Rumex crispus L. - Romice crespo
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Rumex crispus L. - Romice crespo
Rumex crispus L.
Sp. Pl.: 335 (1753)
Polygonaceae
Romice crespo, Romice crespa, Deutsch: Krauser Ampfer
English: Curled dock
Español: Acedera crispada
Français: Oseille crépue
Forma Biologica: H scap - Emicriptofite scapose. Piante perennanti per mezzo di gemme poste a livello del terreno e con asse fiorale allungato, spesso privo di foglie.
Descrizione: Pianta perenne, erbacea, glabra, con grosso rizoma strisciante e ramificato, ± lignificato, di colore rossastro; fusto cilindrico, striato, eretto, spesso soffuso di rosso-bruno, ramoso alla sommità. Altezza 60÷120 cm.
Le foglie basali hanno lungo picciolo amplessicaule; ocrea cilindrica membranacea avvolgente il fusto, lamina oblungo-lanceolata ondulata con margine crespo, quelle inserite sul fusto, sono alterne con picciolo ridotto, sottili ovali ed appuntite. I piccioli sono scanalati, sovente lievemente arrotolati sulla pagina inferiore delle foglie, dove formano una guaina membranosa.
L'infiorescenza è una pannocchia fogliosa; i fiori sono dioici, con perianzio sepaloide: 3 esterni piccoli e lineari, 3 interni triangolari-cuoriformi, gli interni hanno alla base una callosità globosa od oblunga di colore bruno arancio.
I frutti sono diclesi peduncolati, cuoriformi, ricoperti dalle valve membranose del perianzio, che a maturazione si ripiegano verso il basso.
Tipo corologico: Subcosmop. - In quasi tutte le zone del mondo, ma con lacune importanti: un continente, una zona climatica,...
Distribuzione: Presente in tutto il territorio.
Habitat: Terreni umidi e argillosi, nei prati e ai margini delle strade, ruderi, specie sinantropa frequente nei coltivi, frutteti, vigneti, prati concimati, incolti e ruderi. 0÷1.500 m s.l.m.
Tassonomia filogenetica
______________________________________________________________________________
Etimologia: Il nome del genere deriva dal latino "rumex" = lancia, indica la forma delle foglie, anche il nome specifico si riferisce alle foglie, indicandone la caratteristica increspatura.
Proprietà ed utilizzi: Specie commestibile officinale
Costituenti principali: acido crisofanico, olio essenziale, tannini, fitosteroli.
Erba amara, astringente, depurativa, rinfrescante, antianemica.
Impiegata in caso di laringite,tosse secca e mal di gola.
La radice, molto ricca di ferro, è utilizzata come antianemico, tonico-ricostituente, lassativo (sostitutivo del rabarbaro) e i frutti ricchi di tannini, contro la diarrea.
Per uso esterno, cataplasmi di foglie possono essere impiegati in presenza di dermatiti, affezioni cutanee, foruncoli.
In Europa occidentale le foglie di R. crispus, ma anche quelle di R. obtusifolius erano un un rimedio tradizionale utilizzato contro le punture da ortica.
Le giovani foglie possono essere usate nelle minestre, oppure miste ad altre erbe cucinate lesse.
Note e Curiosità: Rumex crispus L. in America, è fra le poche piante che naturalizzate dall'Europa, sono state adottate da alcune tribù indiane e utilizzate insieme ad altre specie native di Rumex, in particolare i teton dakota applicavano le foglie verdi tritate ai foruncoli per promuoverne il processo suppurativo. Le radici contenenti tannino erano invece utilizzate dai flambeau ojibwa per favorire la cicatrizzazione e la chiusura dei tagli.
Il genere Rumex comprende diverse specie di piante erbacee, molte sono considerate infestanti, altre vengono coltivate come ornamentali, altre ancora vengono utilizzate per ricavarne tannino, sostanza impiegata nella concia delle pelli.
Le grandi foglie di Rumex obtusifolius venivano utilizzate per avvolgere e conservare il burro.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.
______________________________________________________________________________
Principali Fonti
PIGNATTI S., 1982. Flora d'Italia.Edagricole, Bologna.
CONTI F., ABBATE G., ALESSANDRINI A., BLASI C., 2005. An Annotated Checklist of the Italian Vascular Flora. Palombi, Roma.
VOGEL V.J., 1998. Erboristeria e medicina naturale dei pellerossa. Rusconi, Milano.
G.GALASSO,G.CHIOZZI,M.AZUMA&E.BANFI http://www.comune.milano.it/dseserver/w ... alasso.pdf Memorie della Società Italiana di Scienze Naturali e del Museo Civico di Storia Naturale di Milano Volume XXXVI - Fascicolo I
http://www.floraiberica.org/
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia.
Scheda realizzata da Marinella Zepigi
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Forma Biologica: H scap - Emicriptofite scapose. Piante perennanti per mezzo di gemme poste a livello del terreno e con asse fiorale allungato, spesso privo di foglie.
Descrizione: Pianta perenne, erbacea, glabra, con grosso rizoma strisciante e ramificato, ± lignificato, di colore rossastro; fusto cilindrico, striato, eretto, spesso soffuso di rosso-bruno, ramoso alla sommità. Altezza 60÷120 cm.
Le foglie basali hanno lungo picciolo amplessicaule; ocrea cilindrica membranacea avvolgente il fusto, lamina oblungo-lanceolata ondulata con margine crespo, quelle inserite sul fusto, sono alterne con picciolo ridotto, sottili ovali ed appuntite. I piccioli sono scanalati, sovente lievemente arrotolati sulla pagina inferiore delle foglie, dove formano una guaina membranosa.
L'infiorescenza è una pannocchia fogliosa; i fiori sono dioici, con perianzio sepaloide: 3 esterni piccoli e lineari, 3 interni triangolari-cuoriformi, gli interni hanno alla base una callosità globosa od oblunga di colore bruno arancio.
I frutti sono diclesi peduncolati, cuoriformi, ricoperti dalle valve membranose del perianzio, che a maturazione si ripiegano verso il basso.
Tipo corologico: Subcosmop. - In quasi tutte le zone del mondo, ma con lacune importanti: un continente, una zona climatica,...
Distribuzione: Presente in tutto il territorio.
Habitat: Terreni umidi e argillosi, nei prati e ai margini delle strade, ruderi, specie sinantropa frequente nei coltivi, frutteti, vigneti, prati concimati, incolti e ruderi. 0÷1.500 m s.l.m.
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Etimologia: Il nome del genere deriva dal latino "rumex" = lancia, indica la forma delle foglie, anche il nome specifico si riferisce alle foglie, indicandone la caratteristica increspatura.
Proprietà ed utilizzi: Specie commestibile officinale
Costituenti principali: acido crisofanico, olio essenziale, tannini, fitosteroli.
Erba amara, astringente, depurativa, rinfrescante, antianemica.
Impiegata in caso di laringite,tosse secca e mal di gola.
La radice, molto ricca di ferro, è utilizzata come antianemico, tonico-ricostituente, lassativo (sostitutivo del rabarbaro) e i frutti ricchi di tannini, contro la diarrea.
Per uso esterno, cataplasmi di foglie possono essere impiegati in presenza di dermatiti, affezioni cutanee, foruncoli.
In Europa occidentale le foglie di R. crispus, ma anche quelle di R. obtusifolius erano un un rimedio tradizionale utilizzato contro le punture da ortica.
Le giovani foglie possono essere usate nelle minestre, oppure miste ad altre erbe cucinate lesse.
Note e Curiosità: Rumex crispus L. in America, è fra le poche piante che naturalizzate dall'Europa, sono state adottate da alcune tribù indiane e utilizzate insieme ad altre specie native di Rumex, in particolare i teton dakota applicavano le foglie verdi tritate ai foruncoli per promuoverne il processo suppurativo. Le radici contenenti tannino erano invece utilizzate dai flambeau ojibwa per favorire la cicatrizzazione e la chiusura dei tagli.
Il genere Rumex comprende diverse specie di piante erbacee, molte sono considerate infestanti, altre vengono coltivate come ornamentali, altre ancora vengono utilizzate per ricavarne tannino, sostanza impiegata nella concia delle pelli.
Le grandi foglie di Rumex obtusifolius venivano utilizzate per avvolgere e conservare il burro.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.
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Principali Fonti
PIGNATTI S., 1982. Flora d'Italia.Edagricole, Bologna.
CONTI F., ABBATE G., ALESSANDRINI A., BLASI C., 2005. An Annotated Checklist of the Italian Vascular Flora. Palombi, Roma.
VOGEL V.J., 1998. Erboristeria e medicina naturale dei pellerossa. Rusconi, Milano.
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Viviamo e solleviamo onde, ma non siamo quasi mai coscienti della scia che ci lasciamo dietro. (Franco Giordana)
"Si fa quel che si può e se abbiamo fatto un errore si corregge". Motto ufficiale di Acta Plantarum
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Foto di Attilio Marzorati
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Maranola (LT), 15.5.2006
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