Trifolium cherleri L. - Trifoglio di Cherler
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Trifolium cherleri L. - Trifoglio di Cherler
Trifolium cherleri L.
Demonstr. Pl.: 21 (1753)
Fabaceae
Trifoglio di Cherler, Deutsch: CherlersKlee
English: Cupped Clover, Southern Clover
Español: Rabo de gato
Français: Trèfle de Cherler
Forma Biologica: T scap - Terofite scapose. Piante annue con asse fiorale allungato, spesso privo di foglie.
Descrizione: Pianta erbacea annuale, alta 5-15(30) cm, con fusti prostrato-ascendenti, coperti di abbondanti peli patenti.
Foglie picciolate, alterne, trifogliate, pelose su entrambi i lati, con segmenti obovati o obcordato-cuneati, interi o smarginati all'apice; stipole ovali, membranacee, con venature purpuree molto marcate e con la parte apicale libera erbacea, corta, lanceolata e spesso ricurva.
Infiorescenze terminali in capolini (10-17 mm di Ø) emisferici/globoso-depressi, multiflore, privi di bratteole basali, sessili, strettamente involucrati dalle stipole dilatate e orbicolari delle 2-3 foglie superiori. I capolini si staccano a maturità insieme con le stipole involucranti costituendo un'unità di disseminazione.
Calice villoso con (15)20 nervature, a fauce chiusa da un denso anello di peli e con denti lineari, uguali, doppio più lunghi del tubo.
Corolla bianco-rosata (meno di 12 mm), marcescente, caduca, subuguale ai denti calicini o appena più lunga di essi.
Il frutto è un legume indeiscente (camara), racchiuso nel calice, contenente 1 seme liscio o longitudinalmente solcato, giallognolo.
Numero cromosomico: 2n=10,16
Tipo corologico: Euri-Medit. - Entità con areale centrato sulle coste mediterranee, ma con prolungamenti verso nord e verso est (area della Vite).
Habitat: Incolti erbosi aridi, luoghi sabbiosi costieri, su substrato siliceo (specie acidofila), da 0 a 800 m s.l.m.
Sistematica e possibili confusioni: Confondibile con Trifolium hirtum All. che si differenzia per i fusti per lo più eretti, alti fino a 35 cm, le stipole lanceolate, ristrette in punta sottile setacea e dritta e corolla (12-15 mm) più lunga dei denti calicini.
Tassonomia filogenetica
______________________________________________________________________________
Etimologia: Il nome del genere deriva dal latino 'tri', tre e 'folium', foglia, in riferimento alle foglie ternate.
L'epiteto specifico dedicato da Linneo a Johann Heinrich Cherler (1570-1610), botanico svizzero che collaborava con Johann Bauhin alla stesura di Historiae plantarum generalis novae et absolutae Prodomus.
Principali Fonti
Conti, F.; Abbate, G.; Alessandrini, A.; Blasi, C. -An Annotated Checklist of the Italian Vascular Flora, Palombi Editori, Roma, 2005
Jauzein, Ph.- Flore des champs cultivés, INRA Editions, Paris, 1995
Pignatti, S. -Flora d'Italia (vol.I), Edagricole, Bologna, 1982
Tutin T.G. et al., 1964-1980. Flora Europaea, Cambridge University Press
Flora Iberica
Zangheri, P. -flora italica I-II, CEDAM, Padova, 1976
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia
Scheda realizzata da Anja Michelucci
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Fabaceae
Trifoglio di Cherler, Deutsch: CherlersKlee
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Descrizione: Pianta erbacea annuale, alta 5-15(30) cm, con fusti prostrato-ascendenti, coperti di abbondanti peli patenti.
Foglie picciolate, alterne, trifogliate, pelose su entrambi i lati, con segmenti obovati o obcordato-cuneati, interi o smarginati all'apice; stipole ovali, membranacee, con venature purpuree molto marcate e con la parte apicale libera erbacea, corta, lanceolata e spesso ricurva.
Infiorescenze terminali in capolini (10-17 mm di Ø) emisferici/globoso-depressi, multiflore, privi di bratteole basali, sessili, strettamente involucrati dalle stipole dilatate e orbicolari delle 2-3 foglie superiori. I capolini si staccano a maturità insieme con le stipole involucranti costituendo un'unità di disseminazione.
Calice villoso con (15)20 nervature, a fauce chiusa da un denso anello di peli e con denti lineari, uguali, doppio più lunghi del tubo.
Corolla bianco-rosata (meno di 12 mm), marcescente, caduca, subuguale ai denti calicini o appena più lunga di essi.
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Sistematica e possibili confusioni: Confondibile con Trifolium hirtum All. che si differenzia per i fusti per lo più eretti, alti fino a 35 cm, le stipole lanceolate, ristrette in punta sottile setacea e dritta e corolla (12-15 mm) più lunga dei denti calicini.
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IPFI: la rassegna aggiornata della flora italiana
Ci sono solo due giorni all’anno in cui non puoi fare niente: uno si chiama ieri, l’altro si chiama domani (Dalai Lama)
Natura non facit saltus (Linneo)
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Re: Trifolium cherleri L. - Trifoglio di Cherler
Trifolium cherleri L.
Isola d'Elba (LI), apr 2007
Foto di Brunello Pierini
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Re: Trifolium cherleri L. - Trifoglio di Cherler
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Isola d'Elba (LI), apr 2007
Foto di Brunello Pierini
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Re: Trifolium cherleri L. - Trifoglio di Cherler
Trifolium cherleri L.
Ponza (LT), 280 m, mag 2011
Foto di Gianluca Nicolella
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Re: Trifolium cherleri L. - Trifoglio di Cherler
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Re: Trifolium cherleri L. - Trifoglio di Cherler
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Re: Trifolium cherleri L. - Trifoglio di Cherler
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Re: Trifolium cherleri L. - Trifoglio di Cherler
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Re: Trifolium cherleri L. - Trifoglio di Cherler
Trifolium cherleri L.
Principina a Mare (GR), lug 2012
Foto di Anja Michelucci
A maturità il capolino si stacca insieme alle stipole involucranti
Principina a Mare (GR), lug 2012
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