Oesterr. Bot. Z. 104: 228 (1957)
Rubiaceae
Caglio del Pizzo Arera, Gaillet du Mont Arera , Arera Labkraut
Forma Biologica: H scap - Emicriptofite scapose. Piante perennanti per mezzo di gemme poste a livello del terreno e con asse fiorale allungato, spesso privo di foglie.
Descrizione: Pianta perenne, erbacea, cespitosa, lignificata alla base, glabra, con fusti prostrati, quadrangolari, a rami ascendenti; altezza compresa fra 15÷40 cm.
Le foglie, riunite in verticilli composti da 6÷8 elementi, sono lineari-spatolate ± carnosette, hanno apice ialino molle, margine fogliare liscio, scrsamente revoluto.
Infiorescenza cilindrica, allungata, fiori brevemente peduncolati, la corolla giallastra con 4 lobi brevemente mucronati.
Tipo corologico: Endem. Ital. - Presente allo stato spontaneo solo nel territorio italiano.
Antesi: Luglio÷Agosto
Distribuzione in Italia: Lombardia sulle Prealpi Bergamasche e Bresciane da W a E, dal Monte Pregherolo alla Concarena, attraverso i monti delle Valle di Scalve: Presolana, Ferrante, Camino e Bagozza.
Habitat: Ghiaioni calcarei, ; 1900÷2.100 m s.l.m.
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Il nome del genere deriva dal greco "gala"= latte in quanto alcune specie hanno la proprietà di far cagliare il latte; il nome specifico è la dedica di Merxmüller & Ehrendorfer al Pizzo Arera, "santuario" della flora orobica.
Curiosità: Questa specie è stata descritta come nuova nel 1957 da Merxmüller & Ehrendorfer, in precedenza era stata raccolta anche da F. Lona, che però non l'aveva riconosciuta come nuova specie.
Attenzione: Galium montis-arerae è specie a rischio. Livello IUCN: LR. Come per Linaria tonzigii, anche la soppravvivenza di questa specie nelle prealpi Orobiche, è fortemente minacciata da progetti di potenziamento e collegamento delle piste di sci nel comprensorio di Colere e di Lizzola.
Il livello di biodiversità dell'area interessata al progetto degli inmpianti, supera del 50% la media della provincia. In quest'area sono state censite dagli esperti del FAB, 12 sepcie vegetali elencate nella Lista rossa, quindi a rischio di estinzione; 6 specie endemiche delle Orobie, quindi specie uniche al mondo; 11 specie rarissime, presenti in pochissime altre stazioni della provincia e con popolazioni ridotte e infine, ma non ultime 50 specie presenti solo sulle Orobie
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Principali Fonti
PIGNATTI S., 1982. Flora d'Italia.Edagricole, Bologna.
CONTI F., ABBATE G., ALESSANDRINI A., BLASI C., 2005. An Annotated Checklist of the Italian Vascular Flora. Palombi, Roma.
AESCHIMAN D., LAUBER K., MOSER D., THEURILLAT J.P., 2004. Flora alpina. Ediz. italiana: Bologna, Zanichelli.
AESCHIMANN D. & BURDET H.M. 2005. Flore de la Suisse Et des territoires limitrophes - Le nouveau Binz. Haupt Berne.
Tagliaferri F., Bendotti M., Bona E., 2009. La Valle di Scalve - Guida alla flora rilevante degli ambienti naturali.
http://www.actaplantarum.org/flora/flora.php
Scheda realizzata da: Marinella Zepigi