Orchis x angusticruris Franchet (=Orchis simia x purpurea)
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Orchis x angusticruris Franchet (=Orchis simia x purpurea)
Ho una cartellina che gira per le orchidee senza collocazione. Guardando le IMG di bepone del 2 mag 2009 mi è sembrato di trovare affinità con il probabile ibrido che posto. Che dite?
Mi permetto:
Gratius ex ipso fonte bibuntur aquae
Pagano
Località: Baone (PD), 180m, apr 2009
Foto di Lorenzo Vitalba
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Gratius ex ipso fonte bibuntur aquae
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Re: Orchis x angusticruris Franchet (= Orchis simia x purpurea)
"...")
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Re: Orchis x angusticruris Franchet (= Orchis simia x purpurea)
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Re: Orchis x angusticruris Franchet (= Orchis simia x purpurea)
Quello che hai postato può essere Orchis x angusticrucis Franchet ex Humnicki
Si riconosce per la forma e la colorazione più accentuata del labello e per il "casco" molto colorato di porpora all'esterno.
Non è comunissima ed è rintracciabile sopratutto dove O. purpurea si presenta in popolazioni numerose in concomitanza con O. simia, generalmente più diffusa.
Personalmente ho avuto modo di studiarla in un unico esemplare che rifiorisce regolarmente da più di 20 anni sul monte Peso, alla periferia nord di Brescia , dove O. purpurea supera il centinaio di esemplari adulti ed O simia è diffusa e frequente. Qui è in fiore nella prima metà di aprile a quota 535 m. E' la stessa pianta postata da Bepone.
Si riconosce per la forma e la colorazione più accentuata del labello e per il "casco" molto colorato di porpora all'esterno.
Non è comunissima ed è rintracciabile sopratutto dove O. purpurea si presenta in popolazioni numerose in concomitanza con O. simia, generalmente più diffusa.
Personalmente ho avuto modo di studiarla in un unico esemplare che rifiorisce regolarmente da più di 20 anni sul monte Peso, alla periferia nord di Brescia , dove O. purpurea supera il centinaio di esemplari adulti ed O simia è diffusa e frequente. Qui è in fiore nella prima metà di aprile a quota 535 m. E' la stessa pianta postata da Bepone.
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Re: Orchis x angusticruris Franchet (= Orchis simia x purpurea)
Fino ad oggi ho pensato agli ibridi come di fasi vegetali transitorie rientranti poi nella "norma". Se sono state osservate e catalogate, queste variazioni vuol dire che sono fertili? La loro comparsa non è casuale? Il luogo dove l'ho osservata ha la popolazione delle due specie distribuite al 50%, ho statisticamente speranza di ritrovarla ancora?
Grazie, chissà perchè mi sento un po' orgoglioso ... ciao
Pagano
Grazie, chissà perchè mi sento un po' orgoglioso ... ciao
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Re: Orchis x angusticruris Franchet (= Orchis simia x purpurea)
Posso assicurarti che gli ibridi di orchidea, contrariamente a quanto qualcuno scrive (è una leggenda metropolitana ) non sono sterili, come dimostrano alcune orchidee ibridi create dall'uomo, giunte a sfiorare l'ottantesima generazione di incrocio e reincrocio tra loro e con specie compatibili.
La difficoltà di germinazione del seme è possibile per le orchidee "terrestri" , esse necessitano della "micorrhyzazione radicale" per superare i primi periodi di vita della plantula,cioè prima che questa diventi autonoma sulle proprie radici.
In laboratorio sono stati fatti (ed ho fatto) esperimenti con soluzioni nutritizie artificiali basate su formulazioni di validi studiosi della materia, ma non ottenendo mai periodi di permanenza in vita più lunghi di qualche settimana, tranne che per Cypripedium. La germinabilità del seme è di facile individuazione al microscopio elettronico dove si vede chiaramente se il seme è vitale , se mai la difficoltà è nel mantenere la Micorrhyza sp . perfettamente vitale per aggredire la corteccia del seme e "infettare" l'embrione , quando attacca un seme diverso da quello a lei abituale la M.deve adattarsi e riuscire a produrre quelle sostanze aggredenti che ancora non possiede e ....il processo non è semplice.
A volte in Natura la cosa dà risultati migliori .Dagli studi da me effettuati sulle Dactylorhyza del gruppo maculata , sembra che la maggioranza delle piante che vediamo non siano D.maculata subsp fuchsii ,o subsp. maculata, ma l'ibrido tra le due noto come Dactylorhyza x transiensis proprio per l'alto grado di incrociabilità tra le due specie e la vitalità riproduttiva dell'ibrido stesso, che sembra voglia soppiantare le due speci originarie (limitatamente al sud Europa)
La difficoltà di germinazione del seme è possibile per le orchidee "terrestri" , esse necessitano della "micorrhyzazione radicale" per superare i primi periodi di vita della plantula,cioè prima che questa diventi autonoma sulle proprie radici.
In laboratorio sono stati fatti (ed ho fatto) esperimenti con soluzioni nutritizie artificiali basate su formulazioni di validi studiosi della materia, ma non ottenendo mai periodi di permanenza in vita più lunghi di qualche settimana, tranne che per Cypripedium. La germinabilità del seme è di facile individuazione al microscopio elettronico dove si vede chiaramente se il seme è vitale , se mai la difficoltà è nel mantenere la Micorrhyza sp . perfettamente vitale per aggredire la corteccia del seme e "infettare" l'embrione , quando attacca un seme diverso da quello a lei abituale la M.deve adattarsi e riuscire a produrre quelle sostanze aggredenti che ancora non possiede e ....il processo non è semplice.
A volte in Natura la cosa dà risultati migliori .Dagli studi da me effettuati sulle Dactylorhyza del gruppo maculata , sembra che la maggioranza delle piante che vediamo non siano D.maculata subsp fuchsii ,o subsp. maculata, ma l'ibrido tra le due noto come Dactylorhyza x transiensis proprio per l'alto grado di incrociabilità tra le due specie e la vitalità riproduttiva dell'ibrido stesso, che sembra voglia soppiantare le due speci originarie (limitatamente al sud Europa)
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Re: Orchis x angusticruris Franchet (= Orchis simia x purpurea)
Ti ringrazio della disponibilità e dell'esaustiva risposta. Ancora una finestra aperta sul magico mondo delle orchidee. A riesentirci
Ciao
Pagano
Ciao
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