Fl. Angl.: 288 (1762)
Basionimo: Medicago polymorfa var. arabica L. - Sp. Pl.: 780 (1753)
Altri sinonimi: Medicago cordata Desr., Medicago maculata Sibth.
Fabaceae
Erba medica araba, Deutsch: Arabischer Schneckenklee
English: Spotted Medick
Español: Lucerna de Arabia
Français: Luzerne d'Arabie, luzerne tachetée
Forma Biologica: T scap - Terofite scapose. Piante annue con asse fiorale allungato, spesso privo di foglie.
Descrizione: Pianta erbacea annuale, lunga 20-50 cm con fusti generalmente striscianti, ma ascendenti appoggiandosi su altre piante quando le impedirebbero la luce, sono angolosi, ramificati sin dalla base, e con peli patenti non ghiandolari.
Le foglie sono trifogliate con stipole profondamente dentate e pubescenti, e le foglioline obcordate, obovate, troncate o retuse all’apice, portano generalmente una macchia scura al centro a forma di V rovesciata.
Infiorescenze in racemi con 2-5 fiori, con peduncoli aristati più corti del picciolo della foglia adiacente. Calice campanulato di 2,5-4 mm, pubescente, qualche volta tinto di porpora, denti all’incirca grandi quanto il tubo. Corolla 4,5-7,5 mm, gialla con la carena più piccola del vessillo, ma più grande delle ali.
Il frutto è un legume indeiscente (camara), subgloboso, glabro, ornato di spine distiche, col dorso arcuato, incrociate e divergenti, lunghe 2-3 mm, spiralato con 5- 6 spire lasse e con 2 semi oblunghi, reniformi, aranciati, per spira.
Tipo corologico: Euri-Medit. - Entità con areale centrato sulle coste mediterranee, ma con prolungamenti verso nord e verso est (area della Vite).
Steno-Medit. - Entità mediterranea in senso stretto (con areale limitato alle coste mediterranee: area dell'Olivo).
Antesi: Aprile – Giugno
Habitat: Campi, ruderi, incolti, bordo strade, dal piano fino a 600 m.
Note di Sistematica: Gli esemplari con legume immaturo possono essere confusi con Medicago polymorpha L. che tuttavia differisce per le venature radiali, i peli pluricellulari e le stipole.
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Il nome del genere deriva da Media, antica regione della Persia, da cui Teofrasto pensava provenisse la pianta. Il nome specifico richiama la sua origine.
Il nome volgare trifoglio del Calvario deve la sua origine ad una antica leggenda che narra che questa pianta, trovandosi ai piedi della croce fu raggiunta dalle gocce del sangue di Cristo che produssero le caratteristiche macchie nere sulle foglie.
Proprietà ed utilizzi:
E' buona pianta foraggera e come tutte le piante di questa famiglia, ha capacità azotofissatrici, usata quindi anche per arricchire i terreni di questo prezioso elemento.
Principali Fonti
PIGNATTI S., Flora d'Italia, 3 voll. Edagricole, Bologna 1982
CONTI F., ABBATE G. ALESSANDRINI A. BLASI G., An Annotated Checklist of the Italian Vascular Flora, Roma, Palombi editori, 2005
PHILIPPE JAUZEIN, Flore des champs cultivés, Inra, Paris, 1995
Flora Iberica - Plantas vasculares del la Peninsula Iberica e Islas Baleares
LAUBER K., WAGNER G., Flora Helvetica, Berna, 2001
Scheda realizzata da Giuliano Salvai
Foto di Giuliano Salvai effettuate da Giuliano Salvai nel mese di Maggio, sulle colline apuane.