Animadv. Bot. Spec. Alt. 18 (1764)
Basionimo: Cynosurus caeruleus L. - Sp. Pl.: 72 (1753)
Altri sinonimi: Sesleria albicans Kit. ex Schult., Sesleria calcaria Opiz, Sesleria coerulea (L.) Ardoino, Sesleria varia (Jacq.) Wettst.
Poaceae
Sesleria comune, Sesleria cerulea, Deutsch: Kalk-Blaugras
English: Blue sesleria
Français: Seslérie bleuâtre
Forma Biologica: H caesp - Emicriptofite cespitose. Piante perennanti per mezzo di gemme poste a livello del terreno e con aspetto di ciuffi serrati.
Descrizione: Pianta erbacea perenne densamente cespitosa alta (10)20-30(50) cm, con rizoma suborizzontale a branche allungate portanti alla sommità guaine (intere) di vecchie foglie, culmi gracili, eretti od ascendenti, lisci e glabri.
Foglie cauline lunghe 1-2 cm; tutte le altre foglie lunghe fino a 20-25 cm, piuttosto rigide, da subacute ad ottuse (talora mucronate), verdi lucide, a margini paralleli strettamente cartilaginei e scabri e lamina di norma piana larga 2-4(5) mm con 17-19 nervi (marcato il centrale); ligula subnulla (<0,5 mm).
Spiga densa ovato-cilindrica, verdastro-violacea; spighette di 7-8 mm 2-3flore, con glume acuminate di poco più brevi; lemma violaceo-azzurrognolo di 3,5-4,5 mm ovato-lanceolato 5-nervio, con brevissima resta mediana (<0,5 mm) e 4 dentini acuti; palea bidentata ciliata; 3 stami; stimmi apicali sporgenti e di solito eretti.
Frutto a minuta cariosside di 2 mm.
Tipo corologico: Orof. Centroeurop. - Orofita centroeuropea (Alpi, Giura, Carpazi e talora anche catene piu' meridionali).
Distribuzione in Italia: In tutte le regioni alpine.
Habitat: Pascoli aridi e sassosi, prati magri soleggiati, rocce fratturate asciutte; larga preferenza per suoli di origine calcarea (anche se non esclusivamente); tipica di praterie alpine e subalpine (cl. Elyno-Seslerietea). Da (100)1500 a 2500(3200) m.
Note di Sistematica: *In Italia, oltre a S. caerulea (L.) Ard. subsp. caerulea, si trova anche Sesleria caerulea subsp. angustifolia (Hack. & Beck) Deyl, presente, pur se dubbia, solo in FVG; questa è entità dinarico-balcanica, a foglie generalmente più strette, morbide e a volte conduplicate.
Premesso che il genere è complesso ed è tuttora in via di sistemazione definitiva, specie congeneri, e quindi simili, che meritano menzione sono:
Sesleria pichiana Foggi, Pignotti & Gr. Rossi, molto affine a S. caerulea, ha la pagina superiore della foglia caulina cerulea (glauco-pruinosa), mentre inferiormente è discolore-biancastra.
Sesleria insularis Sommier, presente in Italia con 3 sottospecie solo in Sardegna (sulla base delle più recenti conoscenze); ha culmi gracili alla base avvolti da guaine totalmente persistenti, foglie lar. 1,5-3 mm 7-9 nervie e pruinose di sopra, spiga lunga fino a 4 cm piena o interrotta, spighette 2flore grandi con lemma ad arista lunga 1,5-3 mm.
Sesleria tatrae (Degen) Deyl (= S. sadleriana Janka), solo in VEN, ha fusti più allungati (fino a 50 cm), foglie fino a 30 cm ad apice ottuso, spiga lar. 7-10 mm; igrofila.
Sesleria nitida Ten. è specie endemica appenninica centro-meridionale, tipica di pietraie e macereti, alta fino a 70 cm, foglie glauche lar. 2-3 mm con ligula di 1-2 mm, spiga densa lar. 10-15 x 20-35 mm, lemmi 5-6 mm a denti tutti aristati (il mediano 1-2 mm doppio dei laterali); è allo studio la suddivisione di questa entità in sottospecie.
Sesleria italica (Pamp.) Ujhelyi, presente nell'Appennino centrale, alta 40-70 cm, somiglia a S. nitida, ma ha foglie lar. 3-5 mm, spiga un po' più stretta e lunga, lemma <4,5 mm con resta centrale 0,5-1 mm.
Sesleria apennina Ujhelyi (= S. tenuifolia auct. non Schrad.), presente con 2 sottospecie in Italia centrale e meridionale (eccetto CAL ed isole), alta 10-35(45) cm, con guaine morte sfibrato-reticolate, ha lamine delle innovazioni da piane a conduplicate (raramente convolute), pruinose sulla pagina superiore, diritte (se conduplicate un po' ricurve), larghe 1,5- 3 mm, spiga 4-10 x (10)20-25(30) mm, spighette 6,5-8 mm e glume di egual lunghezza con resta di 0.8-1.5 (2) mm, lemma 6-7 mm, irsuto (raramente sparsamente peloso), con resta mediana di 1- 2 mm e due denti laterali di cui l'esterno aristulato, palea bicuspidata ± pelosa.
Sesleria autumnalis (Scop.) F.W. Schultz, possiede rizoma strisciante avvolto da un feltro di guaine chiare, culmi eretti robusti fino a 70 cm, 4-6 foglie basali distiche quasi conduplicate lunghe fino a 40-50 cm, spiga stretta e lunga 5-12 cm, lemma <4,5 mm; fiorisce di regola in autunno.
Sesleria argentea (Savi) Savi , simile alla precedente, ma con spiga argentata lunga la metà.
Sesleria uliginosa Opiz, ha foglie adulte spesso convolute, spiga ovata breve (12-14 mm), lemma con resta di 1 mm; specie palustre.
Sesleriella sphaerocephala (Ard.) Deyl (= Sesleria sphaerocephala Ard.), alta 8-15 cm, ha culmi ingrossati quasi bulbosi alla base, avvolti da guaine intere persistenti, nudi, lisci, glabri ed incurvati, foglie capillari a lamina strettamente conduplicata, spiga contratta subsferica di 5-9 mm, con alla base glume sterili chiare, lemma corto bilobo con resta brevissima; tipica di firmeti in alta quota, su calcare.
*Con la collaborazione di Alessandro Alessandrini e comunicazioni di Enrico Banfi
Note, possibili confusioni: Il genere Cynosurus, citato dal basionimo, ha insieme appaiate spighette ermafrodite fertili 2-5flore sessili e spighette maschili (o sterili) peduncolate.
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Sesleria: genere dedicato al medico e naturalista veneziano L. Sesler (inizio sec. XVIII);
caerulea: dal lat. "caélum" = "cielo": colore del cielo diurno sereno.
Principali Fonti
PIGNATTI S., 1982. Flora d'Italia, Edagricole, Bologna
CONTI F., ABBATE G., ALESSANDRINI A., BLASI C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore
MAINARDIS G., 2005. Flora del Parco delle Prealpi giulie, Regione autonoma Friuli Venezia Giulia
ZENARI S., 1956. Flora escursionistica, Zannoni Editore, Padova
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia
The International Plant Names Index (IPNI)
Scheda realizzata da Silvano Radivo