Sp. Pl.: 640 (1753)
Brassicaceae
Miagro liscio, Miagro perfogliato, Deutsch: Pfeilblättriger Hohldotter
English: Gold of pleasure, mite cress
Español: Piques grandes
Français: Myagre perfolié
Forma Biologica: T scap - Terofite scapose. Piante annue con asse fiorale allungato, spesso privo di foglie.
Descrizione: Pianta erbacea annuale, alta 20 - 90 cm.
Fusto semplice o ramosissimo, ± eretto, glabro e glauco.
Foglie basali (2 x 15 cm) oblungo-lanceolate con nervatura centrale bianca e laterale dicotomica, con margine intero o lievemente dentato, attenuate in picciolo; foglie caulinari obovato-ottuse, sessili, amplessicauli, auricolate, le superiori appressate.
Infiorescenza in racemo spiciforme su asse principale senza rami; peduncoli fruttiferi ingrossati, corti, fistolosi e appressati al ramo.
Sepali 2 - 2,5 mm.
Corolla tetramera con petali giallo-chiaro, lunghi 3 - 4 mm e disposti a croce.
Il frutto è una siliquetta indeiscente obpiriforme, di 4,5-8 x 3,5-5,5 mm, sormontata dallo stilo persistente, compressa lateralmente e allargata all'apice da 2 logge sterili rigonfie separate da una membrana centrale che racchiude l'unico seme obovoide di 2,3 mm.
Tipo corologico: W-Asiatica - Asia occidentale.
Habitat: Pianta infestante le colture dei cereali, barbabietola e girasole o a margine sentieri con preferenza di ambienti umidi; da 0 a 800 m slm.
Sistematica e possibili confusioni: Genere monospecifico.
La forma delle siliquette e le foglie perfoliate la rendono inconfondibile.
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Il nome del genere deriva dal greco "myagros" così citato da Dioscoride.
L'epiteto della specie è composto da due termini "per" = "tutt'intorno" e "foliatus" = "dotato di foglie" cioè con le foglie che circondano il fusto.
Note e Curiosità: Introdotta in Italia nel secolo XVI, prima infestante ora meno per l'uso di sementi selezionati.
Allo stadio di rosetta basale la pianta è commestibile alla stessa stregua di tante Brassicaceae, si utilizzano anche le cime in pre-antesi alla stessa stregua di broccoli cioè lessate e ripassate in padella con aglio e olio per accompagnare grigliate di salsicce o costolette.
Come per tutte le brassicacee l'abuso può generare calcolosi renale.
La radice viene usata come mangime per i maiali (insieme ad altre specie come la carota).
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.
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Principali Fonti
PIGNATTI S., 1982. Flora d'Italia, Edagricole, Bologna
LAUBER K. e WAGNER G., 2001. Flora Helvetica, Berna
Flora iberica
P. Jauzein - 2011, Flore des champs cultivés, Quæ Ed.
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Antonino Messina
