Ho qualche dubbio, dato anche il substrato siliceo (M. triandra è strettamente calcifila).
Purtroppo non si vedono bene né i talli né i particolari attorno alla capsula, anche se mi sembra di intravedere delle minuscole lacinie a formare uno psedoperianzio. Se fossi così, si tratta di M. gracilis (= Asterella g.), che tra l'altro è acidofila (tornerebbe quindi l'ecologia).
Grazie per l'intervento Guido, molto interessante e complimenti per la scheda di M. trianda che ho linkato sopra! Nella 2ª foto in effetti sembra esserci qualche lacinia, peccato che la capsula sia dalla parte opposta rispetto allo scatto. In ogni caso ottimo ritrovamento Renzo, da approfondire... se non erro l'ultima segnalazione per M. gracilis in Piemonte risale a prima del 1950 - "● reports before 1950" - Aleffi, M.: New Check-list of the Hepaticae and Anthocerotae of Italy. — Fl. Medit. 15: 485- 566. 2005. — ISSN 1120-4052.
Purtroppo le lacune conoscitive nelle briofite sono tante in Italia. Mannia gracilis l'ho trovata quest'anno in Val Cervo (BI). Inoltre mi ricordo di aver letto un sito web inglese, dove c'era un resoconto di un briologo (Blockeel?) che la vista di recente in alta Val di Susa. Non dovrebbe essere quindi rara in Piemonte. Vi dico solo che, tanto per darvi un altro elemento di paragone, anche Mannia trianda, stante ai relativamente pochi dati sinora raccolti, dovrebbe essere molto frequente in tutta la fascia della alpi carbonatiche in Lombardia.