Webbia 40(2): 236 (1986)
Stipa oligotricha Moraldo subsp. etrusca (Moraldo) F.M. Vàzquez
Poaceae
Stipa dell'Etruria, Lino delle fate etrusco
Forma Biologica: H caesp - Emicriptofite cespitose. Piante perennanti per mezzo di gemme poste a livello del terreno e con aspetto di ciuffi serrati.
Descrizione: Pianta erbacea perenne, cespitosa con radici fascicolate e alta 50 - 120 cm.
Culmo (fusto) eretto, glabro, robusto e con numerose foglie nella parte inferiore dove risulta avvolto da una guaina ± pubescente sotto i nodi.
Foglie composte dalla guaina basale glabra posta intorno al culmo e dal lembo lineare e filiforme di 0,7 - 1,5 mm di Ø, ± plicato o arrotolato, il margine è ciliato e sono lunghe ± 35 cm; ligula breve, ± pelosa o quasi glabra, con orecchiette e finemente ciliate.
Infiorescenza riunita in pannocchia lineare di (10) 15 - 20 cm, sormontata da lunghe reste piumose, flessibili, ginocchiati alla base lunghe 16 - 33 (50) cm e portanti peli setolosi di 4 - 5 mm.
Spighette pauciflore con glume lanceolate e lungamente acuminate, il margine è ciliato e sono lunghe 5 - 9 cm; lemma ovato-lanceolato cosparso di peli dorsali brevi 15-20 mm. Stami 3; antere rette da un filamento; stimma piumoso; ovario monocarpellare.
Il frutto è una cariosside ricoperta da lemma aristato e con palea aderente.
Tipo corologico: Endem. Ital. - Presente allo stato spontaneo solo nel territorio italiano.
Habitat: Spesso su substrati serpentinosi o vulcanici degradati, da 100 a 800 m slm.
Sistematica e possibili confusioni: La nuova determinazione fatta da Benito Moraldo nel 1986 era riferita a esemplari dell'Alta Val Tiberina, su substrato ofiolitico. In precedenza era stata inquadrata come Stipa pulcherrima Koch (che a sua volta fù separata da Stipa pennata L.) elevandola a rango di specie endemica per tutta la zona che corrisponde ± all'antica Etruria.
Possibile confusione con Stipa pennata L. che però ha il suo areale nelle regioni alpine. Morfologicamente si distingue per il glume e resta più corti e la foglia più stretta; lemma con brevi appendici alla base della resta.
Potrebbe confondersi anche con Stipa pulcherrima Koch i cui caratteri che la distinguono stanno nella guaina basale che è interamente pubescente il lemma più breve e la resta senza ciuffo di peli.
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Il nome del genere deriva dal latino "stìpula" = " stelo, gambo o fusto"; oppure nel latino medioevale "stipa" riferito a un materiale vegetale adoperato per la copertura dei tetti;oppure da "insieme di piccoli rami e arbusti.
L'epiteto della specie è riferito al suo areale di presenza (TOS, LAZ e bassa EMR).
Note e Curiosità: In Toscana è inserita nella lista rossa delle piante protette co L.R. 56/200 (all. A).
Principali Fonti
M. Biagioli, G. Gestri, B. Acciai, A. Messina, 2002, Fiori Sulla Pietra, ed. Gramma
Biodiversità in Prov. di Prato,A.A.V.V., 2006, Specie, Vegetali,ed Le Balze
ZANGHERI P., 1976 Flora italica I-II, CEDAM, Padova
PIGNATTI S., 1982. Flora d'Italia, Edagricole, Bologna
Galleria della Flora delle Regioni Italiane
Acta Plantarum - Semi ed altre unità primarie di dispersione
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia
Scheda realizzata da Antonino Messina
