Spinulum annotinum (L.) A.Haines subsp. annotinum - Licopodio annotino
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Spinulum annotinum (L.) A.Haines subsp. annotinum - Licopodio annotino
Spinulum annotinum (L.) A.Haines subsp. annotinum
Fam. Huperziac. Lycopodiac. New England 86 (2003)
Basionimo: Lycopodium annotinum L. - Sp. Pl.: 1103 (1753)
Altri sinonimi: Lycopodium dubium Zoëga, Lycopodium annotinum L. subsp. annotinum, Lepidotis annotina (L.) P. Beauv.
Lycopodiaceae
Licopodio annotino, Deutsch: Sprossender Bärlapp, Schlangen-Bärlapp
English: Interrupterd clubmoss, stiff clubmoss
Français: Lycopode à rameaux annuels
Forma Biologica: Ch rept - Camefite reptanti. Piante con gemme perennanti poste a non più di 20 cm dal suolo e con portamento strisciante.
Descrizione: Pianta perenne, con fusti radicanti prostrato-ascendenti, lassamente fogliosi, lunghi 10-150 cm, irregolarmente ramificati, con molti rami dicotomi eretti di 10-25 cm.
Foglie normali (trofofille), 1-1,5 x 5-9 mm, in genere più numerose sui rami che sul fusto principale, verdi opache, lanceolato-lineari, patenti-rigidette, intere o, a volte, denticolate ai margini, acute e talora un po' pungenti, senza appendice pilifera terminale.
Spighe sessili solitarie strobiliformi (4 x 15-40 mm) all'apice di rami eretti, formate da brattee embricate (sporofille) a base arrotondata, attenuato-acuminate e senza punta piliforme, portanti all'ascella gli sporangi.
Tipo corologico: Circumbor. - Zone fredde e temperato-fredde dell'Europa, Asia e Nordamerica.
Habitat: Boscaglie e boschi subalpini (soprattutto di conifere), brughiere, pascoli; specie acidofila frequente nei vaccinieti in sottobosco di peccete, predilige suoli freschi e umidi. Da 500 a 2500 metri; rara in ambito appenninico.
Sistematica e possibili confusioni: La pianta - priva di fiori, frutti e semi - appartiene alla divisione Lycopodiophyta (precedentemente inclusa tra le Pteridophyta) e si riproduce per mezzo di spore.
La specie descritta può essere confusa con la congenere Lycopodium clavatum L., che ha foglie appressate e molli, con lamina di 3-4 mm prolungata in un pelo bianco, spighe in genere appaiate, su singolo lungo peduncolo, con brattee ugualmente provviste di pelo apicale.
Simile è anche Selaginella selaginoides (L.) P. Beauv. ex Schrank & Mart. (= S. spinulosa A. Br.; = Lycopodium selaginoides L.), che ha fusti gracili non articolati, foglie disposte a spirale tutte uguali, dentate-spinulose al margine, lunghe 1,5-3 mm, spighe solitarie erette poco diverse dai fusti sterili, con sporofille divergenti, simili alle trofofille, ma più grandi.
Affine è anche Huperzia selago (L.) Bernh. ex Schrank & Mart. subsp. selago (= Lycopodium selago L.), che ha fusti ramificati dicotomicamente, sporangi sparsi reniformi (spesso sostituiti da bulbilli) all'ascella di foglie normali lesiniformi e non su spighe ben differenziate.
Tassonomia filogenetica
______________________________________________________________________________
Etimologia: l'epiteto specifico si riferisce allo sviluppo dei rametti terminali, che è annuale.
Proprietà ed utilizzi: Specie officinale tossica
Pianta contenente alcaloidi, tossici se usati in sovradosaggio. Si utilizzano le spighe contenenti le spore, che possiedono proprietà rinfrescanti, detersive, antidermatosiche, antinfiammatorie, diuretiche, antidiarroiche, regolatrici cardiache.
Note e Curiosità: In passato veniva usato in zone di montagna, come altre piante simili della stessa famiglia, per filtrare il latte. Intrecciato sapientemente, era adoperato dalle donne per reggere in testa cesti e altri contenitori; con sue fronde si imbottivano anche cuscini per gli anziani. Le spighe contengono un olio essenziale che, bruciato, emette una vivissima luce gialla e pertanto si impiegava per fabbricare i bengala.
In tempi recenti questa pianta ha assunto una crescente importanza officinale ed è oggetto di maggior attenzione da parte degli erboristi, tanto da indurre alcune regioni a considerarla specie a rischio, da proteggere introducendo limitazioni alla sua raccolta.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.
Entità protetta a livello nazionale.
______________________________________________________________________________
Principali Fonti
Pignatti S. - Flora d'Italia - 1982 Edagricole
Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di) - An annotated checklist of the Italian vascular flora - 2005 Palombi Editori
Zenari S. - Flora escursionistica - 1956 Zannoni Editore
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia.
Scheda realizzata da Silvano Radivo
Fam. Huperziac. Lycopodiac. New England 86 (2003)
Basionimo: Lycopodium annotinum L. - Sp. Pl.: 1103 (1753)
Altri sinonimi: Lycopodium dubium Zoëga, Lycopodium annotinum L. subsp. annotinum, Lepidotis annotina (L.) P. Beauv.
Lycopodiaceae
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English: Interrupterd clubmoss, stiff clubmoss
Français: Lycopode à rameaux annuels
Forma Biologica: Ch rept - Camefite reptanti. Piante con gemme perennanti poste a non più di 20 cm dal suolo e con portamento strisciante.
Descrizione: Pianta perenne, con fusti radicanti prostrato-ascendenti, lassamente fogliosi, lunghi 10-150 cm, irregolarmente ramificati, con molti rami dicotomi eretti di 10-25 cm.
Foglie normali (trofofille), 1-1,5 x 5-9 mm, in genere più numerose sui rami che sul fusto principale, verdi opache, lanceolato-lineari, patenti-rigidette, intere o, a volte, denticolate ai margini, acute e talora un po' pungenti, senza appendice pilifera terminale.
Spighe sessili solitarie strobiliformi (4 x 15-40 mm) all'apice di rami eretti, formate da brattee embricate (sporofille) a base arrotondata, attenuato-acuminate e senza punta piliforme, portanti all'ascella gli sporangi.
Tipo corologico: Circumbor. - Zone fredde e temperato-fredde dell'Europa, Asia e Nordamerica.
Habitat: Boscaglie e boschi subalpini (soprattutto di conifere), brughiere, pascoli; specie acidofila frequente nei vaccinieti in sottobosco di peccete, predilige suoli freschi e umidi. Da 500 a 2500 metri; rara in ambito appenninico.
Sistematica e possibili confusioni: La pianta - priva di fiori, frutti e semi - appartiene alla divisione Lycopodiophyta (precedentemente inclusa tra le Pteridophyta) e si riproduce per mezzo di spore.
La specie descritta può essere confusa con la congenere Lycopodium clavatum L., che ha foglie appressate e molli, con lamina di 3-4 mm prolungata in un pelo bianco, spighe in genere appaiate, su singolo lungo peduncolo, con brattee ugualmente provviste di pelo apicale.
Simile è anche Selaginella selaginoides (L.) P. Beauv. ex Schrank & Mart. (= S. spinulosa A. Br.; = Lycopodium selaginoides L.), che ha fusti gracili non articolati, foglie disposte a spirale tutte uguali, dentate-spinulose al margine, lunghe 1,5-3 mm, spighe solitarie erette poco diverse dai fusti sterili, con sporofille divergenti, simili alle trofofille, ma più grandi.
Affine è anche Huperzia selago (L.) Bernh. ex Schrank & Mart. subsp. selago (= Lycopodium selago L.), che ha fusti ramificati dicotomicamente, sporangi sparsi reniformi (spesso sostituiti da bulbilli) all'ascella di foglie normali lesiniformi e non su spighe ben differenziate.
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: l'epiteto specifico si riferisce allo sviluppo dei rametti terminali, che è annuale.
Proprietà ed utilizzi: Specie officinale tossica
Pianta contenente alcaloidi, tossici se usati in sovradosaggio. Si utilizzano le spighe contenenti le spore, che possiedono proprietà rinfrescanti, detersive, antidermatosiche, antinfiammatorie, diuretiche, antidiarroiche, regolatrici cardiache.
Note e Curiosità: In passato veniva usato in zone di montagna, come altre piante simili della stessa famiglia, per filtrare il latte. Intrecciato sapientemente, era adoperato dalle donne per reggere in testa cesti e altri contenitori; con sue fronde si imbottivano anche cuscini per gli anziani. Le spighe contengono un olio essenziale che, bruciato, emette una vivissima luce gialla e pertanto si impiegava per fabbricare i bengala.
In tempi recenti questa pianta ha assunto una crescente importanza officinale ed è oggetto di maggior attenzione da parte degli erboristi, tanto da indurre alcune regioni a considerarla specie a rischio, da proteggere introducendo limitazioni alla sua raccolta.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.
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Re: Spinulum annotinum (L.) A.Haines subsp. annotinum - Licopodio annotino
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Re: Spinulum annotinum (L.) A.Haines subsp. annotinum - Licopodio annotino
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Re: Spinulum annotinum (L.) A.Haines subsp. annotinum - Licopodio annotino
Lycopodium annotinum L.
Valtorta (BG), 1400 m, lug 2011
Foto di Vincenzo Volonterio
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Re: Spinulum annotinum (L.) A.Haines subsp. annotinum - Licopodio annotino
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Tambre d'Alpàgo (BL), 1450 m, ago 2008
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