Dopo il faticoso trekking che ci ha condotto sulla seconda cima dell'isola torniamo sulla RN 7 (la strada asfaltata che porta alla capitale) e sostiamo nella città di Ambelavao, un tipico centro dell'altipiano con una cattedrale gotica eredità del periodo francese. i restanti 8 giorni sono dedicati alla parte orientale del Madagascar che come detto in precedenza è zona più umida del Madagascar ospitando delle straordinarie, benchè fortemente minacciate, foreste pluviali. La prima tappa è il Parco Nazionale di Ranomafana dove si rinviene un buon esempio di foresta pluviale di media quota che ricopre un paesaggio fatto di morbide colline alte al massimo 1100 m. Purtroppo a causa del notevole impatto antropico in ampie superfici prevale la foresta secondaria, una formazione densa ma con alberi molto bassi, letteralmente invasa da specie invasive non indigene come Psidium cattleianum, Camellia sinensis, ecc., però quantomeno in questo ambito si può trovare facilmente uno dei simboli della flora malgascia, la Ravenala madagascariensis noto come "Albero del viaggiatore" che infatti preferisce le foreste più degradate e si comporta come specie pioniera nelle aree discoscate. Per vedere la foresta primaria bisogna camminare un pò, ma ne vale la pena grazie all'abbondante presenza di orchidee epifite (di cui nessuna fiorita in quest operiodo purtroppo!), felci arboree, palme e alberi di notevoli dimensioni anche se la volta della foresta pluviale malgascia tende ad essere lievemente meno alta rispetto alle foreste tropicali del Sud America o del sud-est asiatico. Infatti gli alberi più alti difficilmente superano i 30 m. Ovviamente la foresta pluviale è anche l'ambiente migliore per osservare la fauna e specialmente i lemuri e i camaleonti.
Per prima cosa il mattino ad Amebelavao scorgiamo un camaleonte che frutivamente si aggira per i muretti della città:
- Camaleonte
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Non appena si lasciano gli altipiani centrali e si comincia a scendere di quota verso est il paesaggio si fa più verde, le praterie vengono sostituiti dai rimboschimenti con eucalipto e infine dalla foresta pluviale.
- Parco Nazionale di Ranomafana
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