Sp. Pl.: 392 (1753)
Ericaceae
Rododendro irsuto, Rododendro peloso, Deutsch: Bewimperte Alpenrose
English: Hairy alpenrose
Français: Rhododendron poilu
Forma Biologica: NP - Nano-Fanerofite. Piante legnose con gemme perennanti poste tra 20 cm e 2 m dal suolo.
P caesp - Fanerofite cespugliose. Piante legnose con portamento cespuglioso.
Descrizione: Arbusto sempreverde, molto ramificato fin dal colletto, alto 30-60 cm (raramente oltre), con apparato radicale piuttosto superficiale, interessato da micorrize. Rami esili e fragili, i più vecchi grigi o bruno-rossastri, quelli dell'anno verdi, punteggiati di piccole ghiandole e di radi peli setolosi. Gemme fogliari piccole, ogivali, acute, protette da brattee rosso-brune; gemme fiorali globose, già presenti nell'autunno precedente, anch'esse rosso-brune.
Foglie ellittiche (15-30 x 7-12 mm), inserite a spirale, ravvicinate all'apice dei rametti a formare una rosetta, verdi chiare, cosparse nella pagina inferiore di ghiandolette puntiformi; margine debolmente crenato e provvisto di ciglia lunghe 1-3 mm, con nervatura centrale in evidenza.
Infiorescenze in racemi, con 3-10 fiori campanulati, a simmetria pentamera, su peduncoli pelosi-ghiandolosi lunghi il doppio del fiore; corolla comunemente rosa, ma a volte color rosso più o meno intenso, lunga 7-8 mm, con all'interno 1 pistillo e 10 stami; calice di 4 mm, con lobi lanceolati e a margine irsuto.
Frutti in piccole capsule pelose, raggruppate.
Semi piccoli giallo-bruni, a forma di virgola.
Tipo corologico: Alpica - Alpi
Distribuzione: Specie orofita, subendemica, presente su Alpi centro-orientali, Alti Tatra, Monti Illirici e Carpazi centrali.
Habitat: Legata tipicamente a substrati calcareo-dolomitici, eliofila, avendo carattere pioniero, vegeta su suoli grezzi, spesso anche su rupi e macereti, ad altitudini comprese tra gli 800 e i 2400 m; raramente, tuttavia, specialmente nelle zone alpine orientali, si può osservarla a quote inferiori (circa 200-250 m), lungo greti e frane in siti soleggiati. Spesso accompagna altre specie microterme e frugali, quali Rododendro nano, Ginepro nano, Scopa carnicina, Mirtillo rosso, Pino mugo in sottobosco di formazioni rade di Larice, Abete rosso e Cembro.
Sistematica e possibili confusioni: La congenere Rhododendron ferrugineum L., ad areale più vasto, esteso anche all'intero arco alpino ed Appennino settentrionale, differisce soprattutto per le foglie, di colore verde scuro lucente superiormente e bruno-rugginoso di sotto, con margine revoluto in basso, prive di pelosità; ugualmente glabri sono i peduncoli fiorali ed il calice; i fiori, inoltre, hanno colorazione più carica, tendente al porpora e sono più profumati. Nonostante quest'ultimo sia considerato specie silicicola (e di regola lo è), talvolta le due specie convivono, ove localmente vi siano suoli decalcificati, almeno superficialmente.
Viene segnalata anche l'entità Rh. x intermedium Tausch, che risulta dall'ibridazione delle due specie.
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Dal greco "rhodon" = "rosa" e "dendron" = "albero", nell'insieme "pianta delle rose", da cui anche il nome comune italiano "rosa delle Alpi", dato al Rh. ferrugineum; il nome specifico è evidentemente riferito alla pelosità della pianta, in particolare a quella delle foglie.
Proprietà ed utilizzi:
Specie officinale tossicaLe foglie contengono arbutina ed ericolina, principi attivi utili come antireumatici e contro i calcoli renali. Oltre a queste proprietà, foglie e fiori, sotto forma di infusi, decotti ed impacchi, agiscono anche come tonici generali, antigottosi, diuretici, diaforetici, astringenti e analgesici.
I Rododendri sono piante mellifere, col cui polline le api producono in alcune zone alpine un rinomato specifico miele.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.
Entità protetta a livello regionale (LOM)
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Principali Fonti
Pignatti S. - Flora d'Italia - 1982 Edagricole
Mainardis G. - Flora del Parco delle Prealpi giulie - 2005 Regione autonoma Friuli Venezia Giulia
Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di) - An annotated checklist of the Italian vascular flora - 2005 Palombi Editori
Scheda realizzata da Silvano Radivo
Altipiano del Montasio (UD), settembre 2009
Foto Massimo Ramella
