Sp. Pl.: 539 (1753)
Ranunculaceae
Anemone dei fiorai, Anemolo, Deutsch: Kronen, Anemone
English: Poppy anemone
Français: Anémone couronnée
Forma Biologica: G bulb - Geofite bulbose. Piante il cui organo perennante è un bulbo da cui, ogni anno, nascono fiori e foglie.
Descrizione: Fusto singolo, lievemente sinuoso, alto fino a 20-30 cm; foglie basali ternato-pennatosette a strette lacinie divaricate, pelose inferiormente; foglie bratteali disposte a corona sotto il fiore e a strette lacinie; fiore di diametro compreso fra i 3,5 e i 6 cm, a 5-8 sepali petaloidi di forma ellittico arrotondata e di colore dal bianco, al viola, al fucsia, blu ecc. proprio delle molteplici sue varietà (talune solo coltivate!); antere bluastre.
Tipo corologico: Steno-Medit. - Entità mediterranea in senso stretto (con areale limitato alle coste mediterranee: area dell'Olivo).
Antesi: febbario-marzo
Habitat: Campi, oliveti, a margine di coltivi.
Note di Sistematica: Si distingue dalle specie vicine soprattutto per i petali più larghi e di forma ellittico-arrotondata; inoltre per le foglie bratteali disposte a corona sotto il fiore e divise in strette lacinie.
Tassonomia filogenetica
______________________________________________________________________________
Etimologia: Il nome del genere (dal greco “anemos” = vento) può essere riferito alla facilità con cui cadono i petali o agli ambienti aperti, e quindi ventosi, in cui vegetano alcune specie; anche l'epiteto “coronaria” ha una dubbia origine: la disposizione dei petali a corona, oppure quella delle foglie bratteali sotto il fiore, o ancora l'utilizzo in un lontano passato dei fiori per confezionare corone celebrative (?).
Proprietà ed utilizzi:

E' specie frequentemente coltivata nelle sue molteplici varietà, sia nei giardini che come fiore da taglio.
Come quasi tutte le specie appartenenti alla famiglia delle Ranunculaceae è pianta di accertata tossicità
Curiosità: Vari sono i miti riferiti agli anemoni che ne suggeriscono anche l'origine etimologica. Uno di questi è collegato ad una ninfa, Anemone, della corte di Chloris - dea dei fiori - che fece invaghire Zefiro e Borea, la dea gelosa la tramutò in un fiore a precoce fioritura così che il freddo vento di tramontana (Borea) potesse presto avvizzire i suoi petali, prima dell'arrivo di Zefiro (tiepido vento primaverile).
La bellezza di questi fiori è stata in passato motivo di diffusione da parte dell'uomo che l'ha coltivata; oggi è spesso causa di raccolta sconsiderata e quindi di rarefazione nel territorio.
Nel territorio compreso fra le province di Prato, Firenze e Pistoia (come da foto) si incontrano fiori di colore blu-violaceo e altri fucsia più o meno intenso.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.
______________________________________________________________________________
Principali Fonti
Cattabiani A., 2002 - Florario, Milano
CONTI F., ABBATE G., ALESSANDRINI A., BLASI C., 2005 – Checklist of the Italian Vascular Flora. Roma
PIGNATTI S., 1982 – Flora d'Italia. Bologna
Tutin T.G. et Al., 1993 - Flora Europaea. Second edition. Cambridge
ZANGHERI P., 1976 – Flora italica. Padova
Scheda realizzata da Giovanni Gestri
Foto di G. Gestri febbario 2006, presso Carmignano (PO), con sepali petaloidi di color fucsia.