Fl. Nieder-Österreich 2: 760 (1892)
Basionimo: Fragaria crantzii Crantz - Inst. Rei Herb. 2: 178 (1766)
Altri sinonimi: Potentilla rigoana Wolf, Potentilla salisburgensis Haenke, Potentilla crantzii (Crantz) Beck ex Fritsch V crantzii, Potentilla crantzii (Crantz) Beck ex Fritsch V baldensis (A. Kern.) Gams, Potentilla alpestris Haller f., nom. illeg.
Rosaceae
Cinquefoglia di Crantz, Potentilla di Crantz, Deutsch: Zottiges Berg-Fingerkraut
English: Alpine cinquefoil
Français: Potentille de Crantz
Forma Biologica: H scap - Emicriptofite scapose. Piante perennanti per mezzo di gemme poste a livello del terreno e con asse fiorale allungato, spesso privo di foglie.
Descrizione: Pianta perenne con peli patenti, a radice legnosa ramificata, fusti ascendenti di 5-20 cm, scarsamente ramosi, leggermente lignificati alla base.
Foglie basali a 5(7) segmenti obovato-cuneati (lar. 6-12 x 8-18 mm) grossamente dentati nella metà superiore (5-7 denti di ugual dimensione), picciolo lungo 1-4 cm con alla base stipole brune ovali-lanceolate (3 x 8 mm), lamina, ma soprattutto bordo e nervature villosi; foglie cauline piccole a 3-5 segmenti.
Fiori in cime 2-7-flore, a petali giallo intenso-aranciati, obovato-cuoriformi bilobi (lar. 8 x 8-10 mm); calice con sepali acuti di 2 x 4 mm ed epicalice a lacinie lievemente più piccole ottuse.
Frutti ad acheni, lisci o rugosi.
Tipo corologico: Circum-Artico-Alp. - Zone artiche dell'Eurasia e Nordamerica e alte montagne della zona temperata.
Orof. S-Europ. - Orofita sud-europea (catene dell'Europa meridionale, dalla Penisola Iberica, Alpi, ai Balcani ed eventualmente Caucaso o Anatolia).
Habitat: Pascoli subalpini ed alpini aridi, pendii rocciosi e rupi, su suoli basici derivati da calcari e dolomie. Da 1000 a 2700(3600) m.
Sistematica e possibili confusioni: Possibile confusione con le congeneri:
Potentilla aurea L., che, pur con fiori molto simili, ha fitti peli sericei appressati su fusti, nervi e bordi fogliari, foglie con sempre 5 segmenti lanceolati stretti (non >6 mm) a bordi subparalleli e dente apicale nettamente più piccolo dei due laterali, stipole semiovate più brevi; vegeta su suoli acidificati;
Potentilla tabernaemontani Asch. (= P. verna L. p.p.) ha fusti striscianti legnosi formanti una specie di tappeto, con rosette alla cui base sono inseriti rami fioriferi prostrato-ascendenti, spesso non superanti le foglie basali a 5-7 segmenti con 3-4 denti per lato, stipole delle foglie basali lineari-lesiniformi, lacinie dell'epicalice più brevi e sottili dei sepali.
Potentilla rappresenta un genere polimorfo e complesso, per il manifestarsi di fenomeni ibridogeni: esistono infatti numerose subspecie e varietà; in Europa (non in Italia) si trovano altre sottospecie: P. crantzii subsp. latestipula Vives (1964), P. crantzii subsp. saxatilis (Boulay) J. Soják (1960), P. crantzii subsp. serpentini (Borbás ex Zimmeter) Hayek ex Neumayer (1980).
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Il nome generico, dal latino "potens" = "forte, potente", è dovuto alle marcate proprietà toniche ed astringenti di alcune specie; l'attributo specifico si riferisce a H.J.N. von Crantz (1722-1799), professore viennese studioso di specie alpine, che dedicò questa specie a se stesso.
Proprietà ed utilizzi:
Specie officinaleDi tutte le specie del genere si usa l'intera pianta ed in particolare la radice; contengono tutte (in dosi più o meno accentuate) tannini, vari acidi, amido, gomme, resine e possiedono proprietà astringenti, antiemorragiche, antidiarroiche, spasmolitiche ed antinfiammatorie; per uso esterno si possono impiegare decotti e collutori, nelle affezioni oro-faringee e con azione vulneraria ed antinfiammatoria.
Note e Curiosità: Alcune potentille (piante non in fruttificazione), per la notevole somiglianza nelle foglie e nei fiori, sono state in passato confuse con fragole; quest'ultime differiscono però nettamente per i frutti, che in realtà sono falsi frutti originati da un ingrossamento del ricettacolo, rosso carnoso e portante i veri frutti (piccoli acheni coriacei).
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.
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Principali Fonti
Pignatti S. - Flora d'Italia - 1982 Edagricole
Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di) - An annotated checklist of the Italian vascular flora - 2005 Palombi Editori
Mainardis G. - Flora del Parco delle Prealpi giulie - 2005 Regione autonoma Friuli Venezia Giulia
Zenari S. - Flora escursionistica - 1956 Zannoni Editore
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia.
Scheda realizzata da Silvano Radivo
