Salix rosmarinifolia L. - Salice a foglie di rosmarino
Inviato: 15 ago 2008, 20:59
Salix rosmarinifolia L.
Sp. Pl.: 1020 (1753)
Salix repens L. subsp. rosmarinifolia (L.) Andersson
Salicaceae
Salice rosmarinifoglio, Salice con foglie di rosmarino, Deutsch: Rosmarin-Weide
English: Rosmary Willow
Français: Saule à feuilles de romarin
Forma Biologica: Ch frut - Camefite fruticose. Piante perenni con fusti legnosi, ma di modeste dimensioni.
NP - Nano-Fanerofite. Piante legnose con gemme perennanti poste tra 20 cm e 2 m dal suolo.
Descrizione: Piccolo arbusto con portamento cespuglioso, fusti striscianti o ascendenti, altezza generalmete fra 20 cm e 1 m, ma anche sino a 3 m. I rami sono sottili, da grigiastri a rosso-bruno, pubescenti nel primo anno di vita, poi glabri.
Gemme ovoidali, color ruggine, prima tomentose, poi glabrescenti.
Le foglie brevemente picciolate, da lanceolato-lineari a lineari, acute all'apice, arrotondate alla base, con larghezza massima nella metà inferiore, lunghe (2)-4-6 cm, 4÷10 volte più lunghe che larghe, con 8÷14 paia di nervature. Il margine è lievemente revoluto intero, munito di qualche ghiandola. Le foglie giovani sono coperte da corta pubescenza argentea su entrambe le pagine, più tardi una corta prunina di peli sottili e sericei, diretti tutti verso l'apice fogliare, coprirà solo la pagina inferiore, mentre la pagina superiore diverrà ± glabra, verde scura lucida. Stipole generalmente assenti, ove presenti sono lanceolate e caduche.
Amenti ± globosi lunghi ca. 10 mm, sessili, i femminili un pò più lunghi nell'infruttescenza. Brattee obovate, con apice ottuso, pelose bicolori rosso-brunastre lungamente barbate all'apice, gallastre in basso.
Fiori femminili e maschili con un solo nettario.
Ovario e capsula pubescenti per peli ± patenti
Tipo corologico: SE-Europ. - Soprattutto nella regione Carpatico-Danubiana.
Habitat: Questo arbusto vegeta nelle aree umide e torbose, sia della fascia retrodunale marina, che in ambienti montani da 0÷1.600 m s.l.m.
Sistematica e possibili confusioni: Possibile confusione con Salix repens L. subsp. repens - Salice strisciante, che si distingue per foglie ovali-ellittiche a margine intero o con piccoli dentelli, 2÷4 volte più lunghe che larghe, amenti cilindrici, capsula glabra o parzialmente pubescente.
Nota bibliografica di Enzo Bona:
di Salix rosmarinifolia L. per il bresciano viene data notizia in POLLINI, 1824.
POLLINI C., 1822-1824 - Flora veronensis quam in prodromum florae Italiae septentrionalis. Typis et expensis Societatis typographicae, Veronae, 3 v. Date pubbl.: vol. 1: 1822; vol. 2: 1822; vol. 3: 1824.
Circa 50 anni dopo è Zersi (1871), autore della prima vera Flora Bresciana che riporta a pag. 191 (Val di Gaver presso il Blennone (Zant.);
ZERSI E., 1871 - Prospetto delle piante vascolari spontanee o comunemente coltivate nella Provincia di Brescia aggiunte le esotiche che hanno uso e nome volgare disposte in famiglie naturali. Tip. di F. Apollonio, Brescia: 1-267.
Zersi riprende una antica segnalazione, inedita di Giovanni Zantedeschi.
Una sintesi bibliografica con mappa di distribuzione viene data nel 1999 nella monografia di Natura Bresciana N° 23:
DE CARLI C., TAGLIAFERRI F. e BONA E., 1999 - Atlante corologico degli alberi e degli arbusti del territorio bresciano (Lombardia orientale). Museo civico di scienze naturali, Brescia, Monografie di Natura Bresciana, 23: 1-255.
In essa si annota:
"L'unica stazione nota consta di parecchi esemplari ed è localizzata in Valle del Caffaro, nella torbiera del Gaver (0028/4) a m 1.480. La specie viene indicata come minacciata nella Lista Rossa delle Piante d'Italia (CONTI, MANZI e PEDROTTI, 1992).
La bibliografia citata nella monogrfia restituisce tutte le segnalazioni conosciute da parecchi AA con ultima in:
TAGLIAFERRI F. e DANIELI S., 1997 - Vegetazione e Flora, Valle Sabbia e Valle del Caffaro. Itinerari culturali nel Bresciano. La Montagna, Valle Camonica - Valle Sabbia - Valle Trompia. Corbo e Fiore editori, Venezia, 68-79.
Tassonomia filogenetica
______________________________________________________________________________
Etimologia: Nella lingua celtica "sal-lis" significa "vicino all'acqua", mentre in greco "salos" significa "oscillazione", forse riferito alla flessibilità dei rami di questa pianta, in entrambi i casi il riferimento alle caratteristiche delle piante appartenenti a questo genere è pertinente. Il nome specifico indica la somiglianza della forma delle foglie, alla forma di quelle del rosmarino.
Attenzione: Status: EN (Minacciata)
Specie in forte pericolo di estinzione, in seguito alla bonifica delle zone umide, in particolare di quelle retrodunali, che rappresentano uno degli habitat d'elezione di Salix rosmarinifolia L.
______________________________________________________________________________
Principali Fonti
PIGNATTI S., Flora d'Italia.Edagricole, Bologna. 1982
MARTINI F. PAJERO P. I Salici d'Italia - Guida al riconoscimento e all'utilizzazione pratica. Edizioni LINT Trieste. 1988
FIORI A. Nuova flora analitica d'Italia - 1°vol - 1923-1925
ZANGHERI P. Flora italica, CEDAM. 1976
MARCONI G., Piante minacciate di estinzione inItalia. Gruppo Perdisa, Bologna. 2007
AESCHIMANN D., LAUBER K., MOSER D., THEURILLAT J.P., Flora alpina. Ediz. italiana: Bologna, Zanichelli. 2004
CONTI F., ABBATE G., ALESSANDRINI A., BLASI C., Checklist of the Italian Vascular Flora. Palombi, Roma. 2005
ALESSANDRINI A., 1995 - Rinvenimenti notevoli per la Flora dell'Emilia-Romagna. Arch. Geobot., 1: 77-78.
Scheda realizzata da Marinella Zepigi
Un particolare ringraziamento al Prof. Fabrizio Martini dell’Università di Trieste, che ha gentilmente confermato la determinazione
Sp. Pl.: 1020 (1753)
Salix repens L. subsp. rosmarinifolia (L.) Andersson
Salicaceae
Salice rosmarinifoglio, Salice con foglie di rosmarino, Deutsch: Rosmarin-Weide
English: Rosmary Willow
Français: Saule à feuilles de romarin
Forma Biologica: Ch frut - Camefite fruticose. Piante perenni con fusti legnosi, ma di modeste dimensioni.
NP - Nano-Fanerofite. Piante legnose con gemme perennanti poste tra 20 cm e 2 m dal suolo.
Descrizione: Piccolo arbusto con portamento cespuglioso, fusti striscianti o ascendenti, altezza generalmete fra 20 cm e 1 m, ma anche sino a 3 m. I rami sono sottili, da grigiastri a rosso-bruno, pubescenti nel primo anno di vita, poi glabri.
Gemme ovoidali, color ruggine, prima tomentose, poi glabrescenti.
Le foglie brevemente picciolate, da lanceolato-lineari a lineari, acute all'apice, arrotondate alla base, con larghezza massima nella metà inferiore, lunghe (2)-4-6 cm, 4÷10 volte più lunghe che larghe, con 8÷14 paia di nervature. Il margine è lievemente revoluto intero, munito di qualche ghiandola. Le foglie giovani sono coperte da corta pubescenza argentea su entrambe le pagine, più tardi una corta prunina di peli sottili e sericei, diretti tutti verso l'apice fogliare, coprirà solo la pagina inferiore, mentre la pagina superiore diverrà ± glabra, verde scura lucida. Stipole generalmente assenti, ove presenti sono lanceolate e caduche.
Amenti ± globosi lunghi ca. 10 mm, sessili, i femminili un pò più lunghi nell'infruttescenza. Brattee obovate, con apice ottuso, pelose bicolori rosso-brunastre lungamente barbate all'apice, gallastre in basso.
Fiori femminili e maschili con un solo nettario.
Ovario e capsula pubescenti per peli ± patenti
Tipo corologico: SE-Europ. - Soprattutto nella regione Carpatico-Danubiana.
Habitat: Questo arbusto vegeta nelle aree umide e torbose, sia della fascia retrodunale marina, che in ambienti montani da 0÷1.600 m s.l.m.
Sistematica e possibili confusioni: Possibile confusione con Salix repens L. subsp. repens - Salice strisciante, che si distingue per foglie ovali-ellittiche a margine intero o con piccoli dentelli, 2÷4 volte più lunghe che larghe, amenti cilindrici, capsula glabra o parzialmente pubescente.
Nota bibliografica di Enzo Bona:
di Salix rosmarinifolia L. per il bresciano viene data notizia in POLLINI, 1824.
POLLINI C., 1822-1824 - Flora veronensis quam in prodromum florae Italiae septentrionalis. Typis et expensis Societatis typographicae, Veronae, 3 v. Date pubbl.: vol. 1: 1822; vol. 2: 1822; vol. 3: 1824.
Circa 50 anni dopo è Zersi (1871), autore della prima vera Flora Bresciana che riporta a pag. 191 (Val di Gaver presso il Blennone (Zant.);
ZERSI E., 1871 - Prospetto delle piante vascolari spontanee o comunemente coltivate nella Provincia di Brescia aggiunte le esotiche che hanno uso e nome volgare disposte in famiglie naturali. Tip. di F. Apollonio, Brescia: 1-267.
Zersi riprende una antica segnalazione, inedita di Giovanni Zantedeschi.
Una sintesi bibliografica con mappa di distribuzione viene data nel 1999 nella monografia di Natura Bresciana N° 23:
DE CARLI C., TAGLIAFERRI F. e BONA E., 1999 - Atlante corologico degli alberi e degli arbusti del territorio bresciano (Lombardia orientale). Museo civico di scienze naturali, Brescia, Monografie di Natura Bresciana, 23: 1-255.
In essa si annota:
"L'unica stazione nota consta di parecchi esemplari ed è localizzata in Valle del Caffaro, nella torbiera del Gaver (0028/4) a m 1.480. La specie viene indicata come minacciata nella Lista Rossa delle Piante d'Italia (CONTI, MANZI e PEDROTTI, 1992).
La bibliografia citata nella monogrfia restituisce tutte le segnalazioni conosciute da parecchi AA con ultima in:
TAGLIAFERRI F. e DANIELI S., 1997 - Vegetazione e Flora, Valle Sabbia e Valle del Caffaro. Itinerari culturali nel Bresciano. La Montagna, Valle Camonica - Valle Sabbia - Valle Trompia. Corbo e Fiore editori, Venezia, 68-79.
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Nella lingua celtica "sal-lis" significa "vicino all'acqua", mentre in greco "salos" significa "oscillazione", forse riferito alla flessibilità dei rami di questa pianta, in entrambi i casi il riferimento alle caratteristiche delle piante appartenenti a questo genere è pertinente. Il nome specifico indica la somiglianza della forma delle foglie, alla forma di quelle del rosmarino.
Attenzione: Status: EN (Minacciata)
Specie in forte pericolo di estinzione, in seguito alla bonifica delle zone umide, in particolare di quelle retrodunali, che rappresentano uno degli habitat d'elezione di Salix rosmarinifolia L.
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Principali Fonti
PIGNATTI S., Flora d'Italia.Edagricole, Bologna. 1982
MARTINI F. PAJERO P. I Salici d'Italia - Guida al riconoscimento e all'utilizzazione pratica. Edizioni LINT Trieste. 1988
FIORI A. Nuova flora analitica d'Italia - 1°vol - 1923-1925
ZANGHERI P. Flora italica, CEDAM. 1976
MARCONI G., Piante minacciate di estinzione inItalia. Gruppo Perdisa, Bologna. 2007
AESCHIMANN D., LAUBER K., MOSER D., THEURILLAT J.P., Flora alpina. Ediz. italiana: Bologna, Zanichelli. 2004
CONTI F., ABBATE G., ALESSANDRINI A., BLASI C., Checklist of the Italian Vascular Flora. Palombi, Roma. 2005
ALESSANDRINI A., 1995 - Rinvenimenti notevoli per la Flora dell'Emilia-Romagna. Arch. Geobot., 1: 77-78.
Scheda realizzata da Marinella Zepigi
Un particolare ringraziamento al Prof. Fabrizio Martini dell’Università di Trieste, che ha gentilmente confermato la determinazione