Oxalis 28 (1794)
Oxalis corniculata L. V dillenii (Jacq.) Trel., Oxalis corniculata L. subsp. navierei (Jord.) Tourlet, Oxalis boreaui P. Fourn., Oxalis diffusa Boreau, non Boenn., nom. illeg., Oxalis navierei Jord., Oxalis stricta auct., non L., Xanthoxalis dillenii (Jacq.) Holub, Xanthoxalis stricta auct., non (L.) Small, Acetosella stricta auct., non (L.) Kuntze
Oxalidaceae
Acetosella di Dillenius, Deutsch: Dillenius Sauerklee
English: Southern woodsorrel
Français: Oxalis de Dillenius
Forma Biologica: H scap - Emicriptofite scapose. Piante perennanti per mezzo di gemme poste a livello del terreno e con asse fiorale allungato, spesso privo di foglie.
Descrizione: Pianta erbacea annua o perenne, alta 10 - 20 (30) cm, lunga ± 40 cm, priva di stoloni ipogei, a maturità (nella fase estiva ± a luglio) compaiono quelli epigei , sopra il colletto, disposti a raggiera e radicanti ai nodi.
Fusti multipli, prima prostrati poi ascendenti, abbastanza ramificati fin dalla base e ± ricoperti di peli unicellulari appressati, di colore argenteo quando sono giovani.
Foglie da verde-chiaro a grigio-verde, formanti verticilli: lamina suddivisa in 3 segmenti di forma obcordata 10 -13 x 7 - 9 mm; picciolo 2-4 (10) mm con alla base piccole stipole lineari o rettangolari adnate e poco visibili.
Brattee poste alla base dell'ombrella e di forma lanceolata o subulata (2,2)3 x 0.15 (0,45 (1) mm
Fiori ascellari formanti un'ombrella con 3 -5 peduncoli fiorali (raramente 8) ± eretto-patenti di 1 - 2 cm ; brattee fiorali di 0,8 - 2 (3) mm.
5 sepali di 4 - 6 mm, di colore verde chiaro e di forma lanceolato-ellittica, liberi o saldati alla base ed embricati nella preflorazione ( disposizione delle varie parti del fiore prima dell'antesi).
5 petali glabri di colore giallo e di forma obcordato-spatolata 5(12) x 2-3 mm (2 volte più lunghi del calice) liberi o saldati sul fianco con preflorazione contornata. Sono presenti 4 macule rossastre, parallele alla base di ogni petalo.
10 stami monodelfi alla base e formanti 2 verticilli glabri di misura diversa (5 +5)
5 stili
Ovario supero pentaloculare
I frutti sono capsule fissuricide pentaloculate, cilindriche di 8 - 15 x 3,6 mm, con 5 lati, glabre o pubescenti con soltanto tricomi settati.
I semi in numero di 4 - 10 per loculo sono bruni o rossastri, oblungo-ovoidali e compressi di 1 - 1,5 x 0,8 1 mm solcati trasversalmente da una linea bianchiccia.
Tipo corologico: Subcosmop. - In quasi tutte le zone del mondo, ma con lacune importanti: un continente, una zona climatica,...
N-Americ. - America del Nord.
Habitat: Ambienti antropizzati, macerie, strade e sentieri da 0 a 1000 m slm.
Sistematica e possibili confusioni: Pianta alquanto polimorfa, non semplice da identificare, per cui conviene utilizzare il binoculare per osservare le brattee e le rigature del seme o bisogna espletarne lo studio cromosomico.
Facilmente confondibile con Oxalis stricta L. che però presenta il fusto non radicante ai nodi, arrossato nella parte bassa, pedicelli fruttiferi eretto-patenti con presenza di peli ± appressati solo alla base; assenza di stipole o se presenti sono libere e piccolissime; il seme trasversalmente increspato non presenta la caratteristica linea bianca di O. dillenii.
Tassonomia filogenetica
______________________________________________________________________________
Etimologia: Il nome del genere Oxalis deriva dal greco "óxys" = "acido" e “ἄλς hals” = "sale", per il sapore acidulo
L'epiteto della specie è stato dedicato a J. J. Dillenius (1687-1747), tedesco, professore di Botanica a Oxford.
Note e Curiosità: O. dillenii è predominante nei prati falciati. Se gli animali al pascolo ne ingeriscono grandi quantità allora, per la presenza dell'ossalato, la pianta diventa tossica, causando tremori e crampi. Interessante risulta la espulsione dei semi dalla capsula, questo immerso in una massa mucillaginosa, viene spinto attraverso la fessurazione presente nella parete del frutto e per elasticità questo viene espulso.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.
______________________________________________________________________________
Principali Fonti
Flora Iberica
PIGNATTI S., 1982. Flora d'Italia, Edagricole, Bologna
ZANGHERI P., 1976 Flora italica I-II, CEDAM, Padova
E. Banfi, G. Galasso, 2010. La Flora esotica Lombarda - Regione Lombardia, msnm
JAUZEIN P., 1995. Flore des champs cultivés, INRA, Paris
CIBA-GEIGY, 1981. Tavole delle malerbe
Enc. Nel Mondo delle Piante, 1980. vol. IV , ed. Motta
Acta Plantarum - Semi ed altre unità primarie di dispersione
Galleria della Flora delle Regioni Italiane
Scheda realizzata da Antonino Messina
