Flora 4(1): 99 (1821)
Saxifraga squarrosa Sieber V grappae Massalongo
Saxifragaceae
Sassifraga delle Dolomiti, Deutsch: Sparriger Steinbrech
Français: Saxifrage squarreuse
Forma Biologica: Ch pulv - Camefite pulvinate. Piante con gemme perennanti poste a non più di 20 cm dal suolo e con portamento a cuscinetto.
Descrizione: Pianta perenne con pulvini basali emisferici induriti, densi e compatti, costituiti da minuti rami lignificati con intorno numerose foglie embricate appressate tra loro, sovrastati da scapi fiorali eretti alti 3-6(8) cm, gracili e poco ramosi, rossastri e provvisti di peli ghiandolari alla base.
Foglie basali grigio-verdi piccolissime (lar. 1 x 3-4 mm), lineari-lanceolate, carenate inferiormente e piano-concave superiormente, con sottilissimo margine cartilagineo, debolmente cigliate alla base, erette, arcuato-riflesse solo all'apice e dotate di 1-5(7) pori (idatodi) con frequenti concrezioni calcaree; poche foglie cauline sparse, anch'esse assai minute.
Infiorescenze ad antela a peduncoli brevi con, di regola, 1-3(5) fiori pentameri, a sepali ovali uniti alla base, petali bianchi subrotondo-obovati (lar. 3-4 x 4-5 mm), lunghi 2-4 volte i denti calicini.
Frutto a capsula subglobosa.
Tipo corologico: Endem. Alp. - Endemica alpica presente lungo tutta la catena alpina.
Habitat: Rocce, detriti, pareti fessurate di natura calcareo-dolomitica. Da (1200)1400 ad oltre 3000 m.
Sistematica e possibili confusioni: Molto simile è Saxifraga caesia L., presente in quasi tutta l'Italia settentrionale e centrale, si differenzia per i fusti fino a 12 cm, le foglie prive di margine cartilagineo lunghe fino a 6 mm completamente arcuato-riflesse dalla base all'apice, con 5-9 idatodi, le infiorescenze solitamente 2-6 flore, i petali spatolati. Non mancano forme intermedie tra le due specie.
Secondo vari Autori, il gruppo polimorfo poco differenziato di S. caesia include, oltre a S. squarrosa, anche la sua var. grappae Massal., con petali oblanceolati subacuti più lunghi; comprende inoltre Saxifraga valdensis DC.
Tassonomia filogenetica
______________________________________________________________________________
Etimologia: Il nome generico, dal latino "saxum" = "sasso" e "frangere" = "rompere", significa "pianta che spezza le pietre", poiché si trova sempre su rocce, dove riesce ad insinuare le radici anche in piccole fessure; un'altra interpretazione fa riferimento ai "sassi renali", cioè ai calcoli, che queste erbe riuscirebbero a sbriciolare. L'attributo specifico, dal latino, significa "coperto di pustole" e si riferisce all'aspetto verrucoso dei pulvini formati da foglie che si sovrappongono l'una all'altra, come squame embricate, intorno ad un asse centrale.
Principali Fonti
PIGNATTI S., 1982. Flora d'Italia, Edagricole, Bologna
CONTI F., ABBATE G., ALESSANDRINI A., BLASI C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore
MAINARDIS G., 2005. Flora del Parco delle Prealpi giulie, Regione autonoma Friuli Venezia Giulia
ZENARI S., 1956. Flora escursionistica, Zannoni Editore, Padova
Scheda realizzata da Silvano Radivo
