Sp. Pl.: 491 (1753)
Rosa pomifera Herrm.
Rosaceae
Rosa villosa, Deutsch: Weichhaarige Rose, Apfel-Rose
English: Apple Rose
Español: Rosa vellosa
Français: Rosier velu
Forma Biologica: NP - Nano-Fanerofite. Piante legnose con gemme perennanti poste tra 20 cm e 2 m dal suolo.
Descrizione: Arbusto alto 30 -120(150) cm con foglie caduche, a ramificazione eretta o ricurva verso il suolo, ma mai rampicante o strisciante, con fusti elevati e radi ed internodi, brevi, non pruinosi, rossastri, talvolta violacei, con aculei diritti di ca 1 cm, mai ad uncino, allargati e spessi solo alla base.
Foglie pennatosette, con stipole lungamente aderenti al picciolo, ad orecchie falciformi, presentano 5 - 7 segmenti di foglioline, lunghe 30-50 mm, larghe 16-30 mm, ruvide, ellittiche, pubescenti, doppiamente dentate, con 18-28 denti per lato, ghiandolosi, di un verde scuro la faccia superiore, mentre quella inferiore di un colore verde glauco, ricoperta di peli ghiandolosi e spinescenti sulle nervature principali.
Fiori ermafroditi isolati o raramente disposti per 2- 12 in corimbo, con 5 petali obcordati con bordo cigliati, di color rosa carminio vivo o più chiaro , Ø di ca 3 -4,5(5) cm. Pedicelli di 5-15 mm eretti, ispidi per peli ghiandolari. Ricettacolo con disco ± conico di 3-5 mm ridotto ad un anello.
Sepali lanceolati ricoperti sulla parte esterna da numerose setole corte e peli ghiandolosi, eretti dopo l'antesi,ingrossati e allargati alla base, persistenti, mai caduchi dopo la formazione del cinorrodo. I sepali sono tutti interi, gli esterni pennatifidi, muniti di appendici appariscenti.
Stili liberi, lanosi, indefiniti, carpelli numerosi inseriti sulla parete del ricettacolo.
Frutti: cinorrodo (falso frutto), carnoso, globoso-piriforme, a maturità ricurvo verso il basso, di 10-20 mm di Ø, di un bel rosso vivo, setoloso-glandoloso con aculei ± diritti, poco robusti, compressi alla base, contenente numerosi acheni legnosi, molto duri, coperti di peli.
Tipo corologico: Centroeurop. - Europa temperata dalla Francia all'Ucraina.
Pontica - Areale con centro attorno al Mar Nero (clima continentale steppico con inverni freddi, estati calde e precipitazioni sempre molto scarse).
Habitat: Cresce su pendii aridi e rocciosi,in luoghi sassosi e soleggiati, tra cespuglieti, da 500 a 1800 m
Sistematica e possibili confusioni: Possibilità di confusione per similitudine con:
Rosa tomentosa Sm. Rosa tomentosa, che si distingue per rizoma cespitoso, setole ghiandolose molto rare sui rami minori, segmenti ± pubescenti o vellutati nella faccia inferiore con nervature poco evidenti, denti composti (10 ) 20-29 (34) ghiandolosi. Spine deboli o robuste, dritte o ricurve, spesso appaiate. Fiori isolati o in piccoli corimbi con peduncoli di 10-20 mm gen. irti per setole ghiandolose o semplici, sepali laciniati tomentosi e ghiandolosi, dopo l'antesi ripiegati o ± eretti. Petali rosei con base gialla. Disco piano o conico con orifizio stretto (1/4-1/6 del totale). Frutto da sferico ad ovoide. Habitat cespuglieti e boscaglie da 500 a 1200 m.
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Il nome del genere Rosa deriva dal greco rhodon, forse di origine indo-europea, (vrod= flessibile) forse in riferimento alla flessibilità delle ramificazioni, mentre il nome specifico villosus dal latino = irsuto, ispido per peli
Proprietà ed utilizzi:
Specie commestibile officinaleI petali delle rose selvatiche hanno tutti proprietà analoghe : sono lassativi, antisettici,cicatrizzanti e tonici. I petali essicati costituiscono la base della notissima acqua di rose, usata sopratutto in cosmesi,come tonificante, schiarente e levigante per la pelle, mentre le foglie sono utilizzate per tisane leggermente astringenti, utili per chi è soggetto a problemi intestinali.
In farmacopea sono usati i prodotti estratti dai falsi frutti, quali conserve, sciroppi e marmellate ad alto interesse dietetico ed alimentare, che raccolti nel periodo invernale, contengono una percentuale elevatissima di vitamina C.
In campo erboristico vengono usati, quasi esclusivamente, i prodotti estratti dalla Rosa canina e Rosa gallica,notissime sin dall'anchità per le loro proprietà medicinali e curative.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.
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Principali Fonti
Pignatti S. 1982 -Flora d'Italia. Bologna
Zangheri P. 1976- Flora Italica. Padova
Lauber K. e Wagner G., 2001 -Flora Helvetica. Berna
Conti F.,Abbate G.,Alessandrini A.,Blasi C., 2005 -An Annoted Checklist of the Italian Vascular Flora. Roma
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia
Scheda realizzata da Mirna Medri
