, ciò sarebbe da ricercare nel colore rosso del frutto che ricorda il sangue.
Nel Rinascimento, ad introdurre in Francia le prime grosse fragole fu Frézier, (dalle quali poi quelle coltivate) al ritorno da una missione in America, le presentò a Luigi XIV, il re Sole, il quale avendo una vera predilezione per questa delizia, le fece coltivare nei giardini di Versailles.
Nella tradizione popolare, si riteneva che la fragola avesse virtù magiche, in particolare per evitare il morso dei serpenti, si dovevano raccogliere le foglie il 24 giugno (magica notte di S. Giovanni ), farle essiccare e confezionare con esse una cintura. Nessuna serpe avrebbe osato avvicinare chiunque indossava la cintura.
Nel Nuovo Mondo, secondo le credenze di una popolazione indiana dell'Ontario, quando un uomo muore l'anima va verso il paese dei morti, dove troverà un'enorme fragola, se l'anima degusterà la fragola, dimenticherà il mondo dei vivi, in caso contrario, potrà tornare sulla terra.
San Francesco di Sales scriveva: "Noi conosciamo ed ammiriamo la fresca innocenza della fragola perché, mentre cresce nel terreno ed è continuamente schiacciata dalle serpi, dalle lucertole e da altri rettili velenosi, essa si mantiene pura e non s'imbeve delle spregevoli velenosità di questi animali, né assorbe le loro minori cattive qualità".
Shakespeare scriveva: “La fragola, che cresce sotto l'ortica, rappresenta l'eccezione più bella alla regola, poiché innocenza e fragranza sono i suoi nomi", ne era golosissimo, la definisce "cibo da fate".
Linneo, fondatore della moderna botanica nel XVIII° sec., la definì "bene di Dio", affermando che era un incomparabile rimedio contro la gotta.
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Viviamo e solleviamo onde, ma non siamo quasi mai coscienti della scia che ci lasciamo dietro. (Franco Giordana)
"Si fa quel che si può e se abbiamo fatto un errore si corregge". Motto ufficiale di Acta Plantarum
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Re: Fragaria vesca L. subsp. vesca - Fragolina di bosco
Fragaria vesca L.
Fragolina di bosco - Rosaceae
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Arpino (FR),
Foto di Gianluca Nicolella
Fragolina di bosco - Rosaceae
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Re: Fragaria vesca L. subsp. vesca - Fragolina di bosco
Fragaria vesca L.
Fragolina di bosco - Rosaceae
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Arpino (FR),
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Fragolina di bosco - Rosaceae
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Re: Fragaria vesca L. subsp. vesca - Fragolina di bosco
Fragaria vesca L.
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Peascasseroli (AQ),
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Fragolina di bosco - Rosaceae
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Re: Fragaria vesca L. subsp. vesca - Fragolina di bosco
Fragaria vesca L.
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ott 2006
Peascasseroli (AQ),
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Fragolina di bosco - Rosaceae
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Re: Fragaria vesca L. subsp. vesca - Fragolina di bosco
Fragaria vesca L.
Fragolina di bosco - Rosaceae
ago 2006
Peascasseroli (AQ),
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Re: Fragaria vesca L. subsp. vesca - Fragolina di bosco
Fragaria vesca L. , Fragolina di bosco
Pavullo (MO), lug 2005
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Re: Fragaria vesca L. subsp. vesca - Fragolina di bosco
Fragaria vesca L.
Pagnacco (UD), mag 2007
Foto di Silvano Radivo
Pagnacco (UD), mag 2007
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