Crepis foetida L. - Radicchiella selvatica
Inviato: 16 gen 2015, 18:22
Crepis foetida L.
Sp. Pl.: 807 (1753)
Crepis insularis Moris & De Not., Crepis fallax Boiss., Crepis interrupta Sm., Crepis radicata Sm., Barkhausia zacinthia DC.
Asteraceae
Radicchiella selvatica, Crepide fetida, Deutsch: Stinkender Pippau
English: Stinking hawksbeard
Español: Cerraja olorosa
Français: Crépide fétide
Forma Biologica: H bienn - Emicriptofite bienni. Piante a ciclo biennale con gemme poste a livello del terreno.
T scap - Terofite scapose. Piante annue con asse fiorale allungato, spesso privo di foglie.
Descrizione: Pianta erbacea annua, bienne o perenne alta 15 - 50 cm, con radici fittonanti corte e fibrose.
Fusto eretto, ramoso (- 3 +), talvolta prostrato, angoloso e ricoperto di peluria.
Rami divaricati.
Foglie basali disposti in rosetta, sono di forma spatolata oblanceolata 2 -3 x 8 - 15 cm; il picciolo corto, la lamina profondamente pennatofida con la parte apicale più grande e lanceolata, i segmenti ± auricolati e con dentatura irregolare, queste foglie sono già secche alla fioritura.
Foglie cauline progressivamente più piccole sessili e con lamina lanceolata o lineare, auricolate e ± laciniate con lobi lineari.
Infiorescenza corimbosa formata da 3 - 20 capolini di 10 - 25 mm di Ø e pendente prima della fioritura.
Involucrosub-cilindrico 6 - 7 x 10 - 12 mm, ricoperto totalmente di peli setolosi e ghiandolari; brattee biseriali non embricate, quelle esterne, più corte delle interne (larghe: da 1/4 a 2/3 e lunghe circa 1/2), sono ovate o lanceolate e ricurve prima dell' antesi, le interne con base marcatamente carenata.
Fiori pentameri, zigomorfi ed ermafroditi con ligule gialle di 10 - 19 mm, libere e inserite alla base del ricettacolo che è privo di pagliette protettive, quelle esterne sono striate di rosso.
Ovario infero a 2 carpelli; stilo con stigmi divergenti; stami 5 con antere gialle.
Il frutto è una cipsela con circa 15 coste, dimorfa, gli esterni si presentano assottigliati in alto 5 -9 mm; quelli interni 12 -17 mm con becco lungo più dell'achenio (1,5 - 2 volte), pappi bianchi di 3 - 7 mm.
Tipo corologico: Euri-Medit. - Entità con areale centrato sulle coste mediterranee, ma con prolungamenti verso nord e verso est (area della Vite).
Habitat: Incolti, margine strade e sentieri da 0 a 1000 m slm.
Sistematica e possibili confusioni: Specie in forte espansione, alquanto polimorfa, infatti alcuni autori, tutt'oggi citano anche: Crepis subsp. foetida e Crepis foetida subsp. rhoeadifolia (Bieb.) Celak.(Piemonte, Lombardia e Friuli V.G.).
La seconda però è stata elevata a rango di specie in An annotated Checklist of the Italian Vascular Flora, Conti F. et al., 2005
Allo stadio di rosetta potrebbe essere confusa con Cichorium intybus L. che però presenta segmenti triangolari alterni, più acuti e foglie caulinari più ridotte. Peli rivolti in basso (la presenza di peli dipende dal clima).
Tassonomia filogenetica
______________________________________________________________________________
Etimologia: Il termine CREPIS venne usato per la prima volta da Plinio il Vecchio, deriva dal greco "Krepis" che significa "calzare". Probabilmente (con forti dubbi) perchè la pianta possiede delle foglie che ricordano una pianella. Vaillant che istituì il genere non da nessuna spiegazione in merito.
L'epiteto della specie è riferito all'odore sgradevole emanato da tutta la pianta e al sapore simile alle mandorle amare.
Proprietà ed utilizzi: Specie commestibile
In letteratura non sono riportate proprietà specifiche della pianta.
Principali Fonti
PIGNATTI S., 1982. Flora d'Italia, Edagricole, Bologna
ZANGHERI P., 1976 Flora italica I-II, CEDAM, Padova
FIORI A., 1923-1929. Nuova flora analitica d'Italia, Firenze, Tipografia M.Ricci
JAUZEIN P., 1995. Flore des champs cultivés, INRA, Paris
LAUBER K. e WAGNER G., 2001. Flora Helvetica, Berna
Galleria della Flora delle Regioni Italiane
Acta Plantarum - Semi ed altre unità primarie di dispersione
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia
Scheda realizzata da: Antonino Messina
Sp. Pl.: 807 (1753)
Crepis insularis Moris & De Not., Crepis fallax Boiss., Crepis interrupta Sm., Crepis radicata Sm., Barkhausia zacinthia DC.
Asteraceae
Radicchiella selvatica, Crepide fetida, Deutsch: Stinkender Pippau
English: Stinking hawksbeard
Español: Cerraja olorosa
Français: Crépide fétide
Forma Biologica: H bienn - Emicriptofite bienni. Piante a ciclo biennale con gemme poste a livello del terreno.
T scap - Terofite scapose. Piante annue con asse fiorale allungato, spesso privo di foglie.
Descrizione: Pianta erbacea annua, bienne o perenne alta 15 - 50 cm, con radici fittonanti corte e fibrose.
Fusto eretto, ramoso (- 3 +), talvolta prostrato, angoloso e ricoperto di peluria.
Rami divaricati.
Foglie basali disposti in rosetta, sono di forma spatolata oblanceolata 2 -3 x 8 - 15 cm; il picciolo corto, la lamina profondamente pennatofida con la parte apicale più grande e lanceolata, i segmenti ± auricolati e con dentatura irregolare, queste foglie sono già secche alla fioritura.
Foglie cauline progressivamente più piccole sessili e con lamina lanceolata o lineare, auricolate e ± laciniate con lobi lineari.
Infiorescenza corimbosa formata da 3 - 20 capolini di 10 - 25 mm di Ø e pendente prima della fioritura.
Involucrosub-cilindrico 6 - 7 x 10 - 12 mm, ricoperto totalmente di peli setolosi e ghiandolari; brattee biseriali non embricate, quelle esterne, più corte delle interne (larghe: da 1/4 a 2/3 e lunghe circa 1/2), sono ovate o lanceolate e ricurve prima dell' antesi, le interne con base marcatamente carenata.
Fiori pentameri, zigomorfi ed ermafroditi con ligule gialle di 10 - 19 mm, libere e inserite alla base del ricettacolo che è privo di pagliette protettive, quelle esterne sono striate di rosso.
Ovario infero a 2 carpelli; stilo con stigmi divergenti; stami 5 con antere gialle.
Il frutto è una cipsela con circa 15 coste, dimorfa, gli esterni si presentano assottigliati in alto 5 -9 mm; quelli interni 12 -17 mm con becco lungo più dell'achenio (1,5 - 2 volte), pappi bianchi di 3 - 7 mm.
Tipo corologico: Euri-Medit. - Entità con areale centrato sulle coste mediterranee, ma con prolungamenti verso nord e verso est (area della Vite).
Habitat: Incolti, margine strade e sentieri da 0 a 1000 m slm.
Sistematica e possibili confusioni: Specie in forte espansione, alquanto polimorfa, infatti alcuni autori, tutt'oggi citano anche: Crepis subsp. foetida e Crepis foetida subsp. rhoeadifolia (Bieb.) Celak.(Piemonte, Lombardia e Friuli V.G.).
La seconda però è stata elevata a rango di specie in An annotated Checklist of the Italian Vascular Flora, Conti F. et al., 2005
Allo stadio di rosetta potrebbe essere confusa con Cichorium intybus L. che però presenta segmenti triangolari alterni, più acuti e foglie caulinari più ridotte. Peli rivolti in basso (la presenza di peli dipende dal clima).
Tassonomia filogenetica
______________________________________________________________________________
Etimologia: Il termine CREPIS venne usato per la prima volta da Plinio il Vecchio, deriva dal greco "Krepis" che significa "calzare". Probabilmente (con forti dubbi) perchè la pianta possiede delle foglie che ricordano una pianella. Vaillant che istituì il genere non da nessuna spiegazione in merito.
L'epiteto della specie è riferito all'odore sgradevole emanato da tutta la pianta e al sapore simile alle mandorle amare.
Proprietà ed utilizzi: Specie commestibile
In letteratura non sono riportate proprietà specifiche della pianta.
Principali Fonti
PIGNATTI S., 1982. Flora d'Italia, Edagricole, Bologna
ZANGHERI P., 1976 Flora italica I-II, CEDAM, Padova
FIORI A., 1923-1929. Nuova flora analitica d'Italia, Firenze, Tipografia M.Ricci
JAUZEIN P., 1995. Flore des champs cultivés, INRA, Paris
LAUBER K. e WAGNER G., 2001. Flora Helvetica, Berna
Galleria della Flora delle Regioni Italiane
Acta Plantarum - Semi ed altre unità primarie di dispersione
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia
Scheda realizzata da: Antonino Messina