Sp. Pl.: 117 (1753)
Berberidaceae
Epimedio alpino, Deutsch: Alpen, Sockenblume
English: Alpine barrenwort
Français: Fleur des elfes des Alpes
Forma Biologica: H scap - Emicriptofite scapose. Piante perennanti per mezzo di gemme poste a livello del terreno e con asse fiorale allungato, spesso privo di foglie.
Descrizione: Pianta erbacea perenne, provvista di rizoma lungamente strisciante e ramoso;
fusto ascendente-eretto, alto 10-30 cm, con una sola foglia e un racemo terminale;
foglie biternato-composte a foglioline picciolettate cuoriformi, appuntite, a base di regola obliqua, denticolato-spinulose, lunghe da 6 fino a 13 cm;
fiori in racemo rado e peloso, in numero da 8 a 26, di circa 1 cm di diametro, con sepali rossi in due verticilli, entro i quali si trovano 4 elementi petaloidi gialli a forma di cornetto; stami che si aprono in due valve dal basso all'alto; ovario uniloculare;
frutto: capsula a due valve ineguali.
Tipo corologico: SE-Europ. - Soprattutto nella regione Carpatico-Danubiana.
Habitat: Boschi e boscaglie del Carpinion, nel sottobosco di querco-carpineti e castagneti, talora in faggete del piano montano inferiore; è specie sciafila, amante di suoli ricchi di sostanza organica, umidi e ben drenati. Da 100 a 1000(1200)
Note, possibili confusioni: La specie non è confondibile con altre, essendo l'unica rappresentante spontanea del genere in Italia e comunque appartenente ad una famiglia (Berberidaceae) assai poco diffusa.
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: dal greco "epí" su, sopra e "médium" genere vegetale
alpinum: (Crepis, Dianthus, Festuca, Myosotis, Pimpinella, Polygala, Ranunculus, Rumex, Sedum, Campanula, Puya, Alyssum, Epilobium, Heliosperma, Thlaspi, Trifolium, Russula, ecc.) delle Alpi, alpestre, alpino. Nota: alcuni testi di etimologia distinguono tra “alpinus”, relativo alla fascia altitudinale oltre il limite delle piante, ed “alpester”, la fascia altitudinale sottostante, ma gli autori nel pubblicare nuove specie non si sono attenuti a questa suddivisione. Il botanico italiano Luigi Anguillaria denominò questa specie Epimedio nella sua unica pubblicazione "Semplici" (Venezia, 1561).
Proprietà ed utilizzi:
Nella medicina tradizionale dei Paesi dell'Asia orientale varie specie del genere Epimedium vengono impiegate nel trattamento di malattie renali, impotenza, infertilità femminile, reumatismi, asma, disfunzioni coronariche, ipertensione.
Ricerche riguardanti le proprietà di E. alpinum sono in corso in alcune nazioni balcaniche.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.
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Principali Fonti
Pignatti S. - Flora d'Italia - 1982 Edagricole
Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di) - An annotated checklist of the Italian vascular flora - 2005 Palombi Editori
Zenari S.- Flora escursionistica - 1956 Zannoni Editore
Acta Plantarum - Semi ed altre unità primarie di dispersione
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia
Scheda realizzata da Silvano Radivo