Syn. Gen. Compos.: 128 (1832)
Basionimo: Hyoseris foetida L. - Sp. Pl.: 808 (1753)
Asteraceae
Lucertolina fetente, Lattuga fetida, Deutsch: Hainsalat, Stinksalat
English: Stinking aposeris
Français: Aposéris fétide
Forma Biologica: H ros - Emicriptofite rosulate. Piante perennanti per mezzo di gemme poste a livello del terreno e con foglie disposte in rosetta basale.
Descrizione: Pianta erbacea glabra, perennante, di 10-20 cm, con radice fittonante fetida e scapi fiorali afilli, semplici e monocefali.
Foglie tutte basali, che formano una rosetta, di un bel colore verde lucente, roncinato-pennatopartite con 5-11 segmenti laterali irregolarmente rombici, quello terminale a forma triangolare.
Capolini solitari, all'apice di scapi nudi, di ca. 3 cm di diametro, di colore giallo-dorato, lucido, con ligule rade disposte a raggiera in più ranghi di lunghezza decrescente, dall'esterno al centro, le esterne talvolta screziate di rosso.
Involucro di forma conica, lungo ca. 1 cm, con brattee interne lanceolate tutte uguali con una nervatura centrale in rilievo, quelle esterne molto piccole, quasi a guisa di calicetto, non sempre evidenti, triangolari ed irregolari.
Frutti: acheni prismatici sormontati da un becco, pappo nullo.
Tipo corologico: Orof. SE-Europ. - Orofita sudest-europea, con areale gravitante specialmente sui Balcani: manca sui Pirenei.
Antesi: giugno - agosto
Habitat: Pianta che predilige ambienti umidi ed ombrosi, vallecole, faggette, cumuli di ramaglie, boschi misti, pascoli pingui e prati mesofili, addensandosi facilmente in vasti consorzi da 300 a 1800 m s.l.m.
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Il nome del genere le fu dato dal medico e botanico belga Noël Martin Joseph de Necker (1729- 93) nel 1790 e fu usato ulteriormente dal botanico e medico tedesco Christian Friedrich Lessing (1809-62) nel 1832, quando separò questa specie dal genere Hyoseris, nominata precedentemente da Linneo.
La radice "seris "= cicoria, e la preposizione "apo"= diversa sono di origine greca e significano pianta diversa dalla cicoria, mentre il nome della specie "foetida" da latino puzzolente, maleodorante, per lo strano odore che emana la radice e non le parti aeree della pianta, come sostengono alcuni autori.
Proprietà ed utilizzi:

Pianta commestibile (secondo G. Bounier 1911- 1935) un tempo usata come cicoria. Le foglie delle rosette venivano cotte in acqua, strizzate e condite con olio sale e pepe, risultando gradite al palato per il loro sapore leggermente amaragnolo. Era una verdura spontanea disponible per i malgari e le loro famiglie, da maggio in poi, a seconda dell'altitudine e forniva un alimento di facile reperimento, di grande economicità e un' alternativa alla loro povera dieta alimentare.
Alcuni lo chiamano "radicchio dei malgari" e probabilmente, nella tarda primavera, quando le foglie della rosetta sono ancora tenere, veniva da questi consumato, anche crudo.
La parte fittonante della pianta contiene inulina, pertanto è consigliata la cottura
Solitamente, è una pianta che passa inosservata e viene scambiata facilmente per un comune tarassaco o radicchiella , ma osservandola bene le sue foglie hanno un disegno a lobi triangolari ben delimitati e stropicciandole emanano un odore particolare di patata cruda (non assolutamente maleodorante).
Principali Fonti
Pignatti S. 1982 -Flora d'Italia Vol. III., Bologna
Conti F.,Abbate G.,Alessandrini A.,Blasi C., 2005 -An Annoted Checklist of the Italian Vascular Flora. Roma
Conti F. et alii, 2006 - Aggiornamenti alla Checklist della Flora vascolare italiana, in Natura Vicentina 10 (2006): 5-74.
Lauber K. e Wagner G., 2001 -Flora Helvetica. Berna
Arietti N., 1979 - La flora economica e popolare del territorio bresciano. Brescia
Scheda realizzata da Mirna Medri con la collaborazione di Bruno Lanzini