Glycine max (L.) Merr. subsp. max - Soja
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Glycine max (L.) Merr. subsp. max - Soja
Glycine max (L.) Merr. subsp. max
Interpr. Herb. Amboin.: 274 (1917)
Basionimo: Dolichos soja L. - Sp. Pl.: 727 (1753)
Altri sinonimi: Glycine soja Hort., Soja hispida Moench, Glycine hispida (Moench) Maxim., Glycine soja Siebold & Zucc., Soja japonica Savi, Soja max (L.) Piper, Soja soja (L.) H. Karst., nom. illeg.
Fabaceae
Soja, Deutsch: Sojabohne
English: Soya bean
Español, Français: Soya, soja
Forma Biologica: P lian - Fanerofite lianose. Piante legnose incapaci di reggersi da sole e quindi con portamento rampicante.
Descrizione: Pianta erbacea, annuale, che può raggiungere un'altezza di 1,5 metri.
Fusti eretti, ± costoluti, completamente cosparsi di setole bruno rossicce, radici fascicolate.
Foglie alterne, trifogliolate; stipole largamente ovate, lunghe 3–7 mm; picciolo lungo 2–20 cm, soprattutto nelle foglie inferiori; foglioline da ovate a lanceolate, 3–15 cm a base cuneata o arrotondata, apice da acuto a ottuso, margine intero, da glabre a pubescenti. Le foglie cadono poco prima che i legumi abbiano raggiunto la maturità.
I fiori poco appariscenti, con corolla bianca, roseo-violetta, in gruppi di 2-5 formano racemi pauciflori all'ascella delle foglie.
Il frutto è un legume peloso, spesso ricurvo, di 3-8 cm, con 2-4 semi del diametro di 6-13 mm.
I semi possono essere gialli, verdi, marroni, neri o bicolori, anche se la maggior parte delle varietà commerciali hanno semi marroni o marrone chiaro.
Tipo corologico: E-Asiat. - Asia orientale.
Distribuzione: Introdotta come pianta coltivata, nel nostro Paese è presente in alcune regioni (vedi distribuzione regionale) come alloctona casuale.
Tassonomia filogenetica
______________________________________________________________________________
Etimologia: Il nome del genere deriva dal greco γλῠκύς glycýs e significa dolce, Linneo dice che il nome max si riferisce a una pianta spagnola, mentre soia deriva dal termine giapponese shōyu, ‘salsa di soia”, legato a sua volta a quello cinese jiàngyóu, che significa letteralmente "olio di salsa di fagioli di soia fermentati".
Proprietà ed utilizzi:
La Soia contiene genistina, daidzeina e gliciteina, isoflavoni, è ricca di lipidi glucidi, sali minerali, calcio, ferro magnesio, fosforo, potassio, sodio, zolfo, vitamine A, B1, B2, D, E, fosfolipidi come la lecitina, che ha proprietà emulsionanti e facilita il trasporto del colesterolo.
Utile quindi nell'ipercolesterolemia, per alleviare le vampate di calore tipiche della menopausa e, grazie al calcio, nella prevenzione dell'osteoporosi.
La Soia è consumata soprattutto sotto forma di derivati di vario tipo: tra i più popolari c’è il latte, particolarmente utilizzato da soggetti intolleranti al lattosio, ma anche per per preparare budini, gelati, sorbetti e yogurt; si ritiene inoltre che sia un ottimo sostituto della carne e si trovano in commercio sia hamburger che polpette vegetali a base di Soia.
I germogli possono essere aggiunti alle insalate; dai semi si ottiene una farina priva di glutine e molto ricca di grassi, che trova impiego nella preparazione del pane e, aggiunta in piccole quantità a farina di cereali, anche di dolci, ma va conservata in frigo per impedirne l’irrancidimento.
A partire dai semi fermentati si possono ottenere diversi tipi di salse.
Facendo cagliare un liquido gelatinoso estratto dalla Soia si ottiene il tofu che è simile nell'aspetto, al formaggio ottenuto cagliando il latte e per questo motivo è chiamato anche formaggio di Soia. Esistono moltissime varietà di tofu, probabilmente, hanno avuto origine dalla necessità di conservarlo quando ancora non esistevano i frigoriferi o semplicemente per conferirgli sapori diversi e renderlo più appetibile, dato che se non lavorato è insapore e inodore.
Dai semi si estrae olio, utilizzato sia in cosmesi, per la preparazione di creme, in cucina come condimento e grazie alle sue proprietà antitraspiranti, aiuta a migliorare e potenziare le difese naturali delle piante in presenza di insetti.
Attenzione: la Soia è riconosciuta come uno dei principali allergeni alimentari. Sono comuni sintomi cutanei, respiratori e gastrointestinali, ma sono state segnalate anche gravi reazioni sistemiche, tra cui anche se molto raramente, anafilassi fatale.
Note e Curiosità: La Soia era già coltivata in Cina intorno al 1200 a.C. e rappresentava la seconda coltura del paese dopo il riso. Costituiva una importante fonte di proteine per una civiltà in gran parte vegetariana. Del tofu, si hanno notizie intorno al 200 a.C.
L'antico Giappone adottò sia la soia che il tofu.
In Europa, la soia fu introdotta solo nel XVIII secolo e, dopo il 1880, portata da immigrati cinesi, arrivò anche negli Stati Uniti.
In breve tempo divenne una delle maggiori culture statunitensi, utilizzata quasi esclusivamente come foraggio per i bovini. Il tofu si diffuse come alimento solo verso la fine degli anni 60 del XX secolo, sull'onda della ventata salutistica promossa dai nuovi negozi di alimenti naturali.
Tra le questioni di ordine sanitario ed etico, relative all'utilizzo della Soia, trova grande rilievo l’uso della soia OGM che costituisce parte importante nell’alimentazione animale. È un dibattito infinito, che riguarda gli effetti economici e gli effetti ambientali e sanitari, che a secondo dei sostenitori o degli oppositori, sono positivi o pesantemente negativi.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.
______________________________________________________________________________
Principali Fonti
Pignatti S. (2017) Flora d'Italia, II ed.. Edagricole, Bologna
Castelman M. (2001) The New Healting Herbs. Rodale Inc. Emmaus. PA, U.S.A
Soia, il legume venuto dall’oriente
CTI- Biocombustibili liquidi
Lee G-A, Crawford GW, Liu L, Sasaki Y, Chen X (2011) Archaeological Soybean (Glycine max) in East Asia: Does Size Matter?
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia.
Scheda realizzata da Marinella Zepigi
Interpr. Herb. Amboin.: 274 (1917)
Basionimo: Dolichos soja L. - Sp. Pl.: 727 (1753)
Altri sinonimi: Glycine soja Hort., Soja hispida Moench, Glycine hispida (Moench) Maxim., Glycine soja Siebold & Zucc., Soja japonica Savi, Soja max (L.) Piper, Soja soja (L.) H. Karst., nom. illeg.
Fabaceae
Soja, Deutsch: Sojabohne
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Español, Français: Soya, soja
Forma Biologica: P lian - Fanerofite lianose. Piante legnose incapaci di reggersi da sole e quindi con portamento rampicante.
Descrizione: Pianta erbacea, annuale, che può raggiungere un'altezza di 1,5 metri.
Fusti eretti, ± costoluti, completamente cosparsi di setole bruno rossicce, radici fascicolate.
Foglie alterne, trifogliolate; stipole largamente ovate, lunghe 3–7 mm; picciolo lungo 2–20 cm, soprattutto nelle foglie inferiori; foglioline da ovate a lanceolate, 3–15 cm a base cuneata o arrotondata, apice da acuto a ottuso, margine intero, da glabre a pubescenti. Le foglie cadono poco prima che i legumi abbiano raggiunto la maturità.
I fiori poco appariscenti, con corolla bianca, roseo-violetta, in gruppi di 2-5 formano racemi pauciflori all'ascella delle foglie.
Il frutto è un legume peloso, spesso ricurvo, di 3-8 cm, con 2-4 semi del diametro di 6-13 mm.
I semi possono essere gialli, verdi, marroni, neri o bicolori, anche se la maggior parte delle varietà commerciali hanno semi marroni o marrone chiaro.
Tipo corologico: E-Asiat. - Asia orientale.
Distribuzione: Introdotta come pianta coltivata, nel nostro Paese è presente in alcune regioni (vedi distribuzione regionale) come alloctona casuale.
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Il nome del genere deriva dal greco γλῠκύς glycýs e significa dolce, Linneo dice che il nome max si riferisce a una pianta spagnola, mentre soia deriva dal termine giapponese shōyu, ‘salsa di soia”, legato a sua volta a quello cinese jiàngyóu, che significa letteralmente "olio di salsa di fagioli di soia fermentati".
Proprietà ed utilizzi:
La Soia contiene genistina, daidzeina e gliciteina, isoflavoni, è ricca di lipidi glucidi, sali minerali, calcio, ferro magnesio, fosforo, potassio, sodio, zolfo, vitamine A, B1, B2, D, E, fosfolipidi come la lecitina, che ha proprietà emulsionanti e facilita il trasporto del colesterolo.
Utile quindi nell'ipercolesterolemia, per alleviare le vampate di calore tipiche della menopausa e, grazie al calcio, nella prevenzione dell'osteoporosi.
La Soia è consumata soprattutto sotto forma di derivati di vario tipo: tra i più popolari c’è il latte, particolarmente utilizzato da soggetti intolleranti al lattosio, ma anche per per preparare budini, gelati, sorbetti e yogurt; si ritiene inoltre che sia un ottimo sostituto della carne e si trovano in commercio sia hamburger che polpette vegetali a base di Soia.
I germogli possono essere aggiunti alle insalate; dai semi si ottiene una farina priva di glutine e molto ricca di grassi, che trova impiego nella preparazione del pane e, aggiunta in piccole quantità a farina di cereali, anche di dolci, ma va conservata in frigo per impedirne l’irrancidimento.
A partire dai semi fermentati si possono ottenere diversi tipi di salse.
Facendo cagliare un liquido gelatinoso estratto dalla Soia si ottiene il tofu che è simile nell'aspetto, al formaggio ottenuto cagliando il latte e per questo motivo è chiamato anche formaggio di Soia. Esistono moltissime varietà di tofu, probabilmente, hanno avuto origine dalla necessità di conservarlo quando ancora non esistevano i frigoriferi o semplicemente per conferirgli sapori diversi e renderlo più appetibile, dato che se non lavorato è insapore e inodore.
Dai semi si estrae olio, utilizzato sia in cosmesi, per la preparazione di creme, in cucina come condimento e grazie alle sue proprietà antitraspiranti, aiuta a migliorare e potenziare le difese naturali delle piante in presenza di insetti.
Attenzione: la Soia è riconosciuta come uno dei principali allergeni alimentari. Sono comuni sintomi cutanei, respiratori e gastrointestinali, ma sono state segnalate anche gravi reazioni sistemiche, tra cui anche se molto raramente, anafilassi fatale.
Note e Curiosità: La Soia era già coltivata in Cina intorno al 1200 a.C. e rappresentava la seconda coltura del paese dopo il riso. Costituiva una importante fonte di proteine per una civiltà in gran parte vegetariana. Del tofu, si hanno notizie intorno al 200 a.C.
L'antico Giappone adottò sia la soia che il tofu.
In Europa, la soia fu introdotta solo nel XVIII secolo e, dopo il 1880, portata da immigrati cinesi, arrivò anche negli Stati Uniti.
In breve tempo divenne una delle maggiori culture statunitensi, utilizzata quasi esclusivamente come foraggio per i bovini. Il tofu si diffuse come alimento solo verso la fine degli anni 60 del XX secolo, sull'onda della ventata salutistica promossa dai nuovi negozi di alimenti naturali.
Tra le questioni di ordine sanitario ed etico, relative all'utilizzo della Soia, trova grande rilievo l’uso della soia OGM che costituisce parte importante nell’alimentazione animale. È un dibattito infinito, che riguarda gli effetti economici e gli effetti ambientali e sanitari, che a secondo dei sostenitori o degli oppositori, sono positivi o pesantemente negativi.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.
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La libertà è come l'aria, ci si accorge di quanto vale solo quando comincia a mancare (P. Calamandrei)
"Si fa quel che si può e se abbiamo fatto un errore si corregge". Motto ufficiale di Acta Plantarum
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Re: Glycine max (L.) Merr. subsp. max - Soja
Glycine max (L.) Merr.
Lonato del Garda (BS), 150 m, ago 2019
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Re: Glycine max (L.) Merr. subsp. max - Soja
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Cesena (FC), 20 m, lug 2012
Foto di Giorgio Faggi
Pianta coltivata
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Re: Glycine max (L.) Merr. subsp. max - Soja
Glycine max (L.) Merr.
Lonato del Garda (BS), 150 m, ago 2019
Foto di Silvio Colombo
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Re: Glycine max (L.) Merr. subsp. max - Soja
Glycine max (L.) Merr.
Modena (MO), set 2009
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Re: Glycine max (L.) Merr. subsp. max - Soja
Glycine max (L.) Merr.
Foto di Bruno Baudino
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