Carex panicea L. - Carice migliacea

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Carex panicea L. - Carice migliacea

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Carex panicea L.
Sp. Pl.: 977 (1753)


Cyperaceae

Carice migliacea, Deutsch: Hirse-Segge
English: Carnation sedge
Español: Junco de pasto
Français: Laîche millet


Forma Biologica: G rhiz - Geofite rizomatose. Piante con un particolare fusto sotterraneo, detto rizoma, che ogni anno emette radici e fusti avventizi.

Descrizione: Pianta erbacea perenne alta (10) 20-40 (60) cm, con stoloni sotterranei allungati.
Fusti eretti, trigoni, con angoli leggermente acuti, ± lisci, avvolti alla base da guaine bruno chiaro, da intere a fibrose.
Foglie piane, glauche, larghe (1,5) 2-4 (5) mm, che si assottigliano progressivamente in una punta sottile, scabre ai margini e sulla nervatura della pagina inferiore, più brevi del fusto.
Ligula lunga (1,5) 2 (3) mm, larga 3-5 (6) mm, saldata al lembo con il cui raggio si confonde; antiligula assente.
Brattee fogliacee superanti di poco la propria spiga, con guaina ± rigonfia lunga 1-3 cm.
Infiorescenza lassa, variegata di verde chiaro e bruno-porpora, composta da 1 (2) spiga maschile terminale e (1) 2 (3) spighe femminili.
Spiga maschile fusiforme, brunastra lunga 1,5-2 (3) cm.; gluma obovata di 3-4,5 mm, di colore bruno-rossastro chiaro, con margine scarioso e apice ottuso.
Spighe femminili cilindriche, erette, lunghe (1) 2-3 cm, con fiori basali spaziati, i superiori progressivamente ravvicinati, da subsessili a peduncolate; glume ovato-lanceolate di 3-4 mm, con dorso liscio o raramente scabro nella parte distale, di colore bruno-rossastro scuro, molto più brevi degli otricelli, apice acuto o con breve mucrone.
Peduncoli allungati 0,5-3 cm, rigidi, tali da rendere più o meno tutte le spighe erette o eretto-patenti.
Stimmi: 3
I frutti sono pseudanteci (otricelli) di 3-3,5 (4) x 1,5 mm, suberetti, largamente fusiformi, trigoni, papillosi, giallo verdastri, variegati di purpureo, attenuati in un becco breve, quasi indistinto, con apice tronco o brevemente bidentato, papilloso.
Acheni di 2-2,5 x 0.9-1,2 mm, obovati o ellittici, trigoni, verdastri o brunastri.

Tipo corologico: Eurosiber. - Zone fredde e temperato-fredde dell'Eurasia.

Habitat: Paludi neutro basiche, torbiere basse, molinieti.
Era molto comune in tutte le zone a nord del Po, prima che la Padania fosse colonizzata dall'uomo. A causa delle bonifiche e sistemazioni agrarie è quasi ovunque scomparsa dalla pianura.

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Sistematica e possibili confusioni: Il periodo migliore per l'identificazione delle Carex non è la fioritura (generalmente precoce), ma la fruttificazione. Di particolare importanza sono gli otricelli, gli stimmi e l'apparato radicale; in mancanza di questi caratteri è quasi impossibile identificarle con sicurezza.
Anche l'habitat può aiutare nel riconoscimento della specie.
Occorre fare attenzione al numero degli stimmi, può accadere che uno degli stimmi sia nascosto dall'otricello oppure si sia staccato e perduto durante la dissecazione, quindi per una corretta identificazione è sempre meglio esaminare parecchi fiori.

Tassonomia filogenetica

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Etimologia: Il nome generico dal nome classico latino cārex, caricis carice (in Virgilio, Georg. 3.231). L’etimologia del nome è ignota, tra le diverse ipotesi la più convincente è che derivi dal greco κείρω keíro io taglio, in riferimento al bordo tagliente delle foglie
il nome specifico deriva da panicum panìco: simile al panìco o miglio.

Proprietà ed utilizzi:
Nonostante il genere Carex sia così diffuso e numeroso, non si conoscono utilizzi a scopo alimentare e farmaceutico per nessuna specie.

Note e Curiosità: Il genere Carex è il più vasto della famiglia delle Cyperaceae, comprende circa 2000 specie distribuite su tutto il globo, prevalentemente in regioni umide, temperate o fredde, dove spesso costituiscono la vegetazione predominante (Cariceti) ma si adattatano anche ai pendii sassosi d’alta quota. Ai margini degli specchi d'acqua interni tendono a invadere stagni e laghi formando zone acquitrinose, poi terreni paludosi, infine pseudo-praterie che gradatamente si interrano. Sono tutte piante perenni, con fusti semplici spesso a sezione triangolare.
Benché le specie del genere appaiano macroscopicamente simili alle Poaceae, queste ultime possiedono due glume per ogni spighetta uni o multiflora e un perigonio formato da 2 tepali (lemma e palea) per ciascun fiore; i fiori sono tutti ermafroditi.
Tutte le specie di Carex hanno invece fiori unisessuali e sono spesso, ma non sempre, monoiche (entrambi i sessi sulla stessa pianta ma in fiori distinti); il perigonio è del tutto assente; una brattea erbacea (gluma) sottende ogni fiore; i fiori maschili sono ridotti a 1 (3) stami e i fiori femminili a 3 (2) carpelli formanti un ovario uniloculare.

Principali Fonti
Pignatti S. (2017) Flora d'Italia, II ed.. Edagricole, Bologna
Hamon D. (2022) - Carex de France. Biotope Edition
Flora Iberica - Plantas vasculares del la Peninsula Iberica e Islas Baleares.
Carex panicea
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia.


Scheda realizzata da Roberta Alberti
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Piana di Gaver (BS), 1500 m, giu 2012
Foto di Daniela Longo
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Conero (AN), Apr 2009
Foto di Daniele Carbini

Val Gabbia (BS), 1600 m, giu 2011
Foto di Alessandro Federici
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torbiera del Tonale, V.Camonica (BS), 1840 m, lug 1989
Foto di Franco Fenaroli

Lucoli (AQ), 1540 m, giu 2012
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Lucoli (AQ), 1540 m, giu 2012
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Conero (AN), Apr 2009
Foto di Daniele Carbini

Limone Piemonte (CN), 1520 m, giu 2017
Foto di Giacomo Bellone
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Castelfranco Emilia (MO), 50 m, mag 2007
Foto di Filiberto Fiandri

Limone Piemonte (CN), 1520 m, giu 2017
Foto di Giacomo Bellone
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Nesso (CO), 1000 m, giu 2013
Foto di Pierfranco Arrigoni
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