Sp. Pl.: 844 (1753)
Chrysanthemum vulgare Bernh., Pyrethrum tanacetum Bernh.
Asteraceae
Erba-amara selvatica, Tanaceto comune, Aniceto, Taneda, Erba del muschio, Erba selvatica, Daneda, Erba vermicolare.
Forma Biologica: H scap - Emicriptofite scapose. Piante perennanti per mezzo di gemme poste a livello del terreno e con asse fiorale allungato, spesso privo di foglie.
Descrizione: Pianta erbacea perenne da 60 a 120 cm di altezza, fortemente aromatica, con un rizoma strisciante e ramificato, legnoso, provvista di fusti eretti, fogliosi, striati, ramificati nella parte superiore.
foglie con picciolo di 5-15 cm, alterne, glabre, con 15-23 segmenti pennatopartiti, seghettati sul bordo; le foglie del caule inguainanti presentano sul retro delle piccole ghiandole.
Le infiorescenze sono corimbi compatti terminali densi ed appiattiti con fiori tutti tubulosi di un color giallo-oro di circa 1 cm di Ø, a forma discoidea lungamente peduncolati. I flosculi periferici, attorno al margine delle infiorescenza sono femminili con corolla tridentata, mentre i centrali sono ermafroditi con corolla a 5 denti. Le brattee involucrali sono lanceolato-ottuse e scariose al margine, molto appressate.
I frutti sono acheni lunghi ca 2 mm con 4-5 coste longitudinali, punteggiate di ghiandole. Pappo con una piccola coroncina irregolarmente solcata.
Tipo corologico: Eurasiat. - Eurasiatiche in senso stretto, dall'Europa al Giappone.
Antesi: giugno-settembre
Habitat: Lungo i fossati, sui terreni incolti, sulle sponde dei fiumi, nelle praterie, soprattutto su terreni acidi ed in montagna fino 1.600 metri di altitudine.
Note di Sistematica: Sottospecie presenti in Italia:
Tanacetum vulgare L. subsp. vulgare (sopra descritta)
Tanacetum vulgare subsp. siculum (Guss.) Raimondo & Spadaro, endemismo italiano, presente solo in SIC
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Per alcuni autori dal greco "tanoos" = "lungo", probabile riferimento ai fiori che durano a lungo nel periodo della fioritura, per altri deriverebbe dal greco "athanasía" ="immortalità" , poichè si riteneva che la pianta conferisse vita eterna a chi ne beveva l'infuso.
Proprietà ed utilizzi:

Pianta estremamente aromatica, con un notevole contenuto di olii essenziali, come canfora e borneolo, che si usava abitualmente per profumare ambienti e biancheria, come insetticida per eliminare o tenere lontano pidocchi, pulci e tarme dai materassi o dai sacconi e dalle cucce degli animali domestici e quale repellente per allontanare i topi dai depositi di granaglie.
Nel Medioevo le foglie venivano utilizzate come erbe aromatiche in cucina per la preparazione di pietanze a base di uova, o di carne e in alternativa alle costose spezie. Oggi, il forte sapore aromatico e piccante del tanaceto risulterebbe eccessivo ai nostri palati divenuti molto raffinati.
Veniva usata molto dai contadini, che lasciavano macerare piccole quantità, nella grappa, per le sue proprietà amaro toniche, digestive, febbrifughe ed antifiammatorie o per aromatizzare il vino da bere prima dei pasti per combattere anoressia e spami gastrici ed intestinali.
Utilizzata dalla medicina popolare in infuso in caso di scarse mestruazioni, le sommità fiorite ridotte in polvere sono indicate per eliminare gli ossiuri.
A causa dell'alta tossicità del Tujone, olio essenziale, contenuto in elevate quantità nel Tanaceto, l'impiego terapeutico di quest'erba è stato completamento abbandonato.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.
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Principali Fonti
Pignatti S. 1982 -Flora d'Italia. Bologna
Zangheri P. 1976- Flora Italica. Padova
Campanini E.,2005 - Dizionario di fitoterapia e piante medicinali. Milano
Conti F.,Abbate G.,Alessandrini A.,Blasi C., 2005 -An Annoted Checklist of the Italian Vascular Flora. Roma
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia
Scheda realizzata da Mirna Medri